capitolo 9.

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Pov.x
Mi risveglio con la schiena appoggiata al muro grezzo nella gelida e umida cantina di casa mia. mi guardo intorno e noto con stupore che i miei vestiti non sono macchiati e nessun fatto di sangue è avvenuto.
Mentre salgo le scale per dirigermi al piano terra, mi massaggio le tempie per questa cavolo di emicrania.
Sono soltanto le 7 di mattina e non so proprio che fare, ma in realtà qualcosa c'è.. sono ancora convinto di doverla conoscere.

intanto che avanzo verso casa sua mi chiedo l'origine di questa mia fissa per lei.
É misteriosa, anche se sembra abbastanza sciocca da venire ogni volta da sola in questo posto dannato, a cercare la sua morte, il suo carnefice. C'è un'attrazione fatale che ci lega, come per le calamite; ora sarà impossibile starle alla larga.
La seguo senza destare sospetti fino al suo liceo.
Sono seduto su questo ramo da circa 5 ore e non credo di avere intenzione di stare qui un minuto di più! Poverina quella ragazza che deve sorbirsi così tante ore di lezione.
All'improvviso sento in lontananza la campanella che segnala la fine della giornata scolastica e dopo qualche minuto la vedo assieme all'amica che era in casa con lei, le osservo salutarsi davanti all'ingresso dell'istituto e prendere le due direzioni opposte.
Scendo da quel ramo ( così scomodo che mi ha indolenzito il fondoschiena) con agilità e mi appresto a seguirla, per scoprire dove mi porterà ora.
Rimango abbastanza scioccato nel vederla dalla finestrella posta in alto, sul muro della palestra intanto che si allena a prendere prendere pugni il sacco da boxe.
Ne rimango affascinato, è un'esplosione di energia, un tornado, una scarica elettrica.
Ammiro abbagliato il suo viso arrossato e imperlato di sudore, i capelli lunghi che le si appiccicano al collo bagnato mentre ondeggiano ad ogni energico pugno.
Come può essere affascinante una ragazza sudata, vestita con dei pantaloni aderenti neri e una canotta del medesimo colore e che prende a pugni il sacco? Beh Lei ci riesce e le sue due ore di allenamento passano in fretta poiché rimango incantato a contemplarla nella sua mistica bellezza.
La prossima tappa è a casa sua, quando arriviamo, ehm..arriva, bussa alla porta e le apre la sua amica; aspetta aspetta aspetta, perché la sua amica è in casa della ragazza( Che ho scoperto chiamarsi Ally perché l'amica ha urlato che doveva assolutamente darle una notizia eccezionale).
Ora sono curioso di conoscere la famosa notizia.
Vedo qualcuno che si muove all'interno di una stanza al secondo piano, suppongo siano lí. Mi arrampico sulla pinta difronte alla finestra, e ascolto la discussione dalla finestra che è stata lasciata aperta.
"Ti prego ti prego ti prego dobbiamo andarci, devo far pace con travis e ti divertirai come non fai da molto"
"Ma..Sarah sai che non sono il tipo da discoteca" si lamenta
"Ti chiedo solo questo favore, almeno non starai a casa da sola"
"Eh va bene lo faccio solo per te, e quel creino del tuo ragazzo deve fare il bravo altrimenti lo appendo ad un albero a testa in giù dopo averlo schiagfeggiato, e sai che sono capace di farlo."
Sento un gridolino di gioia provenire dall'amica.
Pov.Ally
Sono appena uscita dalla doccia, ebbene si, Sarah mi ha convinta a partecipare a questa stupida festa; ma lo faccio solo per lei.
Mi asciugo i capelli rendendoli lisci, infilo un paio di pantaloni neri aderenti ,un top blu elettrico e tacchi neri non troppo alti.
Mi auguro Che questa serata vada bene perché sarà una palla mortale.

Infatti è come immaginavo: c'è solo gente ubriaca marcia o che si divora la faccia a vicenda.
Sarah sparisce non appena arriviamo e io mi butto sul banco degli alcolici e mi faccio qualche drink, quando l'alcool entra in circolo mi lancio in pista scatenandomi a ritmo di musica finché un tipo, abbastanza carino ma che puzza da morire, cerca di baciarmi. Lí decido di uscire e farmi una passeggiata agli estremi del bosco.
Pov.sarah
Appena arriviamo alla festa mi metto in ricerca di travis e poco dopo lo trovo.
Con modi particolarmente bruschi mi trascina in bagno, cerco di chiedergli cosa gli succede ma inizia a baciarmi violentemente facendomi sbattere forte la testa al muro; sentendo del liquido caldo scendere sul mio collo alcune lacrime scendono rigandomi le guance.
"Travis che...che stai facendo? Mi fai male! Lasciami subito" chiedo implorandolo tra le lacrime.
"Su piccola, divertiti un po'" e detto questo una sua mano scende verso le cosce ma, con tutta la forza che ho gli tiro un calcio, pare funzionare perché sibila dal dolore e si tira indietro di scatto.
Approfitto della sua momentanea distrazione e corro fuori dalla discoteca.
Piangendo ancora perché ha dimostrato di volere solo una cosa, e se la sarebbe presa pure con la violenza.
Cerco disperatamente Ally ma di lei non c'è traccia, chiedo ad un gruppo di ragazzi che io e la mia amica se l'hanno vista andare via, "Sì, circa venti minuti fa l'abbiamo vista incamminarsi verso il bosco" IL BOSCO? non vorrà mica andare di nuovo in quella stupida casa?
Devo andare a cercarla prima che sia troppo tardi, sperando non le sia già successo qualcosa.
Poiché ho degli stivali neri senza tacco riesco a correre raggiungendo in breve tempo i dintorni della casa.
Ally è lí, ferma di fronte alla grande struttura.
"Ally vieni via" le urlo a qualche metro di distanza. Lei si gira dando le spalle alla porta ma in quel momento sento un rumore provenire da dietro di lei. Mi fondo su Ally tirandola dietro di me per un braccio, cade ma le faccio da scudo.
Mentre la figura di qualcuno avanza verso di me, so già cosa succederà a breve ma non permetteró alla mia migliore amica di fare la stessa fine.
"Scappa Ally, corri più veloce che puoi" le sussurro. Intanto il ragazzo si avvicina sempre di più. Quando sento i passi veloci della mia amica allontanarsi, guardo in faccia il mio carnefice; due occhi color argento brillano nella notte.
Ora è di fronte a me e sento un grande dolore al ventre, abbasso lo sguardo e vedo la mia pelle squarciata, una notevole quantità di sangue scende a cascata sulla terra umida. Per un momento mi chiedo come può una persona avere tutto quel sangue.
Rivolgo un'ultimo sguardo al mio assassino prima di cadere a terra, morta.

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