17.Una Possibilità

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-stai impazzendo...
Mi dice Tae toccandomi una spalla.
-il debito era una scusa Tae. Non ho fatto che pensare a lui dopo la prima notte. Il contratto era per costringerlo a stare con me... Speravo cambiasse... Si adattasse che potesse in qualche modo legarsi a me.
-non puoi cambiare le persone JK. Jimin ha un vissuto difficile. Tu hai un approccio troppo brusco, forse lui ha bisogno di un po' di dolcezza per lasciarsi andare per fidarsi. Siamo tutti diversi.
Guarda me... Io sono un romanticone senza speranza Jin invece è tutto il contrario.
Se metto un fiore a tavola e una candela lui li toglie per far spazio ai piatti.
Com'è Jimin? Lo conosci?
-no... Forse no hai ragione.

È così decido di conquistarlo.
Di sedurlo.
Trattengo il mio fare da padrone.
Cerco di entrare piano piano nel suo cuore.

Questa sera siamo qui mentre guardiamo un film che ho appositamente fatto scegliere a lui io sdraiato sul divano e lui seduto a terra ai miei piedi.
Guardo quella testolina e non riesco a non passare le dita fra i suoi capelli setosi. Li accarezzo ci gioco sono così morbidi e sottili e se mi avvicino profumati. Sfioro volutamente la sua nuca con le dita, consapevole di cosa gli provoco.

Ad un certo punto si sposta un po' perché io smetta.
-ti dò fastidio?
Chiedo provocatorio.
-no... Ma non riesco a concentrarmi sulla trama se ho i brividi dappertutto.
Mi dice guardandomi con gli occhi lucidi.
-allora vieni qui sul divano con me. Faccio il bravo.
-bravo tu? Quando mai?
Mi pianta addosso quegli occhioni innocenti che tanto contrastano con tutto quello che so di lui.
-vieni...
Gli faccio posto e mi si accoccola a fianco.
Restiamo così per il resto del film scambiandoci calore, tenerezza.
-che finale triste.
Commento alla fine.
-non sempre c'è il lieto fine JK.
-si sono impegnati poco se ci tenevano al loro amore dovevano combattere.
Io lo farei...
Dico sicuro
Poi guardandolo negli occhi...
-Io lo farò.
Sussurro baciandolo.
-cosa vuoi da me JK che tu non abbia già avuto?
-questo...
Gli dico poggiandogli la mano sul petto.
-voglio che sia mio... Voglio il tuo cuore.
-io non credo di poter amare qualcuno. E non credo che tu ti fideresti mai completamente di me.
-io penso di potercela fare, tu mi desideri almeno quanto ti desidero io... Basta che io ti tocchi e tu ti accendi.
Fra noi c'è il fuoco ma so che non c'è solo quello.
Conosciamoci meglio lasciati andare, non pensare sempre a quello che penso io... Non pensare sempre che io ti giudichi... Lasciami entrare nel tuo cuore il resto è già mio... Ma non mi basta, dammi una possibilità e ti renderò felice.
Nasconde il viso fra le mani e sembra pensarci un attimo.
È risponde semplicemente
-si.

Non sono abbastanza per teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora