capitolo 12

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--spazio autrice--
Scusatemi per lo scorso capitolo ma il mio telefono è impazzito e non ho idea di cosa sia successo...
Detto questo Buona lettura
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Pov.Ally
Subito dopo essere uscita dalla classe vado a sedermi sulle scale d'emergenza per cercare di calmarmi.
Molti, forse troppi pensieri mi vagano in testa. Julie ha ragione, la mia curiosità mi ha spinta nel bosco; sono io la causa di tutto, sono io che l'ho uccisa.
Lei si è sacrificata per me, perché gli angeli non hanno paura.
Con un grande sforzo riuscii a camminare, ma le forze mi abbandonarono e mi adagiai per terra. Ma quando ti viene quella voglia pazzesca di piangere, che proprio ti strizza tutto, che non la riesci a fermare, allora non c'è verso di spiccicare una sola parola, non esce più niente, ti torna tutto indietro, tutto dentro, ingoiato da quei dannati singhiozzi, naufragato nel silenzio di quelle lacrime.
Sentii due braccia muscolose cingermi in un abbraccio e mi lasciai cullare da esse, sono troppo fragile in questo momento, la mia corazza si è frantumata e da ragazza apparentemente fredda e apatica sono diventata quella che piange dalla disperazione tra le braccia di uno sconosciuto.

Da quando sei morta, Sarah, mi si è fermato il cuore.

Decisi di alzare lo sguardo per scoprire chi fosse e rimasi senza fiato nel vedere quegli occhi.
"Jack" sussurra
Pov. Jack
Mi guarda con i suoi due grandi occhi celesti, così profondi, stanchi e pieni di sofferenza.
Mi sento male solo a pensare alla morte della sua amica, vorrei solo restarle vicino.
"Ti capisco, anche io ho perso tutte le persone a me care.
Non posso dirti che questo dolore sparirà, ma col tempo la ferita si rimarginerá e la sensazione che provi ora si attenuerá.
La tua amica non è morta, vivrà sempre qui" le sfioro la fronte calda
"E qui" indicandole il suo cuore
"Sarà sempre il tuo angelo custode." E la stringo di più. Sento i suoi battiti rallentare e i respiri diventare più regolari.
"Ally" sussurra impercettibilmente

Pov. Ally
É la prima volta da quando Sarah non c'è più che qualcuno su prende cura di me così, un abbraccio spontaneo vale molto più di qualsiasi gesto.
Dopo essermi ripresa jack mi propone di fare una passeggiata e accetto volentieri.
Firmiamo i permessi per uscire prima da scuola, ormai tutti sanno di ciò che è accaduto, non si parla d'altro,quindi i professori non fanno domande se esco prima, e di questo li ringrazio mentalmente.

Non è molto che abbiamo deciso di sederci qui in riva ad un torrente, la giornata è bella ma nell'aria c'è comunque una fresca brezza che mi fa leggermente rabbrividire.
Quando jack se ne accorge mi abbraccia, scaldandomi. Mi si scalda anche l'anima a quel suo gesto, ma starò facendo la cosa giusta?
Non lo conosco, e se fosse come tutti gli altri? Non posso permettere a nessuno di ferirmi, però più lo guardo e più mi infonde sicurezza.
Questo ragazzo ha qualcosa di speciale, nei suoi occhi leggo dolore, mi sto fidando di lui andando contro al mio istinto.
Ci guardiamo negli occhi da un'infinità di tempo senza proferire parola, cercando di capire la persona che abbiamo davanti; all'improvviso volta lo sguardo verso il torrente e poi torna a guardarmi intensamente, con il sorriso più bello che io abbia mai visto.
allunga la mano e mi accarezza dolcemente la guancia con il pollice,il mio cuore inizia ad aumentare i battiti e quando la toglie sento la pelle formicolare.
Rilascio l'aria che non mi sono accorta di star trattenendo nei polmoni e ricambio il suo meraviglioso sorriso. Questo momento sarebbe stato da film se non fosse che, subito dopo aver tolto la mano dal mio viso, mi schizza addosso l'acqua del torrente.
La mia espressione dovrebbe assomigliare a quella di un tonno fuori dall'acqua, perché jack inizia a ridere fragorosamente.
Faccio il broncio come i bambini, lui ci rimane male pensando avesse fatto qualcosa di sbagliato,si avvicina per chiedermi scusa ma mi scanso; cerca di avvicinarsi ancora ma questa volta ricambio lo scherzo schizzandogli addosso parecchia acqua.
"Come hai osato! " dice con tono grave mentre cerca di asciugarsi la faccia.
Io rido, rido a più non posso, come non faccio da tempo.
lui si fionda su di me prendendomi in braccio come un sacco di patate e si butta in acqua con me appresso.
Lancio un gridolino perché fa maledettamente freddo "sei uno Stronzo! L'acqua è gelida!!"
Improvvisamente si ferma e con un ghigno sul viso mi chiede "come mi hai chiamato?"ora siamo faccia a faccia
"Stronzo, sei uno Stronzo e con quel ghigno in faccia sembri uno scemo"lo vedo andare sott'acqua e sento afferrarmi un piede, per poi scivolare indietro.
Riemergo boccheggiando e lui Con la più totale calma mi richiede "quindi, come mi hai chiamato?"
Io decido di stare al suo gioco, mi avvicino in modo sensuale a lui, E gli accarezzo il petto bagnato
"Ho detto che sei un bellissimo, sexy, affascinante...
Stronzo! " gli schizzo più acqua che posso in faccia e cerco di scappare ma lui è decisamente più Veloce di me e in un batter d'occhio mi ritrovo di nuovo la testa sott'acqua.
"Vedo che non ti è bastata la lezione piccola" ride.
spalanco gli occhi dallo stupore.
"Come mi hai chiamata?" Dico quasi senza fiato
"Ho detto che sei una.." fa un passo verso di me
"Irresistibile" un'altro passo
"Affascinante" ancora
"Sexy" ora è fin troppo vicino
"Piccoletta" ora non c'è più distanza tra noi
Mi afferra per la vita è il suo viso si avvicina pericolosamente al mio.
Posso sentire il suo respiro sulle mie labbra. Quando le nostre labbra si stanno per unire ,a causa della forte corrente scivolo all'indietro.
Per fortuna mi prende al volo e inizia a ridere. "Non ci posso credere, sei così imbranata" esclama tra le risate mentre usciamo dall'acqua bagnati fradici.

Mentre sono impegnata a strizzarmi i capelli e i vestiti grondanti d'acqua lo sento esitare, leggermente imbarazzato, quando lo guardo si decide a parlare.
"Senti Ally, uhm, volevo solo chiederti, cioè è ora di pranzo quindi.., uhm ti va di mangiare qualcosa? Insieme intendo." Ok non ho mai visto qualcuno più imbarazzato di lui e a stento trattengo una risata.
"Mi dispiace ma io non vado da nessuna parte con.." rispondo;lo vedo accigliarsi e, mentre si sta per girare dall'altra parte continuo la frase "..con i vestiti così bagnati"
Mi avvicino sorridendogli e gli dico con un "comunque, mi andrebbe molto!" Un po' troppo squillante mentre gli scompiglio i morbidi capelli neri con una mano.

The darkest houseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora