capitolo 7

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Dormii tutto il giorno senza rendermene conto, fin quando non venni svegliata da bruschi calci dati alla mia porta che mi fecero sobbalzare.

Draco: "Grace ne hai ancora per molto di dormire? Guarda che se ritardiamo le colpe te le prendi tu!"

Sacrosantissimo Salazar, mi ero completamente dimenticata di non essere più a casa a farmi i comodi miei!
Balzai fuori dal letto e dopo essermi data una veloce sistemata a volto e capelli, indossai la mia divisa nuova di zecca e subito dopo uscii molto euforicamente dalla porta ritrovandomi il biondo davanti in posizione rigida.

Grace: "Sento che sto per urlare, vieni andiamo a mangiare!"

Non diedi neanche il tempo a Draco di fiatare che lo trascinai fuori dalla sala comune con me fino ad arrivare all'enorme sala dove si stavano svolgendo i primi pasti della giornata, non appena notai i miei amici di Grifondoro andrai incontro al loro tavolo mentre Draco andò a prendere posto al suo.
La prima persona che mi notò fu Harry, il mio fratellino.

Harry: "Buongiorno sorellina!"

Disse invitandomi a sedermi accanto a lui e vi presi posto.

Grace: "Ehy Harry, come va?"

Harry: "Chiedi a me come va? Lo vedo lontano un miglio che stai scoppiando dall'ansia!"

Ridacchiò il ragazzo corvino mentre io risi timidamente. Lo spazio circostante era nuovo e dovevo ancora adattarmi bene a questo nuovo ambiente in cui vige l'ordine, non sono il tipo di persona che rispetta le regole di casa, figuriamoci in un luogo estraneo.

D'un tratto entrarono tre figure che crearono subito scompiglio in sala, ovvero Eleonor ed i gemelli Weasley, li vidi piuttosto euforici, per non parlare della mia migliore amica: so che in compagnia di Fred assieme potrebbero creare il finimondo essendo migliori amici, mi fa piacere che lei venga accettata nonostante la sua reputazione di figlia del Signore Oscuro.

Fred: "La bella addormentata si è svegliata dal lungo sonno finalmente?"
Urlò il rosso dalla sua posizione iniziando ad avvicinarsi seguito dal gemello ed Eleonor.

Grace: "Ieri non ero Biancaneve?"
Dissi ridacchiando.

George: "È relativo, sei comunque una principessa che sta per fare tardi alla sua prima lezione."
Ridacchiò scambiandosi uno sguardo col gemello.

Realizzai che avevano ragione: mancavano soltanto cinque minuti alla mia prima lezione, certamente non volevo fare tardi!

Grace: "SALAZAR È VERO, ALLORA SCAPPO, NOI CI VEDIAMO A LEZIONE!"

Dissi senza perdermi in chiacchiere ad Eleonor, Harry e gli altri ragazzi del mio stesso corso avviandomi assieme alla mia cartella alla mia prima lezione, seguita in corsa da Draco che nel frattempo mi urlava dietro dicendomi di rallentare, adesso avrei avuto difesa contro le arti oscure.
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Arrivai in classe con 5 minuti di ritardo essendomi persa fra le mura imponenti del castello, fortunatamente mi fermai ad ascoltare Draco che mi indicò la giusta via seguendomi. E questa è la prima!

Non appena entrai mi ritrovai tutti gli occhi puntati addosso, di nuovo, non ero ancora abituata a ricevere tutte queste attenzioni in quanto "nuova studentessa di Hogwarts", mentre in fondo all'aula ad osservarmi con sguardo torvo ed accigliato vi era la professoressa Umbridge con quelle sue vesti rosa orripilanti.

Umbridge: "Prima lezione nella nuova scuola e fa già ritardo, Signorina Black?"
Disse con tono sprezzante.

Grace: "Mi scusi professoressa, ma appunto perché è una scuola nuova per me devo ancora imparare ad orientarmi."
Guardai Draco che mi fissava, così lo raggiunsi e presi posto difronte a lui, accanto ad Eleonor, mentre la professoressa introduceva la lezione.

Eleonor: "Questo perché devi fare le cose sempre di testa tua!"

Grace: "Ma ero di fretta, fortunatamente ho voluto ascoltare Draco, sennò non credo che sarei qua dentro."

Draco: "Menomale che sarei inutile."
Accentuò quest'ultima parola rivolto ad Eleonor che strinse i denti cercando di trattenere le sue parole.

Nel frattempo in aula si creò una discussione accesa fra Harry e la professoressa Umbridge, così decisi di ascoltare attentamente.

Harry: "Come pensa che dovremmo difenderci noi da coloro che là fuori vogliono farci del male?"

Umbridge: "Non c'è nulla là fuori, chi pensi aggredirebbe mai ragazzini come voi?"

Harry: "Uhm non so, Lord Voldemort?"

A quelle parole che incutevano timore, Eleonor abbassò lo sguardo sentendo il nome di suo padre, mentre tutti gli studenti iniziarono a bisbigliare parole come "Non ci credo" "Lo ha detto veramente!", la professoressa diede uno sguardo inorridito all'aula brulicante di ragazzi tumultuosi, cercando di riprendere il controllo su tutto aggirandosi per i banchi.

Umbridge: "Ascoltatemi bene, una volta per tutte; mi è stato riferito che un certo "Mago Oscuro" è tornato in circolazione: questa è una bugia!"

Harry la contraddisse immediatamente, ma la professoressa ormai persa la sua pazienza, mise in punizione il ragazzo.

Harry: "Lei non mi crede, io l'ho affrontato! Secondo lei Cedric Diggory è morto così, da solo?!"

Umbridge: "Cedric Diggory è morto per un grave incidente."

Grace: "Non è assolutamente vero — mi alzai immediatamente dal tavolo — Harry ha ragione, Cedric è morto per mano di Voldemort."

Sin da quando sono piccola come Harry ho sempre avuto il sesto senso nel sentire Voldemort sulla scena del crimine, anche se non riuscii mai a spiegarmi il perché.

Umbridge: "Anche lei con queste sciocchezze, signorina Black? Probabilmente durante il torneo del potere lei stava rinchiusa in casa sua a malapena aprendo la finestra e afferma di sapere novità su Voldemort?"

Grace: "Non starei qui a difendere Harry se non sapessi quello che dico!"

Umbridge: "Ora mi avete stancato, Signorina Black fuori dalla mia aula, Signor Potter lei è ufficialmente in punizione."

Stufa di sentire altre insignificanti parole dette da quel rospo rosa troppo cresciuto, presi le mie cose e mi avviai alla porta che sbattei con violenza restando rivolta verso essa, ottimo lavoro Grace, inizi già col piede sbagliato!

George: "Non sei qui da neanche 24 ore e ti sei già fatta mettere in punizione? Mi stupisci principessa, ti ammiro."

Balzai dallo spavento girandomi subito verso il rosso che si trovava poggiato di spalle al muro dell'aula difronte con le braccia incrociate al petto: non potevo crederci, era ancora uno dei gemelli!

Grace: "Salazar mi hai fatto prendere uno spavento... Fred giusto?"

George: "George, dai io sono molto più bello della mia brutta copia, la prossima volta tienilo in considerazione quando dovrai distinguerci"

Roteai gli occhi, il suo ego supera ogni aspettativa.

Grace: "Certo... come mai saresti qui? E soprattutto come mai sei SOLO qui?"

George: "Il professore ha avuto la tanto geniale quanto stupida idea di separare me e Fred per non creare scompiglio là dentro, come ho già detto mossa stupida."

Disse mentre dalla finestra sovrastante dell'aula arrivarono bigliettini probabilmente da Fred che George lesse ridacchiando.

George: "Fred dice "Vai alle cucine a rubare qualcosa, ti raggiungo fra poco con una scusa" — disse imitando la voce del gemello fastidiosamente — ti va di venire alle cucine con me? Tanto gli elfi a questo orario non si trovano."

Grace: "Scherzi?! E se la professoressa uscendo non mi trovasse qui?! Non oso immaginare cosa potrebbe accadermi..."

George: "Come sei paranoica principessa, Fred ed io non facciamo altro che infrangere le regole da 7 anni, eppure siamo ancora qui vivi e vegeti."

Le sue parole furono talmente convincenti che mi esortarono a dare uno strappo alla regola, che mi portò ad allontanarmi dall'aula seguendo il rosso elettrizzato.

𝐑𝖾𝖺𝖽𝗒 𝐁𝗅𝖺𝖼𝗄? || 𝐅𝗋𝖾𝖽 𝖺𝗇𝖽 𝐆𝖾𝗈𝗋𝗀𝖾 𝐖𝖾𝖺𝗌𝗅𝖾𝗒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora