capitolo 13

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Pov.Ally
"Quindi,questa è casa mia" dico mentre spalanco la porta del piccolo appartamento che condivido con i miei fratelli.
Mi faccio da parte per far entrare jack "proprio mai quanto la padrona di casa ma sì, è carina" dice a bassa voce.
Ridacchio scuotendo la testa mentre lo porto verso la mia stanza per metterci dei vestiti asciutti.
"Tu, ragazzo fradicio, resta qui mentre vado a cercare dei vestiti per te e non ti muovere
perché non voglio avere la camera che somigli ad un acquario; e se dovesse accadere ti farò asciugare TUTTO" lo minaccio con un ghigno divertito, lo stesso che si forma sul suo viso prima di iniziare a saltellare per la stanza come un bambino.
"Non.ci.posso.credere." dico a me stessa con gli occhi e la bocca spalancati.
Vedendo la mia espressione si avvicina, con un dito mi richiude la mascella e mi lascia un bacio sulla fronte prima di prendere la rincorsa e lanciarsi sul mio letto lasciando una grande macchia d'acqua.
Corro verso il bagno e prendo più asciugamani possibili, torno in fretta e furia in camera mia dove jack ne starà combinando un'altra delle sue. Cavolo, quel ragazzo è peggio di Tom quando ci si mette.
Lo vedo in piedi, pensieroso,intento ad osservare i libri sulla mensola,con un'espressione direi addirittura addolorata sul viso.
Non voglio stressarlo, né rovinare questa bella giornata; mi avvicino cautamente e accarezzandogli il braccio gli faccio un sorriso "andrà tutto bene" sussurro più a me che a lui.

Per fortuna dopo è tornato tutto come prima, cioè, lui è tornato uno scemo e continuo a farglielo notare; forse mi fa bene questo ragazzo, nemmeno Luke è riuscito a farmi stare così bene (anche se bene è una parola fin troppo grossa) in questo periodo.
Decidiamo di prendere un panino con la salsiccia e una birra a testa, per poi mangiare comodamente seduti su una panchina al parco.
"Non male come primo giorno di scuola vero?" Gli dico tirandogli un leggero buffetto sul braccio.
"Non avrei sperato di meglio" risponde prendendo un grosso morso del suo panino.

É circa un'ora che passeggiamo per la città ma mi sono ricordata che devo andare a fare diverse commissioni, jack si è offerto di accompagnarmi a casa e arrivati lí davanti ci salutiamo.
"Beh, che devo dire, è stata una bella giornata, grazie mille jack"
"Grazie a te, spero soltanto che il secondo giorno di scuola sarà bello come il primo" dice ridendo
"Ehi ehi bello mio, non ti ci abituare"ribatto scherzando con lui.
"Ciao allora"
"A domani Ally" e ci abbracciamo per qualche secondo.
Mentre si sta allontanando lo fermo
"Ehi jack, Comunque... sempre se ti va, vorrei averti come compagno di banco" sí,sono alquanto patetica.
"Certo che mi va, ma non voglio manca.."
"Prenderai il mio posto ed io andrò nel suo " sorridiamo entrambi e ci salutiamo con la mano, prima che lui sparisca del tutto, inghiottito dall'orizzonte.
**
Pov. Travis
Sono le 21:30 e sono già fatto, come ogni sera dalla morte della mia ancora.
Quella sera avevo provato una cosa nuova ed ero incazzato a causa dell'ultima litigata con Sarah e adesso per colpa di quella puttana della sua amica lei non è più qui.
I miei pensieri vengono interrotti dal suono di un clacson e quando alzo la testa mi rendo conto di essere davanti alla casa della stronza.
Non perdo tempo e suono il campanello... dall'interno dell'abitazione provengono strani rumori e dopo un po' viene ad aprirmi sophy (tutti vanno da lei se hanno bisogno di una fantastica scopata e devo dire che è assolutamente vero) e, notando il suo abbigliamento composto da una vestaglia trasparente, capisco i rumori e la motivazione del suo ritardo.
A distrarmi dalle mie riflessioni, questa volta è la voce di sophy " Hey ragazzo, se hai bisogno di dimenticare ripassa tra un'ora adesso sono impegnata" dice con un sorriso malizioso
"non sono qui per te ma sto cercando quella puttana di tua figlia" le rispondo
appena sente le mie parole il suo sorriso sparisce e appare una faccia schifata "quella troia se né andata di casa insieme agli altri due pezzi di merda, all'inizio non volevano dirmi dove sarebbero andati e sinceramente non me ne fregava nulla ma si sono comunque fatti scappare l'indirizzo da bravi cretini. se non sbaglio è una di quelle nuove villette da ricconi vicino al parco,lasciandomi in questa catapecchia ma da un lato è meglio così posso lavorare senza interruzioni..." non la lascio finire che sono già per strada ma faccio in tempo a sentirla urlare "non dimenticare di venirmi a trovare! !"
"Oh tesoro contaci... ma prima daró una bella lezione a tua figlia" pensai mentre

Pov. Ally
Sono Sono casa da sola, Luke è andato a prendere Tom che è rimasto a cena da un suo amichetto e io ne approfitto per fare una lunga doccia rilassante.
Sono ancora in accappatoio quando suonano al campanello, sicuramente è Luke che ha dimenticato le chiavi. Apro la porta con l'intento di fare una bella al mio fratellone, ma non è esattamente ciò che Succede.

Sento un grande dolore al viso e subito dopo allo stomaco, cado in terra per i pugni che mi sono stati sferrati.
non faccio altro che contorcermi dal dolore mentre vengo colpita da potenti calci alla schiena.
Con le lacrime agli occhi cerco di urlare ma dalle mie labbra esce solo un rantolo strozzato. Il mio assalitore mi prende per i capelli e mi trascina fino al salotto, dove mi fa sbattere violentemente la testa sul tavolino in legno, non ho più le forze per reagire.
"T...t..Travis ti prego no" sussurro mentre mi strappa via di dosso l'accapatoio.
"Tu hai ucciso la mia ragazza e io ora uccideró te puttana!" Mi urla e continua con quello che stava facendo.
Si toglie velocemente i pantaloni prima di assestarmi altri pugni in viso e nello stomaco.
Non capisco cosa sta realmente accadendo, vedo tutto nero e vorrei solo andare da Sarah in questo momento.
Sento la porta aprirsi e delle urla, poi, basta.
Riprendo conoscenza pochi minuti dopo, mi ritrovo sdraiata sul divano, con ancora il sangue che scorre sul mio corpo, almeno ora sono coperta da una tuta larga di Luke
Trovo la forza per urlare e correre. Correre lontana da qui. Correre dalla mia migliore amica.

Zoppicando e sputando sangue arrivo al cimitero, sulla Tomba di Sarah, accasciandomi su di essa.

The darkest houseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora