10 settembre 2021
"Non puoi, per amore di una persona, mutare la sostanza dei principi e dell'integritàmorale, come non puoi cercare di convincerti, o di convincere me, che l'egoismo è prudenza, e l'incoscienza del pericolo una garanzia di felicità."
Jane Austen
Leila sistemava con cura il materiale che gli sarebbe servito per le lezioni nella sua borsa,la sua ossessione per l'ordine era puramente maniacale e folle,a volta l'infastidiva perfino una matita sul banco non perfettamente allineata con le altre ma di qualche grado più inclinata,tuttavia questo suo lato da maniaca dell'ordine non prendeva il sopravvento in qualsiasi circostanza,anzi lei amava i colpi di scena,i momenti in cui perdeva il controllo sulla situazione che la circondava e spesso faceva i conti con il suo lato istintivo e poco razionale che lei cercava in tutti i modi di tenere a bada,sapeva che quel suo lato nella maggior parte dei casi gli avrebbero inferto solo guai a non finire,per quanto gli piacesse creare scompiglio non era stupida e aveva un cervello per pensare a cosa fosse giusto e a cosa no per lei e per gli altri.
Dopo aver preso l'occorrente si infilò la giacca di jeans blu chiaro,era quasi giunto al termine settembre ormai ma nonostante ciò la mattina poteva permettersi ancora di indossare indumenti leggeri e comodi,amava l'estate proprio per la facilità e la comodità dei vestiti stessi,t-shirt,top leggeri e colorati,pantaloncini,sandali,tutti indumenti che lei indossava più che volentieri.
Adorava anche l'inverno maggiormente per la neve,le giornate di pioggia e il focolare acceso tuttavia detestava imbacuccarsi a partire dal pullover,maglione,cappelli sciarpe guanti e giacconi pesanti per tenerle caldo,si sentiva bloccata in mezzo a quegli strati di tessuto che la imprigionavano.La sua coinquilina non che migliore amica era già uscita di prima mattina per concedersi qualche ora in biblioteca per terminare le ultime cose di una ricerca,l'avrebbe incontrata direttamente in aula sperando non tardasse come suo solito fare in qualsiasi circostanze le si presentasse davanti.
Leila uscì dai dormitori femminili e un brivido le percosse la spina dorsale non appena una folata di vento le scompigliò i capelli,non erano ancora le otto del mattino e il sole stamattina faceva i capricci per uscire,si sarebbe scaldata con i raggi che l'avrebbero accompagnata per tutto il campus finché non sarebbe arrivata all'ingresso dell'Accademia se solo quella dannata palla gialla le avesse degnato della sua presenza,ma non volle sentire ragione,il vento aumentò di gran lunga costringendola a rintanarsi nella sua giacca di jeans e a camminare a passo svelto per non beccarsi un raffreddore o qualsiasi cosa le avesse impedito di frequentare le lezioni.Una volta entrata in Accademia si sentì subito dopo meglio circondata da un fievole calore che regnava nel corridoio pullulante di alunni che come lei si affrettavano a raggiungere le aule apposite.
Camminò con calma in mezzo a tutti i suoi coetanei sperando di incontrare Millie,era il momento di entrare in aula ma di lei nessuna traccia,Leila si sedette in quarta fila attendendo l'arrivo della sua compagna mentre le teneva il posto libero accanto al suo,occupandolo con la borsa,non sarebbe stato difficile mantenergli la sedia vuota,gli appassionati di letteratura erano davvero pochi e questo era una grave botta sotto la cinghia per il corso che lei amava,come si poteva trascurare o ignorare tale materia?
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| il mio professore di letteratura |
Short Story«Dubita che le stelle siano fuoco; dubita che il sole si muova; dubita che la verità sia mentitrice: ma non dubitare mai del mio amore». Am...