↳ Leila e sua mamma da giovane (Nora) ↑28 settembre 2021
«ti va un po' di tè caldo?»le chiese Nora,sua figlia le sembrava piuttosto pensierosa quel pomeriggio quando inavvertitamente si presentò davanti la porta di casa,era sempre casa sua ovviamente e poteva andare a trovarli ogni volta che lo desiderava ma quel pomeriggio si rese conto che c'era qualcosa che non andava o che la turbava particolarmente.
«si»rispose semplicemente la ragazza,guardava un punto caso della cucina ed era chiaro che per la testa aveva ben altro o meglio una persona.
Forse era prematuro ed esagerato dire che Tom provasse le sue stesse cose ma le aveva fatto intendere chiaramente che sentiva anche lui un certo trasporto,di che natura? si ritrovò a pensare,fisica? mentale? e la domanda più grande come era possibile che lei aveva attirato l'attenzione di quell'uomo su di sé? proprio lei,colei che per tutta la vita si era limitata a restarsene in disparte convinta di non essere all'altezza dei suoi coetanei,colei che i ragazzi avevano sempre ignorato posando la propria attenzione e i loro sguardi su qualcun'altra molto più carina di lei,con vestiti più belli o i capelli più lunghi e biondi,detestava mettersi in competizione perché da sempre la scelta non ricadeva mai su di lei,ed era giusto così,si era chiusa in se stessa e difficilmente riusciva a farsi conoscere dalle persone per quella che era realmente al di là di quella maschera introversa silenziosa e insicura che spesso veniva confusa con un atteggiamento di superiorità e menefreghismo,ma non era così,lei non si sentiva affatto migliore anzi per una vita intera si era sempre sentita meno e si forse aveva imparato ad usare come un'arma il menefreghismo e l'indifferenza ma per proteggersi da quei commenti maligni e dalla cattiveria gratuita.
«andiamo fuori dai,è una bella giornata»Nora posizionò le due tazze su un vassoio insieme ad un piattino di biscotti al burro che emanavano un profumo delizioso che invase all'istante l'intera cucina e uscirono sul retro,oltre la porta finestra che dava sul giardino,si sedettero sul dondolo posizionato al lato del portico in legno chiaro e in silenzio cominciarono a bere il loro tè.
«cosa c'è che non va»le chiese poi la donna notando l'espressione persa di sua figlia,Leila si voltò verso di lei guardandola di sottecchi.
«cosa intendi?»disse la ragazza aggettando le sopracciglia.
«ti conosco come le mie tasche e quando sei in queste condizioni è perché c'è qualcosa che ti turba o a cui stai pensando particolarmente»le spiegò Nora dolcemente e nel frattempo sorseggiò dalla sua tazza celeste.
«va tutto bene mamma»rispose titubante Leila,ovviamente non andava tutto bene ma come poteva dire a sua madre che era invaghita del suo insegnante per giunta amico di suo padre e che a quanto pare anche lui provava lo stesso nei suoi confronti? esisteva per caso un manuale per spiegare una cosa simile? era sicura di no,forse perché non era così comune come situazione.«d'accordo non vuoi dirmelo»sentenziò la donna con un mezzo sorriso.
«non è questo..»mormorò la figlia arrossendo lievemente in volto,sua mamma era sempre pronta ad aiutarla e fin da quando era bambina lei non smetteva di chiederle consigli nonostante a volte i segreti erano troppo grandi e condannabili per riuscire a parlargliene e quella volta era decisamente una di quelle.
«non sei obbligata a dirmelo ma sai che puoi sempre contare su di me»Nora le accarezzò la guancia e Leila sorrise per quel contatto colmo di calore materno e comprensione.
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| il mio professore di letteratura |
Cerita Pendek«Dubita che le stelle siano fuoco; dubita che il sole si muova; dubita che la verità sia mentitrice: ma non dubitare mai del mio amore». Am...