«Blair,stiamo aspettando!» okay,calmatevi.
«E' come se ogni passo che facessi combinassi uno dei miei guai. Credevo che uscendo normalmente con un ragazzo,come si fa a 16 anni,non avrei causato guai a nessuno,tanto meno a me stessa. Cos'è successo adesso?»
«Non centra il fatto che tu abbia combinato un guaio o meno uscendo con un ragazzo qualsiasi. Il problema è con chi sei uscita»
Dylan mi era sempre sembrato un bravo ragazzo,nonostante il suo carattere un po' strano,ma non era colpa sua. E poi dopo aver conosciuto la storia di suo padre,si era guadagnato ancora di più la mia stima.
«Non esco più con Dylan. Ma comunque,cosa c'è che non va in lui?»
«Suo padre..»
«Aspetta,Kyle. Non dirglielo così.» mia madre lo fermò di botto,come per dire "non è ancora pronta".
Pensai che volesse dirmi del fatto che Dylan e la sua famiglia non erano in buone condizioni,ma ciò non significava che non potevo vederlo,anche se con lui non ero in buoni rapporti.
«Non vogliamo essere duri,forse non sapevi di questa storia prima di uscire con questo ragazzo» disse,tenendomi ancora di più sulle spine.
«Voglio sapere cos'è che vi da fastidio di Dylan,o di suo padre!» dissi,urlando.
«Suo padre è stato accusato di stupro,e gran parte del suo sporco lavoro,è dovuto all'aiuto di suo figlio,Dylan.»
Sapevo che sarebbe stata una stupida scusa per allontanarmi dai ragazzi,beh,sarebbe stata inutile.
«Dylan potrà anche essere un maniaco del controllo,ma non si farebbe trascinare in questioni così. E poi suo padre è un brav'uomo,lavora 24 ore su 24 per guadagnarsi da vivere!»
Ero convinta di ciò che Dylan mi aveva raccontato,mi sarei messa contro i miei genitori per difendere lui e la sua famiglia.
«So che è difficile accettarlo,ma sicuramente ti ha usata per un altro dei giochetti di suo padre,ecco perché ce ne preoccupiamo.»
«E io,invece, so che non potete accettare il fatto che la vostra "figlia modello" abbia finalmente una vita sociale,e che possa vivere anche fuori da casa sua»
Me ne andai in camera mia,chiudendomi a chiave.
Dopo un'ora di lacrime sfrenate,decisi di fare qualche ricerca.
"Shawn O'Brien accusato di stupro"
"Shawn O'Brien: ancora un'altra fuga"
"Shawn O' Brien: suo figlio,complice dei suoi giochi"
Tante altre notizie di questo genere mi travolsero. Non poteva essere vero,Dylan sembrava così triste nel raccontarmi la sua difficile situazione.
Mio padre aveva ragione,avrei dovuto avere paura di un bastardo come lui.
Decisi di andare in salotto e chiedere scusa ai miei genitori,ma erano già andati via.
Chiamai Dylan,sapevo che però sarebbe stata l'ultima volta che l'avrei contattato.
«Complimenti,le tue bugie sono da Oscar.»
«Cosa vuoi,B?»
«Mi menti spudoratamente e dopo mi chiedi cosa voglio? Sappi che esiste Internet anche a casa mia.»
«L'hai saputo.»
«Se ti riferisci al fatto che tuo padre è accusato di stupro e tu sei suo complice sì,l'ho saputo.»
«Sappi soltanto che un giorno ti spiegherò tutto,e che..»
«No,Dylan,stai alla larga da me.»
«Non ti ho usata,B.»
Chiusi il telefono, e tornai al mio far niente,mi buttai sul divano,e mi misi a fissare il soffitto.
Milioni di pensieri vagavano nella mia mente,alcuni riguardavano Jay e i soldi,altri riguardavano Nate e il suo trasferimento per lavoro a Brooklyn,altri riguardavano Dylan e lo sporco "lavoro" di suo padre.
Mi chiedevo quando avrei potuto vivere la mia vita da normale 16enne.
Ai miei 12 anni,immaginavo di vivere la vita da 16enne come nei film,la mattina avrei saltato la lezione,a pranzo avrei condiviso le mie idee con i miei familiari a tavola,nel primo pomeriggio avrei letto un po',e poi sarei uscita con gli amici a divertirmi un po',e a cena,di nuovo in famiglia.
Invece tutto quello che continua a succedere nella mia vita è un continuo susseguirsi di delusioni,problemi e solitudine.
Non era questo che mi aspettavo.
Dopo una lunga riflessione sui problemi che in questo periodo mi circondano,decisi di uscire un po',anche da sola,mi avrebbe aiutata a schiarirmi un po' le idee.
Non potevo aspettarmi di non incontrare qualcuno pronto a fare domande,o rompere semplicemente le palle.
Zoe si avvicinò a me,probabilmente per comunicarmi che il giorno dopo ci sarebbe stato un test sulla letteratura inglese,o su psicologia.
«Blair..»
Non la lasciai nemmeno finire.
«Senti,Zoe,non è un buon momento per dirmi cosa devo o non devo studiare per i vari test di domani o interrogazioni,me lo dirai più tardi,per telefono.»
«Volevo solo dirti che Jennifer ha lasciato la Brown.»
«Cosa? Perché?»
«L'ha fatto per allontanarsi dai problemi che la minacciavano,è andata lontano da qui,con la zia Anne.»
Porca putt*na,se solo fossi andata prima a scusarmi.
Ormai era andata,non mi sarei sforzata a rintracciarla.
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he's the light in my darkness.
Teen Fictionquesto è il diario di Blair. è il periodo più difficile di tutta la sua vita, ma quando incontra Dylan niente sembra impossibile. scoprirà tante cose che fino a quel momento si erano celate dentro di lei. lei era bellissima, pur essendo così.. buia...