2.Biglietto da visita

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Grazie al cielo il resto della puntata procede senza intoppi.

Mi esibisco soltanto una volta per accompagnare Christian, in un pezzo così tanto nelle mie corde da permettermi di farlo con tutta la rilassatezza del mondo.

Per il mio amico invece è stato un po' più difficile, il Modern non è proprio il suo stile però se l'è cavata alla grande.

«Te l'avevo detto che avremmo spaccato»

Ride il moro, circondandomi le spalle con un braccio e stampandomi un bacio sulla guancia mentre ritorniamo in casetta.

«Ma se fino a ieri piangevi come un bambino!»

Lo prendo in giro, spingendolo leggermente, per poi guardarmi intorno e rendermi conto che siamo stati così veloci da aver addirittura perso gli altri, infatti siamo i primi ad arrivare.

Ci fermiamo ancora un po' a scherzare nel cortile in attesa dell'arrivo dei nostri compagni, che molto meno energici di noi hanno preso la camminata con maggiore tranquillità.

«Non so di cosa stai parlando»

Si difende lui, non riuscendo però a contenere un sorriso a trentadue denti per tutti i giudizi positivi che ha ricevuto.

«Scusa? Ho dovuto sopportare le tue lamentele per tutta la settimana»

Continuo a prenderlo in giro, e lui facendosi prendere dall'euforia del momento mi dà una spallata un po' troppo violenta, sbalzandomi indietro e facendomi inciampare nei miei stessi piedi.

Fortunatamente sbatto contro qualcosa di alto evitando di cascare come una patata, anche se l'impatto è abbastanza forte da confondermi per qualche secondo.
Mi confonde a tal punto che impiego più di un istante per capire che il "qualcosa" che ha fermato la mia rovinosa caduta non è un "qualcosa" ma un "qualcuno".

Quando realizzo cos'è successo faccio un balzo indietro e guardo subito mortificata la mia povera vittima che, giusto per peggiorare la mia situazione, è proprio Crytical.

«Oh mio Dio scusami! Scusa! Non è stata colpa mia, Christian mi ha spinta e io..scusa!»

Balbetto, mettendomi le mani in testa e cominciando a giustificarmi in tutte le lingue con un imbarazzo crescente che non mi permette di formulare una frase di senso compiuto.

Francesco ride cogliendomi di sorpresa, e io ammutolisco all'istante grattandomi la nuca in preda alla vergogna.

«Stai tranquilla, mi hai solo incrinato una costola»

Commenta, facendomi sentire ancora peggio, e se potessi scavare un buco in cui lanciarmi e sparire per sempre giuro che lo farei.
Vedendo la mia faccia mortificata il ragazzo decide di salvarmi dalla mia auto tortura, sorridendo ampiamente e parlandomi in modo rilassato.

«Sto scherzando, non preoccuparti. Sono Francesco comunque, piacere»

Allunga una mano verso di me e io la stringo accompagnando il gesto con un timido sorriso.

«Noemi, piacere mio»

Vorrei aggiungere che ho adorato la sua esibizione e che vorrei che la settimana passasse in un secondo solo per poterlo sentire cantare di nuovo alla puntata, ma la quantità di persone attorno a noi mi inibisce impedendomi di dire altro.

Cosa che probabilmente non avrei comunque fatto.

Il ragazzo allora mi sorpassa sorridendomi l'ultima volta, per poi entrare in casetta assieme ad Albe e Alex che lo aiutano con le valigie.

Non appena è abbastanza lontano da non sentirmi, mi volto verso Christian con gli occhi fuori dalle orbite e il fumo che esce dalle orecchie.

«Io ti ammazzo»

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