Capitolo 14

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Quel giorno mi ripresi in fretta, infatti mi lasciarono poche ore dopo, essendosi accertati che fossi nelle condizioni di poter tornare il giorno stesso fra gli altri studenti.

Uscita dall'infermeria inspirai subito una ventata d'aria fresca che preferivo di gran lunga alla puzza di chiuso di quel luogo, odio molto gli ambienti così, starci mi fa sentire così impotente in qualsiasi cosa, ed io voglio agire sempre e comunque. Ma ben presto mi accorsi che il cattivo odore persisteva, e in quel momento mi resi conto che veniva da me, dato che dopo la partita non ho avuto modo di cambiarmi.

Così mi recai alla svelta al mio dormitorio, sperando di non incontrare nessuno lungo il tragitto. Una volta lì mi introdussi dentro una doccia calda, che mi servì anche a ripulire i miei costanti pensieri superflui. Dopodiché mi asciugai l'intero corpo, pettinai e asciugai i miei capelli lasciandoli ondulati, mi diedi una truccata e indossai una felpa con sotto una gonna di Serpeverde e le scarpe, diedi un po' da mangiare al mio bel gatto bianco, il mio caro Eden dagli occhi d'oro, e poi uscii dirigendomi in Sala Grande.

Una volta giunta al portone, accorsero subito a me Eleonor, Draco, Harry, Hermione e altri, circondandomi tutti.

Harry: "Eccoti sono stato così in pensiero, tutto bene?"

Eleonor: "Sembra che stia meglio."

Draco: "E per fortuna direi, hai idea della botta che ha preso? Ma quel Weasley me la pagherà cara, voleva addirittura lanciarla a me, con quale sfacciataggine!"

Eleonor: "Eh no bello mio, devi proprio toglierti questo vizio di prendere di mira i Weasley, sennò non esiterò a rispedirti a casa dal tuo paparino dentro un pacco regalo."

Draco: "Prima di riuscirci dovresti chiedere a te stessa se riuscirai a fare a meno di me, ti metti troppo nei cavoli miei."

Eleonor: "Prego?"

Disse abbastanza irritata da questa affermazione, lo guardò malissimo.

Stanno ricominciando santissimo Salazar. Darei tutto per farli smettere.

Le mie preghiere vennero esaudite, anche se non come speravo, una volta che giunse Mattheo in Sala Grande che mi superò dandomi uno spintone.

Mattheo: "Ma come, sei ancora qua? Pensavo di essermi liberato di te, dannazione."

Disse sbuffando subito dopo. Dunque era stato lui! George non avrebbe mai sbagliato la mira, però... perché?

Eleonor: "Scusami Mattheo, che cosa vorresti dire?"

Chiese guardandolo in modo torvo, avvicinandosi a lui, Draco avanzava a poco a poco al suo volto.

Draco: "Riddle, io ti faccio fuori, quant'è vero che mi chiamo Draco Lucius Malfoy."

Disse prendendolo per il colletto della camicia, ma Mattheo era troppo spietato per lui, e riuscì a farlo scontrare di faccia sul pavimento con un incantesimo verbale. Successivamente avanzò ai suoi piedi.

Mattheo: "Malfoy, quante volte devo dirtelo? Non puoi metterti contro di me."

Un angolo del labbro gli si incurvò, diventando presto una risata sghignazzante, poi si girò andando via.

Io ed Eleonor accorsimo subito a Draco ancora a terra.

Eleonor: "Quel pezzo di merda, lo farò pentire Grace, aspettatemi qua."

Ringhiò, alzandosi per avviarsi al ragazzo, ma non le diedi il tempo di allontanarsi che la tirai per una manica.

Grace: "Sta qui Eleonor, prenditi cura di Draco... a tuo fratello ci penso io."

𝐑𝖾𝖺𝖽𝗒 𝐁𝗅𝖺𝖼𝗄? || 𝐅𝗋𝖾𝖽 𝖺𝗇𝖽 𝐆𝖾𝗈𝗋𝗀𝖾 𝐖𝖾𝖺𝗌𝗅𝖾𝗒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora