First day.

762 23 8
                                    

Che giornata di merda.
Eppure dovevo aspettarmi che tutti guardassero solo me, ci sono abituata.

«Supererai anche questa, B.», dissi nella mia mente.
Mi piaceva farmi chiamare così. Mi chiamo Blair, e non avendo trovato un soprannome decente, ho convinto i miei amici a farmi chiamare B, semplicemente B.

«Luna storta?», eccolo, il rompipalle di turno.
«No, Frankie. Ho solo mal di testa.» dissi, guardandolo con disprezzo.
«Non credo proprio, ho visto come stai fissi Tyler da un po', mi dispiace che non ti abbia ancora notata. Ah, e buon compleanno rossa.» esclamò, come se gli importasse davvero.
Tyler era il nuovo arrivato, capelli neri, occhi verdi e pelle chiara come il latte, mi ricordava tanto un ragazzo visto ieri su Tumblr.

«Forza B, fammi un sorriso!», è arrivata Zoe, la secchiona della classe, che però sembra interessarsi a me.
In un nano secondo mi accecò col flash e non oso immaginare la mia faccia da opossum nella foto.
Mi diede un bacio sulla guancia e scappò con una decina di libri in mano.

Era il giorno del mio 16° compleanno, e ancora soltanto il rompipalle di Frankie e la secchiona della classe mi avevano fatto gli auguri.
All'improvviso vidi arrivare una delle persone più importanti della mia vita, Nate. È il mio migliore amico, e da lui non potevo che aspettarmi un forte abbraccio e una dozzina di regali affettuosi.

«Happy b-day, my doll.».
Amavo quando mi chiamava in questo modo. La prima volta che mi vide mi disse che assomigliavo ad una bambola, per i miei lunghi e mossi capelli rossi,i miei occhi giganti e la mia bocca a cuoricino, da quel giorno mi chiama sempre così, lo adoro.

Sprofondai in un suo abbraccio all'istante. Non potevo che amare quel profumo, mi sentivo a casa quando mi stringeva in quel modo, Dio.

«Sei la 16enne più bella, amore mio.» disse sorridendo.
«Guardandomi con due kg di prosciutto sugli occhi, sì,devo dire che sono una bella ragazza.» dissi quasi ridendo.
«Hai deciso cosa cambiare del tuo aspetto, per questo 16° compleanno?», disse.

Sapeva che ogni compleanno avevo l'abitudine di cambiare qualcosa del mio aspetto, partendo dalla tinta, magari facendo un piercing o cambiando look.

«No, Nate», sembravo quasi arrabbiata con lui.
«Hey, successo qualcosa?», era l'unico a saperlo leggere nei miei occhi.

Sono una ragazza che ama stare da sola, che è felice anche se non sorride 24 ore su 24, ma lo è ugualmente.
Quel tipo di ragazza che non ammazzerebbe sua madre per un paio di scarpe di marca e vestiti firmati.
Una ragazza solitaria, tranquilla, che degli amici però non può farne a meno.
Nate e Jennifer sono parte della mia vita.

Senza rispondere alla domanda di Nate, gli diedi un bacio sulla guancia dicendogli di avere una cosa importante da sbrigare.
In realtà dovevo davvero andare a lezione, ma decisi di saltarla perchè non era giornata. Non avevo proprio voglia di sentire la lagna dei professori e rispondere ad almeno un milione di domande.

he's the light in my darkness.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora