25.Gelosia

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Quella sera mi sono resa conto che Francesco mi piace.
Non che prima non l'avessi capito eh, però adesso so che mi piace troppo.
E per "troppo" non intendo dire che mi piace tanto, in accezione positiva.
Non c'è niente di romantico in quella parola.

Mi piace troppo, così tanto da spaventarmi.
Certi giorni mi basta pensarlo per sentire delle fitte allo stomaco, e molto spesso faccio fatica a pensare a qualsiasi altra cosa senza che i suoi occhi azzurri mi compaiano in testa cominciando a torturarmi.

La mattina sono costretta ad evitarlo come la peste, perché so che se lo vedessi finirei per pensare a lui e non concentrarmi durante nessuna delle lezioni della giornata.
A pranzo provo la speranza di incontrarlo in netto contrasto con il desiderio di riuscire a non incrociarlo fino a cena, sempre per poter mantenere un minimo di compostezza e portare a termine qualcosa senza essere distratta perennemente.

Contrariamente a me, lui invece sembra cercarmi in ogni suo minuto libero, come se il suo obiettivo fosse passare con me più tempo possibile.
Per lui però è più semplice, riesce a tenere le cose separate e ciò che prova per me al massimo lo aiuta durante le lezioni, senza farlo sbandare come alla sottoscritta.

Dopo qualche giorno ha smesso di stranirsi del mio comportamento in contrasto con il suo, anche se sono certa che abbia notato i miei tentativi continui di evitarlo fino a sera.
Semplicemente non ha voluto fare domande, e come promesso ha accettato il mio bisogno di tempo continuando a farmi sentire la sua vicinanza in ogni istante.

Domani c'è la puntata, e dal nostro bacio dell'altra sera non ce ne sono più stati altri.
Non è per qualche motivo in particolare, semplicemente non eravamo mai soli come avremmo voluto, e visto che io non ho ancora avuto il coraggio di parlare di noi alle mie amiche, abbiamo deciso di evitare effusioni davanti agli altri.

Non che altrimenti ci saremmo baciati davanti a tutti, ma questo credo risulti abbastanza palese dalle nostre personalità.

Finite finalmente anche le ultime prove, torno in casetta, la quale è stranamente vuota.
Oggi ho finito prestissimo, la maggior parte dei miei compagni ha ancora almeno un paio d'ore di lezione, ed ero particolarmente entusiasta perché oggi anche Crytical avrebbe finito presto, quindi avrei avuto modo di passarci del tempo prima dell'arrivo degli altri.

Alla fine le cose non sono andate esattamente secondo i piani, e l'ho realizzato quando sono entrata in salotto e ho visto Francesco chiacchierare con Elena sul divano.
Non che ci sia niente di male, ovviamente, ma c'è Luca da solo a qualche metro da loro quindi non comprendo la necessità di isolarsi in questo modo.

Respiro profondamente e mi costringo a far passare l'espressione di fastidio che sento di aver stampata in faccia, ricomponendomi appena prima di essere notata dai due.

«Ciao Noe!»

Mi saluta Elena sorridente, e io mi sforzo di curvare le labbra verso l'alto per essere gentile, anche se mi ci vuole un impegno tale da farmi quasi provare dolore ai muscoli della faccia.

«Ehi»

Anche Francesco mi accoglie con i suoi soliti occhi sorridenti, e a lui purtroppo rivolgo la stessa espressione estremamente forzata, anche se non mi sento del tutto giustificata a sentirmi infastidita.

Stanno solo parlando, cosa c'è di male? Se l'avessi trovato lì con Serena non avresti detto niente. Cosa cambia?

I due restano in silenzio a guardarmi e io mi sento proprio come se avessi interrotto qualcosa, e improvvisamente la mia presenza fosse di troppo.

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