Pain is part of my life.

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Dopo la bellissima giornata passata con Dylan a guardare film,parlare e mangiare,scese la sera.


«Grazie per la bellissima giornata,era da tanto che non mi divertivo così con qualcuno» disse,sorridendomi.

«Te ne stai andando?» dissi,dispiaciuta.

Avevo passato un pomeriggio così bello in sua compagnia,avrei voluto che restasse almeno qualche ora in più.


«Sì,B. Grazie davvero,ancora.» disse,e alzando lo sguardo,i suoi occhi incrociarono i miei.

A dire la verità,anche io non mi sentivo così bene con qualcuno,da tanto,tanto tempo. Durante la giornata mi capitava di fissarlo,e di pensare a quando lo vidi per la prima volta,ai miei pensieri,ai miei sentimenti in quel momento.


Oggi,per la prima volta,avevo avuto modo di conoscerlo meglio,ma nonostante ciò,non potevo lasciare che mi rubasse il cuore,un'altra volta.


Nel momento in cui i suoi occhi incrociarono i miei,sentii come un brivido dietro la schiena. Prima di accompagnarlo alla porta,avrei voluto almeno dargli un abbraccio,per ringraziarlo per la magnifica giornata,ma forse non ero pronta a riavvicinarmi a lui,avrei sicuramente provato qualcosa.


Quando..BOOM.

Andò via la luce. Succedeva spesso a casa mia,e quando succedeva,andavo nel caos totale.

«Oh,dovevo avvertirti,succede spesso qui.» dissi,spaventata.


Sì,ho ancora paura del buio.


Sentii una leggera risatina,e la paura scomparve. Cercai di camminare toccando gli oggetti intorno a me,ma la prima cosa che toccai,fu la mano di Dylan,che stringeva la mia.


Da una parte avrei voluto toglierla,non dovevo innamorarmi di uno come Dylan.

Da un'altra,beh,speravo che la stringesse più forte.


«..Non ti preoccupare,ritornerà a breve» dissi,lasciando che stringesse ancora la mia mano.


Sarei rimasta in quel modo tutta la vita.

Purtroppo nel giro di qualche minuto la luce ritornò,e vedere le nostre mani intrecciate,era..strano.


La tolse.

Perché l'aveva fatto? Ero sicura che provasse qualcosa per me,eppure,da quel momento,sorsero in me un migliaio di dubbi a riguardo.


«Adesso vado via,Blair.» disse,quasi dispiaciuto. Perché vai via? Perché non resti? Ero troppo abituata a guardare le persone andare via,ma questa volta non potevo accettarlo,non volevo che Dylan se ne andasse.

«Resta,ti prego» lo stavo davvero dicendo ad alta voce?

«Non posso» sì che puoi,cazzo,non mi ero mai sentita così sola.

«Mi manchi da quando mi hai detto "grazie per la serata",dovevo capire che ti saresti presto stufato di me»


«B,io non sono Nate,capisci? Io ottengo ciò che voglio,e quando me ne stanco,lo lascio semplicemente andare. Non ho mai amato qualcuno davvero,e credo che non succederà mai. Non sono il tipo di ragazzo da cenetta,da film. Oggi è stata un'eccezione,per distrarti da quello che è successo a Jennifer. In realtà,mi ci ha mandato proprio lei qui»

Volevo sprofondare. Era tutto stato pianificato,niente era successo per caso.

«Perché eri ubriaco,allora?»

«Perché dopo esser tornato dall'ospedale,sono passato al Pattiebar da un amico»

«Quindi niente di tutto quello che è successo oggi,è successo perché lo volevamo entrambi. Bene,ora puoi andare.»

«Te l'ho detto,B. Sono incapace di amare qualcuno,come farebbe Nate,o tu. Scusami per oggi,non volevo ferirti»

Non voleva ferirmi,ma aveva fatto di peggio. Mi avrebbe fatto meno male una coltellata nel petto. Ero abituata a guardare la gente andare via dalla mia vita,una persona dopo l'altra,e Dylan,era appena diventato una di quelle persone.


Non me lo sarei aspettato neanche da Jay,avrebbe almeno potuto avvisarmi,che quello che in realtà pensavo che fosse una giornata da sogno,si era improvvisamente trasformata in un incubo.


Decisi di prendere le distanze da tutti,compresa Jay.

Dal quel giorno non andai più a trovarla,decisi di non prendermi più cura di niente e di nessuno,se non di me stessa.


2 weeks later. (2 settimane dopo)

Jay era stata dimessa già da un pezzo,non che me ne importasse più di tanto,si era solo diffusa la voce.

"Oggi è un grande giorno",dissi a me stessa.

Volevo cambiare,anche se già avevo avuto il tempo di cambiare interiormente,avevo deciso di apportare qualche modifica all'esterno.


«Ciao,Sandy.»

Mi sedetti in quella comodissima sedia,e decisi di sperimentare col colore di capelli.

Il rosso era il mio colore naturale,ma me n'ero completamente stufata,volevo azzardare.


«Non ti vedo qui da quando venivi mano per la mano con la tua mamma» disse,ridacchiando.

«Lo so,voglio i capelli tutti neri,con una leggera sfumatura blu,nelle punte»

Mi guardò con uno sguardo del tipo "COSA?".

Non mi sarebbe importato nemmeno di quello,io pago,tu mi fai i capelli neri e blu,ormai era così che ragionavo.


«Okay,va bene. Anche se ci vorranno più di due ore soltanto per decolorarti tutti questi capelli» disse.

Uscita da quel posto,andai al Pattiebar,incontrai Vanessa,a pensarci meglio,era una tipa apposto.


«Oh. Mio. Dio.»

«Cosa c'è? I capelli?» dissi,scuotendoli un po'.

«Sono meravigliosi!»

«Ah,grazie. Non è che vorresti accompagnarmi a farmi..emh,un piercing?»

Di certo non ero la Blair di una volta,la Blair di un tempo non si sarebbe mai tinta,o fatta un piercing.

Era decisamente tempo di cambiare.

E poi Vanessa conosceva un sacco di persone competenti,lei aveva già il trago e il medusa.


«Oh,certo,che tipo di Piercing?»

«Ho sempre desiderato il septum.»

«Lo sai che avrai bisogno del permesso di un genitore,o di un tutore.»


Vanessa aveva appena compiuto 18 anni.

«Significa che tu sarai il mio tutore,Vanessa. E firmerai per me.»




he's the light in my darkness.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora