10. Non sai niente di me

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Parcheggio nel garage del palazzo, apro la portiera dalla sua parte.
-scendi.
Non si muove.
Lo prendo per un braccio e lo trascino in ascensore.
Il mio cellulare continua a suonare ripetutamente, guardo chi è... Vedo che è Tae e infastidito lo spengo.
In ascensore ci guardiamo con fare di sfida.
-questo è un rapimento lo sai?
-non mi sembra che tu sia intenzionato a chiamare la polizia.
Gli rispondo provocatorio.
-stronzo.
L'insulto mi infastidisce mi avvicino prendendolo violentemente per il colletto della camicia... Con fare minaccioso.
-cosa vuoi fare? Picchiarmi ancora? Sono abituato...
Lo dice sorridendo amaramente.
-Non sono mica un signorino come te... Sei mai stato picchiato con un asciugamano bagnato? O con un bastone? Cosa cazzo credi di farmi con uno schiaffetto.
Ti ho fregato ed allora? Ne hai tanti di soldi no?

Arriviamo al piano.
Lo trascino dentro al mio attico richiudendo la porta a chiave e mettendola in tasca.
-nascondila bene la chiave... potrei sfilartela senza fartene accorgere.
Siamo in piedi nel salone.
-da quando lo fai?
-da quando ne avevo bisogno.
-chi sei realmente? da quando?
-Non sono tenuto a raccontarti la mia vita... Ti vuoi vendicare per quello che ti ho fatto fallo e lasciami andare.
Lo spingo sul divano e gli sono addosso.
-ohhhh... Capisco vuoi qualcos'altro...
Con una mano gli cingo il collo....
-zitto... E se anche volessi... Ne avrei diritto... Una scopata con te non vale tutti i soldi che mi hai fatto perdere... di certo sono in credito...
Poi aggiungo con cattiveria
... Certo prima credevo di avere fra le braccia qualcosa di ingenuo e pulito... non di certo una puttana navigata come te... Ailin.
Svelto come una lepre mi assesta un ceffone... Fa male... ma l'orgoglio di più. Esco di testa e stringo leggermente il suo collo... Apre la bocca in cerca d'aria...quelle labbra arrossate dalla mia violenza non le posso non notare ed esserne attirato. Lascio quella presa e le catturo come fossi io quell'aria che cerca.
I suoi tentativi di respingermi sono inutili... Mani che frenano ginocchia che si puntano... Non può nulla sono troppo arrabbiato, troppo offeso... E lo desidero... me lo prendo con urgenza strappandogli i vestiti senza riguardo. Alla fine partecipa non è una mia vittima.
Perché in lui la sensualità è innata è fatto per il sesso.
Riesce a diventare il mio di carnefice quando la sua bocca raggiunge la mia intimità rendendomi schiavo della sua e della mia lussuria.
Quando il nostro amplesso violento finisce... E siamo ansanti sul tappeto... tento di parlare.
-da quando lo fai.
Sospira... Perché è evidente per lui che parlarne non ha un senso.
-JK non è che raccontandoti la mia squallida vita... Cambierà qualcosa...
-da quando?
-ho perso i genitori all'età di 5 anni sono morti in un incidente stradale...
-ti va bene?
-continua
-mi ha cresciuto mio nonno Jan... La nonna è morta prima. Quando avevo 16 anni a mio nonno è stato diagnosticato l'Alzheimer. È iniziato piano piano... Non ricordava le cose... Non riusciva a tornare a casa... Aveva una bancarella al mercato e l'ha ceduta per niente... Era l'unica nostra entrata economica. Questa situazione in tre anni è degenerata.
Dopo gli ennesimi disguidi con il nonno dovuti alla malattia un giorno ero seduto sul marciapiede disperato... Il frigo di casa era vuoto e le mie scarpe rotte, mi si è avvicinato un uomo. Mi ha detto...
-ti do' 50 dollari americani se porti questo piccolo sacchetto a un signore inglese che pranzera' all'hotel King... Il suo tavolo sarà nel giardino esterno tu dovrai solo far scivolare il sacchetto dentro la borsa che il signore avrà ai suoi piedi. Non dovrai parlarci e non farti beccare da lui.
L'inglese ha una camicia giallina e ha i baffi non puoi sbagliare.
In tanti anni non ho mai saputo cosa ci fosse in quel sacchetto... Ma posso immaginarlo... Pochi minuti più tardi si è sentito un botto tremendo... Un esplosione.
Si sentiva il suono delle sirene... Il caos totale si è creato intorno.
Ho avuto tanta paura.
Ma quella sera stessa ho cambiato i 50 dollari americani al mercato nero... Abbiamo mangiato e ho fatto aggiustare le mie scarpe da un calzolaio e ovviamente mi sono avanzati i soldi.
Ero bravo.. Non facevo casini hanno cominciato ha chiamarmi, poi un anno fa mi hanno contattato gli uomini di Jackson Ford.
Ho iniziato così... Per un lavoro di consegna prendo 500 dollari... Se devo fare presenza 1000...
-e se devi scoparci con i clienti...?
-dipende....

Gli prendo il mento con la mano perché mi guardi negli occhi.
-Non sono abbastanza per te JK... Lasciami andare.

Non sono abbastanza per teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora