Tu lo sai che un fiore può fiorire dal sale?

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"Nessuno sforzo, non caricare eccessivamente la gamba e ci vediamo qui tra tre settimane per il controllo, va bene?" annuii piano al medico biondo che mi stava aiutando a scendere dal letto.

Prima non lo avevo notato, ma aveva una targhetta nel petto con scritto il nome.

'Dr Wesley'

-beh direi che è meglio di biondo-

Gemetti piano quando il mio piede toccò terra. La fasciatura mi copriva tutta la gamba arrivando fino al ginocchio, non era ingessata quindi non era difficile da muovere ma faceva abbastanza male.

Avevo il mio zaino sulle spalle e camminavo con le stampelle, cercando di mantenere il passo di Lauren che non mi aveva rivolto la parola da ieri, faticavo a capire il perché.

"Lauren..." mormorai ma troppo a bassa voce, lei non mi sentì o magari fece finta di non sentire e continuò a camminare.

Dolorante da quello sprint fallito, mi appoggiai contro il muro, massaggiandosi il fianco.

-merda- imprecai contro me stessa -merda merda merda-

"Stai bene?" alzai lo sguardo incrociando i suoi occhi smeraldo.

Perché fai così?

Perché mi fai impazzire?

"Ah adesso sei...sei disposta a parlarmi?" chiesi lasciando lentamente la presa del mio fianco, sistemandomi dritta sulle stampelle e riprendendo a camminare, seguita dal Lauren.

"Camz non fare così.."

-ah io? Io non fare così eh? -

"Io? Non fare così? Così come?" scossi piano la testa continuando a camminare.

"Sono arrabbiata okay? Ma non riesco a ignorarti" disse mentre ci fermavamo. Dato che in quel dannato posto c'erano soltanto scale mi avvicinai all'ascensore, pigiando il pulsante e aspettando l'arrivo di questo.

Non pensavo mi aspettasse.

"E perché saresti arrabbiata?" mormorai girando lo sguardo verso di lei.

Teneva tra le dita una ciocca di capelli, arrotolandola lentamente, rimase qualche secondo in silenzio per poi sospirare piano e mentre le portine dell'ascensore si aprirono e noi entravamo dentro, la vidi sempre più insicura e nervosa.

"Ne parliamo dopo" disse infine, pigiando il pulsante del piano.

Osservai le portone chiudersi concentrandomi sull'ultima parola della da Lauren.

Dopo

"Dopo? Dopo quando Lauren? Quando mai ne vorrai parlare mh?"

C'eravamo solo io e lei in ascensore.

Prevedevo già cosa sarebbe successo, come saremmo uscite dal lì si sarebbe dimenticata del discorso, di tutto.

-fanculo- pensai scuotendo la testa nel vedere nessuna risposta da parte di Lauren.

-di qualcosa, ti prego...-

L'ascensore stava quasi arrivando al piano e il mio cuore martellava nel petto.

-perché non fai nulla?-

Fu un secondo, non riuscii a realizzarlo subito.

Sentii qualcosa sbattermi contro la parete, per poi appoggiare le labbra sulle mie. Ci misi molto a capire che Lauren, quella Lauren, mi stava baciando, ma quel bacio era diverso, più possessivo, più vero.

Appoggiai una mano sul suo fianco, non curante della stampella che cadeva per terra, mentre schiudevo di poco le labbra in modo tale da approfondire così il bacio e far scontrare le nostre lingue.

They call her Mila, I call her CamzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora