sesto capitolo

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19 settembre 2021

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19 settembre 2021

"Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri?"
William Shakespeare

Quella stessa notte Tom era sdraiato accanto a MaryLouise che dormiva beatamente con il volto rivolto verso la finestra,la donna le dava le spalle ed era un bene pensò lui,si sarebbe sentito un verme se solo si fosse fermato a guardarla.

Si sentiva così da giorni ormai,era talmente difficile tornare a casa e trovare Mary in piedi accanto ai fornelli a cucinargli il pranzo o a sorridergli con i suoi occhi cerulei,ogni santo giorno Thomas non riusciva a guardarla negli occhi cristallini senza sentirsi terribilmente in colpa per qualcosa che purtroppo non si può controllare ne far svanire nell'aria o cambiare con uno schiocco delle dita,se fosse stato così facile probabilmente avrebbe schioccato le dita.

Non l'amava più,per lei provava un profondo affetto che purtroppo non andava oltre.
I tentativi di ristabilire ordine nella sua vita amorosa erano totalmente falliti,non si trattava di un periodo di stress ne del troppo lavoro,l'amore che sentiva si era vaporizzato nell'aria come fumo.

Non era colpa sua ne di nessun altro,certe cose possono capitare,la frase che si ripeteva ogni santo giorno e ora.

Tuttavia nelle sua mente c'era un qualcosa che non lo mollava da giorni,un pallino che vedeva in continuazione a tormentargli le giornate e a togliergli il sonno.

Era irritante e sfiancante,il viso di Leila ormai era scalfito nel suo cervello e impresso nei suoi occhi chiari,non faceva altro che pensare pensare e ripensare a quella ragazza cosi troppo bella e proibita per un tipo come lui,non solo per la differenza d'età forse troppo elevata ma cavolo oltre ad essere un amico stretto di suo padre era anche il suo insegnante da più di un anno.

Come poteva anche solo pensare a lei? che c'era in quella ragazza di tanto speciale da togliergli perfino il sonno per pensarla così intensamente? accanto a lui era stesa la sua compagna e nonostante ciò non faceva altro che vedere il volto di Leila anche nel buio.

Gli piaceva,tanto forse troppo,era un qualcosa di incontrollabile,quando aveva lezione sapendo che ci fosse stata anche lei prima di entrare in aula tirava un lungo respiro e una volta varcata la soglia si guardava intorno nella speranza di incontrare il suo viso,in mezzo a tanti altri il suo era quello che gli interessava di più,gli bastava lei in quell'aula.

Mentre rimuginava su quanto gli stava accadendo nell'ultimo periodo si alzò dal letto con indosso solo un pantalone blu scuro del pigiama,con estrema attenzione per non svegliare Mary uscì dalla stanza.

Si chiuse nel bagno e si concesse una sigaretta,MaryLouise detestava il fumo e ancora di più lui con una cicca in bocca,nell'ultimo periodo aveva quasi perso se non del tutto il sonno e così dopo essersi accertato che la donna dormisse si rintanava nel bagno seduto sul davanzale a fumare l'ennesima sigaretta che lo stava logorando dall'interno,era una pessima abitudine lo riconosceva ma la nicotina gli permetteva di rilassarsi.

| il mio professore di letteratura |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora