Keep holding me in your arms.

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Non c'erano parole per descrivere cosa mi stava succedendo. Ogni mm del mio corpo era in fiamme.

Continuavamo a ballare nel buio, appoggiandomi a lui per cercare di fare qualche passo decente.

Le sue braccia intorno alla mia vita, le mie intorno al suo collo, non avrei desiderato serata migliore.

«Non sei poi così terribile, come hai detto oggi pomeriggio!» esclamò quasi ridacchiando.
Aspetta, cosa?
Ero l'unica a non ricordare niente di ciò che era accaduto quel pomeriggio?

«Ti ho parlato di quanto facessi schifo quando mia madre mi forzava ad andare a scuola di danza?» dissi, imbarazzata.  Chissà quante altre cose stupide su di me erano uscite da quella bocca.
«Sì, e di quanto il tuo ex ti abbia fatta soffrire. Stranamente ritornavi sempre allo stesso discorso, il tuo ex.» disse, abbassando gli occhi.

Ultimamente tutto si incentrava su Caleb, eppure dopo tanto tempo ero riuscita a dimenticarlo, diamine, non lascerò che me lo facciano tornare in mente.

«Non so quante altre cose imbarazzanti ti abbia rivelato di me, in ogni caso scusa, e grazie per avermi regalato tutto quel divertimento!» dissi, cercando di cambiare discorso.
«L'unica cosa a cui facevo caso non era ciò che usciva dalla tua bocca» disse, mordendosi il labbro, «Ero incantato dal modo in cui parlavi, in cui ti muovevi, nonostante fossi ubriaca fradicia, e la tua risata, mi è rimasta nella testa.» disse, con voce delicata.

Avrei voluto sicuramente baciarlo in quel momento, ma dopo lo sbaglio fatto con Caleb, avevo deciso di conoscere bene una persona prima di fare cose di questo tipo.

Ma con Dylan tutto sembrava diverso, migliore. In un solo pomeriggio era riuscito a svelare la parte migliore o forse peggiore di me. Quella parte che sapeva divertirsi, e anche bene. E poi quella capace di amare, spenta da tanto tempo oramai.

«Dylan, sei davvero..» avrei voluto ringraziarlo ancora, ma S al microfono iniziò ad annunciare il titolo di un'altra canzone, anch'essa molto bella, ma niente lenti.

Mentre tutti si scatenavano sulle note di Problem della bellissima Ariana Grande, la mia idola, decisi di uscire a prendere una boccata d'aria, il lento con Dylan mi aveva soffocata.

Uscii e godetti del profumo delle foglie dell'albero accanto casa mia e del rumore rilassante del vento.
Quando sentii qualcuno sbattere la porta, era Tyler.

«In poche parole, mi hai dato buca..» disse, abbassando la testa.
Ero davvero in una grande confusione, non sapevo come gestire la cosa, ma visto che con Dylan avevo saputo reagire, pensai che ce l'avrei fatta anche con Tyler.

«Ho incontrato una cugina strada facendo e ho continuato a passeggiare con lei, ho completamente dimenticato di avvisarti.» era la scusa più squallida che avessi potuto inventare.
«Blair, so che non è vero. Sei sul SecretsHW..» disse, a voce bassa.
Volevo sprofondare, o forse l'avevo già fatto.

Che figura, e poi, che persona di merda. Non avrei dovuto comportarmi così, e decisi di dirgli la verità.

«La verità è che da quando sei arrivato qui non riesco a non pensare a quanto tu sia bello, gentile e sempre disponibile. Ma fino a ieri credevo di volere al 100% la chance che mi avevi proposto. Forse abbiamo sbagliato entrambi.» dissi, abbassando la testa dalla vergogna.

«Non preoccuparti, B. La prossima volta mi assicurerò di partire col piede giusto, ritorno dentro.» disse, allontanandosi.

Quando la festa finì,e tutti andarono a casa propria, eccetto Jay che decise di dormire a casa mia, decisi di chiudermi in stanza a pensare.

Però un'immagine di un ragazzo su Tumblr catturò la mia attenzione all'istante, era Dylan.

Non parlai di Dylan a Jay, l'avevo già delusa raccontandogli il fatto del secondo bacio tra me e Tyler, e poi non volevo affrettare le cose.

Io e Dylan non eravamo nemmeno poi tanto amici, eravamo qualcosa che neanche noi conoscevamo.
Ma una cosa era certa.
Mi piaceva.

he's the light in my darkness.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora