capitolo 8

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Stavo per mettermi nei guai, e ne ero consapevole, ma non mi importava: mi stavo semplicemente divertendo come non ho mai potuto fare in 15 anni della mia vita, e di certo non mi sarei fatta sfuggire l'occasione.

George mi indicò strade secondarie per non farsi scoprire e dove generalmente non passa mai nessuno, lo seguii stupita sapendo che probabilmente si serviva di questi corridoi per non farsi scoprire sul fatto durante gli scherzi suoi e di Fred.

Dopo 5 minuti di giramenti di testa per i corridoi dispersivi arrivammo ad una stanza dalla quale usciva un odore molto dolce, che siano biscotti?

George: "Uh oggi i miei carissimi elfi si sono superati!"
Disse aprendo vari cassetti per cercare di capire da dove provenisse l'odore.

Grace: "È un odore buonissimo- oh credo di averli trovati!"
Dissi abbassandomi all'altezza del forno per poi aprirlo ed uscire il vassoio pieno di biscotti al cioccolato.

Sentii alle mie spalle una presenza imponente, e quando alzai di poco lo sguardo vidi due grandi mani poggiate sul bordo del forno, alzando ancora di più la faccia verso l'alto notai lo sguardo del rosso posato sul mio, uno sguardo che mi provocò battiti irregolari e respiro pesante, così per non restare in quella posizione mi alzai col vassoio fra le mani girandomi verso il ragazzo nettamente più alto di me, sempre nella stessa posizione, a pochi centimetri dal suo volto.

George: "Posso?"
Disse indicando il vassoio pieno di biscotti, io avendo il fiato sospeso annuii guardando dritto davanti a me sul suo petto per non guardarlo negli occhi.

Al mio consenso avvicinò una mano al vassoio prendendo il biscotto e assaporandone il sapore mentre mi guardava negli occhi.

Credo si sia accorto di me, della mia timidezza, non avevo mai avuto questo tipo di contatto con un ragazzo, ma credo sia abbastanza normale.

George rise vedendomi a poco a poco arrossire portandomi una ciocca dietro l'orecchio, volevo ficcare la testa nel forno.

Quel momento di tensione fu interrotto non appena scorsi dalla porta il gemello, Fred.

Fred: "Eccomi George, sono arrivato ora perché il professore mi romp- oh, vedo che abbiamo Biancaneve con noi, ho interrotto qualcosa?" — Disse sghignazzando.

Grace: "No Fred, non hai interrotto un bel niente!" — Dissi cercando di sembrare convinta di quello che dicessi poggiando le mani sul petto del gemello allontanandolo, mi guardò tirando un sospiro di dispiacere.

George: "Si ci hai interrotto!"

Grace: "Finiscila di fare il cretino!" — Alzai gli occhi al cielo facendomi sfuggire un mezzo sorrisetto osservando il rosso appena arrivato avvicinarsi a me per prendere un biscotto.

Fred: "Questo vassoio è strapieno... portiamolo in sala comune grifondoro!"

Grace: "Scherzi Fred? E se ci vedessero?"

George: "Se è per questo sappi che ti hanno già vista."
Disse il rosso indicando un elfo a pochissimi metri dalla porta, stavo già iniziando ad agitarmi fin quando a Fred venne in mente un'uscita segreta dalla cucina che portava ad un corridoio lontano, così dopo aver lanciato Wingardium Leviosa al vassoio di biscotti ci insinuammo dentro questa piccola uscita che sarebbe stata la mia salvezza, per poi uscire fino ad arrivare davanti alla sala comune Grifondoro.

George: "Lunga vita ai gemelli Weasley!"
Furono le parole d'ordine pronunciate da George che ci permisero di entrare.

Grace: "In che modo avete corrotto i prefetti Hermione e Ron, soprattutto Hermione a mettere questa stupida password?"

Fred: "Segreti del mestiere Black."
Disse il gemello facendomi largo per entrare nella sala.

Il rosso delle pareti che andava sul bordeaux mi affascinò, non potevo negare che fosse più bella e vivace della mia sala.

Molti dei ragazzi al suo interno non appena videro il mio stemma di Serpeverde si allarmarono, erano pronti a tirare fuori gli artigli, ma i gemelli misero subito il ferro dietro la porta.

George: "Tranquilli, lei viene in pace."
Disse sedendosi sul divanetto all'entrata affianco a me e Fred, poggiai il vassoio sul tavolo e tutti i Grifondoro accorsero a prendersi qualche biscotto.

Fred: "Vedi Biancaneve, lasciarci mettere come parola d'ordine il nostro encomio è il minimo che questi ragazzi possano fare per noi."

Disse Fred con aria orgogliosa. Era davvero fiero di essere un discolo?

George: "Esatto Fred, ci devono così tante cose che se le sommassimo noi non dovremmo sdebitarci con nessuno a vita."

I due si diedero il cinque, rimango veramente sbalordita da questi due, ma infondo penso che se non fossero così niente sarebbe lo stesso ed Hogwarts sarebbe un cimitero.

Grace: "E invece vi sbagliate!"

I gemelli a questa affermazione girarono subito lo sguardo su di me, George si avvicinò a me guardandomi dritto negli occhi, incuriosito.

George: "E sentiamo principessa, in cosa ci dovremmo sdebitare?"

Fred: "Già, dopotutto ti abbiamo salvata o no da una noiosa punizione fuori classe?"

Grace: "Beh si ma non avete considerato che la professoressa potrebbe essersi accorta della mia assenza e quindi mi spetterà una punizione peggiore!"

A quel punto i gemelli si guardarono, bastò quel semplice sguardo per capirsi e trovare una soluzione al problema.

George: "Sono desolato principessa, ma ti prometto che per sdebitarci organizzeremo una festa appositamente per te e non accetterò un rifiuto, anche perché è impossibile rifiutare una nostra festa, specialmente se è indirizzata a te."

Fred: "Basta eccome per sdebitarci — a quel punto si alzò in piedi schiarendo la voce che volse agli altri studenti — EHY RAGAZZI, DOMANI SERA ALLE 22 FESTONE PAZZO PROPRIO QUI, CHI NON VIENE SI TROVERÀ DELLE CACCABOMBE SOTTO AL CUSCINO, SPARGETE LA VOCE ANCHE ALLE ALTRE CASE!"

Non potevo credere ai miei occhi, loro si che ci sanno proprio fare!

Grace: "Siete solo dei ruffiani! Vi disperate se vi tengo il broncio?"
Sorrisi e feci una smorfia scherzosa.

George: "Beh io sì, non so Fred."
Affermò facendomi l'occhiolino, io sorrisi leggermente, poi ritornai seria, anche un po' preoccupata.

Grace: "Va bene ragazzi è stato bello, ma adesso potreste riaccompagnarmi dietro la porta dell'aula? Ho seriamente paura che quel rospo possa mettermi in punizione."

Fred: "Stai tranquilla e serena biancaneve, sarà come se non fosse successo nulla, andiamo Forge."

Così ci alzammo e dopo aver salutato i ragazzi di Grifondoro ci dirigemmo verso l'aula di difesa contro le arti oscure, a passo svelto.

Ma purtroppo non servì a nulla, lei era là, pronta ad aspettarmi assieme ad Harry, con quel suo sguardo di chi sta per farmi pentire di quello che ho fatto... sentii un magone alla gola, ma senza esitare mi avvicinai a testa alta davanti a lei.

Umbridge: "Signorina Black, in punizione anche lei... seguitemi, signori Weasley a voi ci penserà l'insegnante della vostra ora che sa già della vostra "passeggiata"."

E così facemmo, seguimmo la professoressa, io mi guardavo alle spalle ed entrambi i gemelli guardavano il rospo a denti stretti, gliela avrebbero fatta sicuramente pagare se ci avesse fatto qualcosa...

𝐑𝖾𝖺𝖽𝗒 𝐁𝗅𝖺𝖼𝗄? || 𝐅𝗋𝖾𝖽 𝖺𝗇𝖽 𝐆𝖾𝗈𝗋𝗀𝖾 𝐖𝖾𝖺𝗌𝗅𝖾𝗒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora