What I've done?

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LAUREN POV

"Buonanotte" sussurrai per poi allontanarmi. Era stata una giornata perfetta, magica. Camila si era aperta con me, io con lei e la nostra relazione andava alla grande, da quando c'era lei, i mesi diventavano più belli. Infatti, stavamo insieme già da quattro mesi, anche se lo avevamo ufficializzato quattro giorni fa.

Camminai verso casa. Almeno questo era quello che volevo fare, prima di ricevere una telefonata da Dinah.

"DJ, dimmi che succede?" mormorai, cercando di tenere un tono basso di voce visto che camminando ero entrata nella zona residenziale e a quell'ora dormivano tutti nelle case.

"Laur, ti prego, stiamo andando a una festa nel locale infondo alla strada, Ally non vuole venire e ho bisogno di qualcuno che mi riporti a casa più tardi, dai tu adori le feste" odiavo questo tipo di richieste tanto quanto odiavo quel tipo di feste.

"Dinah..non posso sono già praticamente arrivata e.." cercai di protestare, mentendo visto che mancavano tre isolati a casa mia, facevo molto prima a tornare indietro e arrivare al bar.

"Dai dai dai, ti prego ti prego, rimaniamo solo un'ora, un'ora e mezza al massimo" il suo tono era davvero supplichevole e io odiavo dire di no ai miei amici.

"Okay Dinah, ma solo un'ora, poi ti devi trovare qualcun altro che ti riporti a casa, chiaro?" pensandoci su, era solo un'ora, sarei rimasta da parte, magari ballato un po' e avrei subito riportato Dinah a casa.

"Grazie Lauren! Oddio grazie, grazie! Ci vediamo lì" disse saltellando, mentre urlava a qualcuno di aspettarla.

Accennai una piccola risata, scuotendo velocemente la testa mentre chiudevo il telefono, feci dietrofront e camminai verso il bar.

*****

Nel BEER's bar c'era sempre puzza di alcool. Troppa puzza. Era da sempre così. Eppure era il terzo posto preferito da tutti gli studenti, dopo il parco e il chiosco del parco. Quando aprii la porta un'ondata di caldo mi invase fin dentro le ossa. Sarebbe stata l'ora più lunga della mia vita. Eliminando Ally e Camila, che era a casa come esattamente sarei voluta essere io, mi rimaneva solo Normani. Non avevo sue notizie e cercare Dinah in mezzo a tutta quella gente significava firmare la propria condanna a morte.

MI sistemai attaccata a un angolo di muro, non troppo vicina alla pista da ballo. Era una parte dove il pavimento era leggermente rialzato e da lì riuscivo ad avere praticamente una panoramica del locale. Dopo qualche minuti intravidi Dinah ballare con la sua cotta, nessuna traccia di Normani o di qualcuno di conosciuto. Solo giocatori di football con le loro rispettive ragazze, per lo più cheerleader e qualche frequentante abituale del locale. Volevo andare via, lo volevo davvero. Sentivo di dovermene andare.

"Ehy Lauren" la voce di una ragazza mi riportò alla realtà.

Era Jessica, avevo mangiato con lei qualche volta durante il mio periodo di integrazione e prima di conoscere le ragazze ed eravamo nella stessa classe di biologia. Con lei c'era Paul, era la mascotte della nostra squadra. Carino e altrettanto divertente, tranne quando indossava quella maschera da Aquila, simbolo della scuola, diventava abbastanza inquietante.

"Ciao ragazzi" dissi tenendo un tono di voce alto data la musica all'interno di quel buco di locale.

"Ti va di bere qualcosa con noi o aspetto qualcuno?" avrei davvero voluto dire che aspettavo qualcuno, ma non sono mai stata brava a mentire.

"Certo, non troppo però, non vado pazza per l'alcool e non ho voglia di passare tutta la domenica abbracciata a un water" ridemmo insieme mentre ci avvicinavamo al bancone delle bevande.

They call her Mila, I call her CamzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora