quinto capitolo

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18 settembre 2021

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18 settembre 2021



Leila era a bordo di un taxi diretta verso casa Harris,la settimana era trascorsa in fretta,le mancava la sua famiglia così decise all'ultimo minuto di andare a trovarli e ritornare al college nella giornata di domenica.

Tutto questo in assoluta segretezza,nessuno sapeva che a breve si sarebbero ritrovati la ragazza fuori la porta di casa.

Durante il viaggio Leila si era isolata completamente dal mondo esterno ascoltando con le sue cuffie varie canzoni degli anni 80' e 90',decisamente le sue preferite,amava tutto di quell'epoca.

A partire dalla musica,dall'abbigliamento..

Tutto le sembrava più genuino e vero,sapeva di non poter confrontare la vita reale con quella dei film ma in quei film di quell'epoca si poteva vedere quanto si stava bene immersi nella semplicità e nella purezza anche di tante azioni.

Spesso i suoi genitori confrontavano quest'epoca con quella in cui erano nati e il risultato era quasi sempre lo stesso,i loro anni erano decisamente i migliori.

Poteva accontentarsi di vedere attraverso film e foto come si viveva ad all'ora,se solo esisteva una macchina del tempo avrebbe voluto sicuramente fare un giro in quegli anni anche per un singolo giorno.

«signorina siamo arrivati»il taxi si fermò davanti al marciapiede,Leila pagò e scese con il suo borsone in spalla,aveva portato solo lo stretto necessario infondo doveva passare li solo due giorni ed era sicura che oltre a stare in casa a giocare tutta la sera con giochi da tavolo non avrebbe fatto altro.

Si incamminò verso il portico,non sentiva vociferi provenire all'interno ne nessun altro tipo di rumore,sperava che ci fosse qualcuno altrimenti li avrebbe aspettati.

Girò la chiave nella serratura ed entrò,ripose il suo borsone grigio sul pavimento.

«ehilà!! famiglia! ci siete?»urlò in modo che qualcuno potesse sentirla anche ai piani superiori ma nessuno si fece vivo.

Si fece un giro in cucina,nessuno..
In soggiorno chiaramente non c'era nessuno così salì al piano superiore,forse i suoi fratelli erano chiusi in camera e non sentivano la sua voce,era sicura di questo.

Entrò nella camera di Kay dopo aver bussato ma non udendo nessuna risposta spalancò la porta ma lui non c'era.

Gli rimaneva solo la camera di Evan,fece la stessa identica cosa di poco prima bussò ma non udendo nessuna risposta dall'altro lato spalancò la porta sicura che al suo interno non avesse trovato nessuno invece..

«cazzo! Leila che ci fai qui!!»urlò il fratello mentre tentava di rivestirsi,Leila era al di poco sconvolta dalla scena che aveva davanti..ormai era adulta era consapevole di certe cose ma vedere "certe cose" così su due piedi fatte dal fratello l'avevano scombussolata.

«volevo farvi una sorpresa ma la sorpresa l'hai fatta tu a me! chi è lui?»i due si rivestirono e Leila gli sorrise per alleggerire un po' la situazione,l'imbarazzo tra i due ragazzi si poteva tagliare con un coltello,Evan era silenzioso e con le gote completamente rosse mentre il ragazzo ancora seduto sul letto guardava in basso.

«salve io sono..un suo amico..Manu»il ragazzo si presentò a Leila.
«gli amici non si leccano a vicenda»disse la ragazza con le braccia incrociate al petto,suo fratello era gay? non c'era nessun problema ma perché non ammetterlo apertamente ora che lei era lì e che l'aveva colti in flagrante mentre amoreggiavano?
«non lo dirai a nessuno vero?»mormorò Evan con gli occhi colmi di lacrime.
«hey ma che succede!»Leila si avvicinò a lui e gli prese il viso tra le mani,gli faceva un gran male vederlo in quello stato,impaurito..
«io..Leila..io..sono..»il ragazzo era visibilmente agitato e non riusciva a formulare una frase di senso compiuto ne tantomeno ammettere con sua sorella il suo piccolo segreto che teneva nascosto oramai da qualche mese.

«non c'è bisogno di dirlo,lo sai che io ti vorrò bene sempre non mi importa di chi ti innamori Evan! non fare così ti prego»delle lacrime calde scivolarono lungo la guancia del ragazzo,Leila lo strinse a sé e lui si lasciò andare ad un pianto liberatorio.
«non devi preoccuparti,ti amiamo tutti e vogliamo solo la tua felicità e se questo ti rende felice ben venga piccolo»la sorella maggiore non si era mai comportata in quel modo con Evan ma sentiva di dover rassicurarlo e dimostrargli tutto il suo amore,lui era sempre così scostante e non era un tipo da abbracci o affetto ma in quel momento ne aveva un gran bisogno..
Leila gli accarezzò i capelli dolcemente,finalmente i singhiozzi sembravano solo un brutto ricordo.

«grazie,ti voglio bene»sussurrò lui sulla sua t-shirt bianca ora completamente bagnata dalle lacrime del fratello.
«anch'io tantissimo»gli schioccò un bacio sui capelli dopodiché si allontanarono.
«scusa per questo momento commovente Manu ma aveva bisogno di affetto»Manu e Evan scoppiarono a ridere.

«d'accordo io vi lascio,Evan sai dove sono tutti? mamma papà Kay..»gli chiese poi prima di andarsene dalla stanza.
«mamma in ospedale,papà è andato a fare un servizio e Kay credo sia al bar»Leila annuì e finalmente uscì da lì.

Poteva ancora fare una sorpresa a tutti loro,scese in cucina di corsa e dopo essersi lavata accuratamente le mani cominciò ad elaborare un pranzo con i fiocchi,voleva stupirli e soprattutto fargli venire l'acquolina in bocca,sperava di riuscirci.

Due ore dopo nella cucina una canzone di Michael Jackson avrebbe fatto riprendere anche l'udito ai sordi,il volume era al massimo e Leila si muoveva a ritmo mentre mescolava girava e impastava ormai da un po' con l'aiuto del fratello minore.

«allora com'è?»gli chiese Evan dopo avergli fatto assaggiare il condimento per la pasta.
«hai delle doti nascoste! è buonissimo»esultò la ragazza entusiasta,aveva lasciato al fratello il compito di seguire alla perfezione la ricetta per il piatto principale e lui c'era riuscito alla perfezione.
«anche la tua torta ai mirtilli non sembra male sai?»disse Evan mentre si sporgeva con la testa davanti al forno per guardare la crostata di mirtilli che lentamente si stava dorando in superficie,emanava un ottimo profumo e il ragazzo amando follemente i mirtilli avvertì un senso di acquolina sulla punta della lingua.

Entrambi avvertirono il rumore della porta aprirsi e poco dopo richiudersi,poteva essere chiunque della sua famiglia.

«papà! Kay!»Leila era felice di vedere suo padre e suo fratello fermi sull'uscio della porta a guardare lei e Evan,sorpresi.
«tesoro che ci fai qui?»Matt corse subito dalla figlia per abbracciarla,le baciò entrambe le guance per poi rivolgere la sua attenzione ai pasti preparati da lei e Evan.
«mamma si arrabbierà da morire quando vedrà il casino che avete combinato»Leila rivolse un'occhiataccia al fratello maggiore,perché doveva fare sempre il guastafeste antipatico?
«sto scherzando su abbracciami»Kay gli fece la linguaccia per prenderla in giro dopodiché l'abbracciò per salutarla.

«quando tornerà la mamma?»chiese Leila a suo padre che intanto mangiucchiava i mirtilli rimanenti nel piatto.
«ora di pranzo quindi a breve suppongo»borbottò l'uomo con la bocca piena.
«perfetto allora cominciate a preparare la tavola forza! rendetevi utili voi due e tu papà smettila di mangiare mirtilli»Leila tolse dalle mani del padre il piatto ormai quasi vuoto.
«guastafeste»mormorò Matt,alla fine si arrese e insieme a Kay cominciarono a preparare il tavolo da pranzo mentre Leila e Evan continuavano a cucinare indisturbati.

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Capitolo un po' breve ma rimedierò subito con il prossimo,che ne pensate di Evan? vi piace come personaggio? personalmente lo adoro,strano detto da me,in effetti l'ho "creato" io ma questo non vuol dire che tutti i personaggi in questa storia saranno amati anche dalla sottoscritta.🍃

ps:Kay è in assoluto il mio preferito.

Spero vi piaccia se vi va lasciate un commento o una stellina! mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate,nel bene o nel male,solo così posso cercare di migliorare la mia storia❤️

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| il mio professore di letteratura |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora