6.Non montarti la testa

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Mi stendo sul pavimento, inarco la schiena il più possibile e schiude le labbra come mi ha mostrato Elena.
Poi piego le gambe, faccio scorrere le mie mani dal petto alla vita, mi sollevo nel modo più sensuale che mi riesce nonostante la paura di sembrare ridicola.

Concludo il pezzo che dovevo provare un'ultima volta, e i due ballerini che ho davanti mi guardano annuendo per incoraggiarmi.

«Com'era?»

Chiedo col fiatone, appoggiando le mani sui fianchi e cercando un riscontro da parte di Elena e Sebastian.

«Era buono a livello di movimento, Noe, e ti dirò che anche ad espressività sei già a buon punto. Però ti manca un po' di convinzione»

Mi fa notare, e io annuisco perché ne sono consapevole.

«Lo so, lo so»

«Ma perché?»

«Boh, è un pezzo molto sexy»

Ammetto, scrollando le spalle, perché nonostante questa coreografia mi piaccia molto non posso fare a meno di sentirmi poco credibile in quei panni.

«E quindi?»

Interviene Sebastian, corrugando le sopracciglia come se non capisse di cosa parlo.

«Non ti ci senti bene?»

Aggiunge Elena, cercando di capire da dove provenga la mia incertezza a riguardo.

«Mi sento un po' ridicola. Cioè, non è che mi senta proprio così, però ho paura di sembrarlo»

Ammetto, grattandomi la testa con fare imbarazzato.
I due ballerini si guardano come se stessero trattenendo una risata, il che non fa altro che confondermi ulteriormente.

«Credimi tesoro, nessuno penserebbe che tu sia ridicola facendo questo balletto»

Annuisco fingendo di aver capito anche se in realtà non mi è molto chiaro cosa vogliano dire.
In qualche modo però la loro sicurezza mi contagia, e mi sento un po' più tranquilla per il fatto che loro non sembrino per nulla preoccupati.

Esco dalla sala prove distrutta, sono davvero stanca e avrei bisogno di un caffè doppio ma se lo prendo poi non dormo fino alla sei di mattina.

«Sere!»

Richiamo la mia amica, vedendola poco più avanti di me, sollevata dal poter fare la strada con lei fino alla casetta.

«Amore! Hai finito adesso anche tu?»

Mi chiede sorridente come sempre, fermandosi fino a che non la raggiungo per poi ricominciare a camminare al mio fianco.

«Sì, sono stanca morta e ho una fame da lupi»

«Anch'io, chissà che si mangia stasera»

Sospira sognante la mia amica, e io per un attimo sono tentata di non dirle che cucinerò con Crytical, perché ho davvero paura che impazzisca e cominci a progettare un matrimonio.

«Gnocchi e gorgonzola»

Mi limito a rispondere, sperando che non indaghi oltre, perché d'altronde una mezza verità è molto diversa da una bugia.

«Che buoni. Se la Celentano mi vede mangiare così pesante mi taglia le mani»

Commenta ridacchiando, e nel resto del tragitto chiacchieriamo sulla posizione della ammaestra riguardo al suo fisico.
Fortunatamente Serena è molto sicura di sé, delle critiche così a me avrebbero già mandato K.O.

Quando arriviamo in casetta sono quasi tutti in veranda, e non mi sfugge lo sguardo preoccupato di Mattia mentre Christian se ne sta seduto con la faccia rossa e le mani tra i capelli.

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