Settimane, giorni tutti uguali. Ogni weekend io e le ragazze ci vedevamo, teoricamente avremmo dovuto fare a turno, ma Ally abitava in una casa gigante vicino a scuola e i suoi genitori erano sempre così felici di vederci che alla fine stavamo sempre lì.
Erano le 4 del mattino, non riuscivo a dormire. Diluviava, almeno da qualche ora, avevo sentito il temporale iniziare più o meno alle 9.30 e mia madre che recuperava tutta la roba stesa dal giardino. Non avevo mangiato, ma non era una novità.
"Camila.." aveva detto mia mamma "se c'è qualcosa che non va devi dirmelo okay? Non puoi affrontare i tuoi problemi da sola" posso eccome. Cazzo se posso.
Non mi piace chiedere aiuto, perché dovrei volerlo? Avevo smesso di chiedere aiuto alle persone da un bel pezzo.
Dato il poco sonno, mi alzai e incominciai a prepararmi. Progettavo una passeggiata per l'isolato, tanto dormivano tutti e fuori c'era ancora buio.
Lauren non stava più tanto con noi, adesso che si era ambientata aveva incominciato a seguire tanti corsi ed era sempre impegnata. Ma nella mia testa era sempre presente e faceva sempre più male.
-guardati bene Camila, chi amerebbe mai un disastro come te?- continuavo a camminare senza sapere dove andare, ormai avevo superato casa di molte miglia ma, anche se pioveva, le mie gambe chiedevano di più. Non potevo fermarmi. Non potevo o non volevo?
Il cappuccio continuava a cadermi dalla testa, non vedevo nulla ma continuavo a camminare.
"ehi lo sai che non è prudente camminare a quest ora sotto la pioggia?" disse una voce alle mie spalle, mi girai ma era una figura sfuocata
"ci conosciamo?" chiesi guardandolo
"siamo nella stessa scuola e sei amica di mia sorella, anche se no ci siamo mai presentati" non ricordavo nessun fratello di qualche mia amica, così alzai le spalle e ripresi a camminare, cosa che avrei fatto se non si fosse messo di fronte a me
"sono Chris Jauregui"
J A R E G U I.... è suo fratello porca troia.
"beh..che vuoi?" chiesi guardandolo
"mi avevano detto che sei una persona dolce"
"dicono tante cose sbagliate di me" era identico a lei, stessa volontà nelle cose. "scusa, ma sono in ritardo" mentì, ma mi andava meglio così.
"e dove vai?"
"e perché dovrei dirtelo?" mi girai e tornai indietro, pioveva sempre più forte.
Era troppo tardi per tornare a casa ero già in ritardo e non ero ancora arrivata. -non ne posso più-. Era l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze e non avevamo organizzato nulla per la serata con le ragazze perché avevano tutte un impegno. Tutti tranne Lauren.
-chissà dov'è..chissà cosa fa..-
"Cami....hahahahaha sembri un pulcino bagnato" Normani, dio solo sa quanto avrei voluto darti un pugno in bocca in questo momento "quante volte ti o detto che pioggia meno ombrello uguale Camila bagnata?" c'erano anche le altre ora, stavamo entrando in corridoio e tutte mi stavano addosso
"lasciatemi!" urlai facendo girare anche qualche altro ragazzo presente. Non capivo più nulla. Lauren non mi cercava da giorni, a scuola era irraggiungibile, non le importava, non quanto importava a me, me la stavo prendendo con le persone sbagliate. Lanciai tutto dentro l'armadietto e me ne andai fuori nalle scale anti-incendio. Che dovevo fare?
-sei tanto bella quanto stronza Jauregui- mi accesi una sigaretta, ero arrabbiata, con me stessa, con tutti
tornare a dove? a quando?
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They call her Mila, I call her Camz
FanficCamila: una ragazza normale, che vive la sua vita cercando di sopravvivere dietro i banchi di scuola e di finire l'anno scolastico il più velocemente possibile con l'aiuto delle sue amiche. Lauren: una ragazza appena trasferita nella nuova scuola, a...