Non sono abbastanza per te

11. Il Debito

-hai ragione... Vali poco.
Detto questo, con disprezzo mi allontano raccattando da terra il mio cellulare.
L'accendo e ci sono tantissime chiamate di Tae.... Un unico messaggio su whatsapp
"Hanno avvisato la mamma di Jin il suo amico...perché Jimin ha perso il telefono vicino al cassonetto... suo nonno è morto coglione...ho cercato di chiamarti... spero tu non abbia esagerato troppo... Non oggi.
Sarà un ladro ma oggi ha perso l'unica persona al mondo che ha".

Guardo lo schermo e Jimin che si sta rivestendo guardando sconsolato la tshirt che gli ho strappato.
-Ailin...
-no per te sono Jimin.
-non so come dirtelo...
La madre del tuo amico ha ricevuto una chiamata... Dalla clinica di tuo nonno.
Jimin è ancora seduto a terra...lo capisce subito, probabilmente se l'aspettava. Attira le ginocchia a se e mi fa un cenno con la mano... Come per fermarmi. È straziante questo momento.
-no... noooo... no... Dio ti prego no...
Lo lascio piangere da solo per qualche momento ma poi ci sto male a vederlo così.
Mi avvicino e l'abbraccio, il pianto è disperato... Uno di quelli che non si può sentire... Uno di quelli che ti entra nel cuore.
Lo stringo a me... Ed improvvisamente capisco che non sono qui per i soldi... Sono qui perché andandosene mi ha devastato, mesi con in testa sempre a quell'incontro quella sera... quella notte.
Userò qualsiasi mezzo per legarlo a me legale ed illegale.
Ora non ha più nessuno.
Ora ci sono io.

Lo accompagno alla clinica perché veda suo nonno per l'ultima volta prima che vengano a prenderlo.
Assisto mentre gli accarezza il viso... Mentre dal suo viso scendono lacrime incontrollate. Disperato così con gli occhi, le guance il naso rosso sembra molto molto più giovane
Quando siamo fuori... Veniamo raggiunti credo da un responsabile della clinica.
-sig. Park scusi...so che non è il momento giusto ma... Ci sarebbero le rate dei due ultimi mesi da pagare e il servizio funebre. Poi immagino che dopo oggi non ci vedremo più...
Jimin sbianca... Lo vedo in difficoltà...
-possiamo parlarne dentro?
Dico con sicurezza affidando Jimin ormai distrutto e incapace di reagire a Jin e Tae.
Pago tutto a questo segretario inopportuno senza nessuna incertezza.
Poi esco e salgo in auto insieme a Tae e Jimin ormai sta facendo tardi, salutiamo Jin.
-ti chiamo io... Grazie Jin.
Lo rassicura pur essendo inconsapevole del suo destino.
Guida Tae.
-dove vi porto? Ti porto a casa tua Ailin?
-no! Lo porti da me. E lui si chiama Jimin.
Dico con un tono che non ammette repliche.
-ok ok... Era solo per sapere.
Continuo perentorio....
-domani vai con Jin a casa sua e recupera tutta la sua roba la porti da me. Assisteremo al funerale poi Jimin tornerà a Londra con me.
In quel momento Jimin alza il viso solo per dire...
-tu sei pazzo.
-no... E ti dirò di più credo di poterla gestire questa cosa che c'è fra noi.
Tae annuisce pur non riuscendo a capire più niente.

La notte lo lascio tranquillo in una delle tante camere dell'attico, so che non scapperà domani c'è il funerale.

La cerimonia è triste ci siamo solo noi, Jin e sua madre.
Ho fatto scegliere il servizio funebre migliore.
Alla fine la madre di Jin mi viene incontro sorridendomi,
-non sapevo che Ailin avesse un fidanzato, grazie ha davvero fatto fare un bel funerale per il vecchio Jan, peccato che non vi siate conosciuti quando Jan era ancora in sé si sarebbe sentito rassicurato dal fatto che una così brava persona si prenderà cura del suo figliolo.
Ailin è una meraviglia JK, generoso, laborioso, studioso... Sa che ha il massimo dei voti? Lo adoro questo ragazzo un vero esempio per Jin.
-si mamma JK è davvero gentile... Ora che parte con Ailin mi ha offerto di andare un mese da loro tutto pagato posso mamma posso?
Dice Jin a sua madre strizzando i l'occhio.
-ma cosa?!
Tento di dire... Ma è troppo tardi...
-davvero tesoro? E come possiamo rifiutare... Imparerai l'inglese perfettamente! Grazie... Grazie JK.
Tae se la ride.... Per come sono stato incastrato. Ma ho una mezza idea per ritornare pan per focaccia a Jin.