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Passò un mese, Soobin si era ripreso al cento per cento, Taehyung stava facendo riabilitazione e si era fatto un tatuaggio, a differenza di Jimin, aveva esagerato rendendolo fin troppo vistoso, Jaebeom era finalmente riuscito ad hackerare i computer della mafia di Seoul, senza essere scoperto, Jimin continuava a stare a capo di tutto, tutti gli obbedivano, continuava ad essere spaventoso e autoritario, di giorno stava nell'ufficio, di notte nel letto d'ospedale con Yoongi, l'appartamento lo usava solo per mangiare e lavarsi; Yoongi non aveva avuto grandi miglioramenti, rimaneva stabile con qualche picco di tachicardia durante la notte; Jungkook era disperato, non sapeva più come aiutare l'amico e questo lo faceva litigare sempre con Taehyung che voleva attenzioni e voleva essere coccolato e consolato per la sua condizione, Jin ormai era fisso nel reparto ospedaliero, aveva trovato la sua strada, Namjoon, invece, faceva tutto quello che Jimin gli chiedeva, principalmente si occupava dei compiti richiesti da terzi, Jackson odiava Jimin, come Jimin odiava lui, era sempre più convinto che usasse Hobi e si era ripromesso, che appena ne avesse avuto la conferma, lo avrebbe fatto fuori, Hoseok cercava di tirarlo su, di stargli vicino, ma si erano tutti dimenticati la risata di Jimin, l'unico con cui passava del tempo, quando non lavorava, era Kai, tra di loro non parlavano molto, più che altro, guardavano film o bevevano, tutto in silenzio, si tenevano compagnia nel loro silenzio.

Stavano bevendo del Rum, era sabato sera
<<Jimin posso chiederti una cosa su Yoongi, ci ho pensato tanto e sono curioso>> chiese Kai
<<Si dimmi>> rispose monotono
<<Ma voi state ufficialmente insieme? Perché non ti riferisci mai a lui come il tuo ragazzo, e nemmeno lui si riferiva a te così>> spiegò girando la testa per guardarlo
<<No, quando abbiamo fatto pace e ci siamo detti che ci amiamo, volevo chiederglielo, ma lui mi ha fermato dicendo che lo avrebbe fatto lui, non mi ha neanche spiegato il tatuaggio, mi ha detto che lo avrebbe fatto tornati da quel maledetto scontro, forse mi avrebbe anche chiesto di metterci insieme>> con quel ragazzo si sentiva meglio, sentiva che poteva essere meno aggressivo
<<Ho capito>> non si dissero più niente.

<<Jimin ho fatto il backup di tutti i loro file, so chi gestisce le piazze, però non si dice mai il nome del capo, sono molto riservati a tal proposito>> disse Jaebeom rilassandosi sulla sedia
<<Merda, dovremo accontentarci, chiama tutti>> JB si alzò ed uscì dall'ufficio.

<<Tigrotto devo andare>> comunicò Jungkook al suo ragazzo che stava facendo la riabilitazione
<<Davvero Kook? Avevi promesso che mi saresti stato vicino almeno quando facevo questa cosa!>> disse irritato
<<Lo so, mi dispiace, ma lo sai come funziona>>
<<Ma non mi interessa! Se per una volta non ci vai, non succede niente!>> iniziò ad urlare
<<Tae, ragiona, se siamo arrivati ad una soluzione, devo essere presente>> si alzò dalla sedia avvicinandosi al lettino di Taehyung, il fisioterapista uscì dalla stanza
<<Non possono dirtelo dopo? O devi andare per stare con Jimin?>>
<<Ancora con questa storia? Basta! Non puoi essere geloso>>
<<Passi più tempo con lui che con me! Ti preoccupi più di lui che di me! A lui non frega più un cazzo di noi, gli interessa solo questa stupida mafia di merda e di Yoongi>>
<<Lo sai che non è così! Lo fa per difendersi>>
<<È passato un mese Jungkook! E in un mese non mi ha mai rivolto la parola>> Jungkook sapeva che aveva ragione e sapeva quanto il suo ragazzo ci stesse male per questa cosa
<<Mi stai chiedendo di scegliere tra te e una promessa fatta a mio fratello sul punto di morte?>>
<<No, ti sto chiedendo di essere il mio fidanzato>> rimasero in silenzio per un po'

<<Senti, vai alla riunione, però ti chiedo di passare il resto della giornata con me, se non devi svolgere compiti, ti chiedo di lasciare Jimin, di metterlo da parte, quando finirà tutto questo, quando tra sei mesi, se non si è svegliato, staccheremo la spina a Yoongi, allora lo faremo insieme, gli staremo vicini insieme, manterremo la promessa fatta a Yoongi insieme, ok?>> gli chiese Taehyung prendendogli la mano
<<Ok, ti amo tigrotto, mi dispiace>> lo baciò
<<Ti amo Kookie, dispiace anche a me>> si sorrisero e Jungkook raggiunse l'ufficio.

<<Sei in ritardo>> lo ammonì Jimin appena arrivò
<<Lo so, Tae stava facendo riabilitazione e volevo stargli vicino>> rispose freddamente
<<Non credo che abbia bisogno della manina, non è un bambino>> gli disse anche lui freddamente
<<No Jimin, non è la manina quello di cui ha bisogno, ma della sicurezza che io non lo abbandoni come ha fatto il suo migliore amico>> era arrivato al limite, dormiva poco, si preoccupava di quello che faceva Jimin, andava da Yoongi, si preoccupava per Tae, litigava con Tae e gestiva tutta la difesa della struttura, saltava i pasti e a volte neanche dormiva per giorni interi
<<Io non ho abbandonato nessuno, è solo che non ho tempo per spettegolare come una ragazzina o sentirmi dire che non sono così, basta parliamo di cose serie>>
<<QUESTO È SERIO!>> urlò, tutti li guardavano senza dire una parola
<<No, non lo è>> rispose pacatamente
<<Non ti manca neanche un po'? Nessuno di noi ti manca? Il tempo lo hai, visto che lo passi con Kai>>
<<Non mettetemi in mezzo>> si oppose Kai alzando le mani
<<Se mi manca? Si mi manca e mi mancate tutti, ma ti sei chiesto perché, nonostante questo, io non voglia passare il mio tempo con voi?>> si alzò dalla sedia sbattendo entrambe le mani sulla scrivania
<<No, perché tu con noi non parli>>

<<Perché voi, a differenza di Kai, mi rompete i coglioni con la storia della mia umanità perduta, mi rompete i coglioni dicendo che io non sono così, che sono buono, dolce, compressivo, parlate di Yoongi come se fosse morto, parlate di lui al passato, non mi capite e non mi accettate, lui invece mi accetta ed ha capito che, al momento, vi servo così>> calò il silenzio, Jimin si rimise seduto, Jungkook abbassò la testa <<Voi volete farmi piangere, volete che accetti tutto stando male... ti svelo una cosa, ogni volta che termino un lavoro, piango, ogni notte vado a dormire con Yoongi e gli racconto della mia giornata piangendo, gli parlo in modo dolce, in modo compressivo, in modo smielato e sinceramente non ho voglia di versare altre lacrime oltre a quelle, ora, se per te va bene, vorrei parlare del piano>> si guardarono, Jimin aveva un'espressione dura, mentre Jungkook di compassione, di scuse.
<<Certo>> gli rispose dopo un po'

Parlarono a lungo del piano che avrebbero messo in atto già dal giorno dopo; la prima parte consisteva nel prendere tutte le piazze di spaccio nella periferia della città, degli uomini erano già situati a Seoul e il giorno dopo sarebbero partiti anche Hoseok e Jackson, una volta prese quelle, avrebbero fatto andare in blackout tutta la loro sede e il capo sarebbe dovuto andare per via di cose, così avrebbero scoperto chi fosse e avrebbero reagito di conseguenza; a quel punto non avrebbero neanche dovuto prendere le altre piazze, perché avrebbero preso direttamente la sede.

Finita la riunione tutti andarono via tranne Jungkook, al quale Jimin aveva chiesto di restare
<<Di a Tae che anche se sono diventato così, gli voglio bene>>
<<Lo sa, pure lui ne vuole a te, anche se ora, un po' ti odia>>
<<Lo so, digli che se vuole, può venire da me e ci vediamo un film senza parlare o gli sparo all'altra gamba>>
<<Mi sembrava troppo bello che non avessi ancora minacciato nessuno, glielo dirò>> Jimin sorrise
<<Grazie>> Jungkook alzò le sopracciglia
<<Anche grazie? Mi preoccupi eh!>> cercò di sdrammatizzare ridendo
<<Sparisci>> ordinò con un piccolissimo sorriso
<<Agli ordini>> uscì dalla stanza felice di aver rivisto un minimo di quello che era una volta; appena andò via Jimin per la prima volta da un mese rise, una risata che però durò poco, perché venne sostituita da un forte pianto di sfogo.

~Underworld~ [Yoonmin]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora