•Capitolo 2•

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Quella giornata si era rivelata un vero incubo per Izuku. Non riusciva ad immaginare quelle parole uscite proprio dalla bocca del simbolo della pace

Izuku stava camminando sul marciapiedi mentre era immerso nei suoi pensieri. Sentiva la sua autostima scendere sempre di più ripensando a quelle parole

"Mi dispiace dirle che suo figlio non ha un quirk"

"G-Già Izuku, che sarà mai? Non avere un quirk non è mica una tragedia?"

"Mi piaci anche senza un quirk tesoro, questo sicuro. Sei mio figlio dopotutto"

"Guardati che sfigato che sei Merdeku"

"Perchè non ti butti dal tetto della scuola?"

"Pregando che nella prossima vita avrai davvero un quirk!"

"Mi dispiace ragazzo, non puoi diventare un'eroe"

"Va bene i medici, i poliziotti, ma un hero... no, dovevi avere un quirk per questo"

Sfigato, quirkless, nerd di merda, merda umana, errore...

Queste sono le uniche parole che si sente dire dagli altri... questo è il bene che gli mostrano i compagni, i ragazzi altrui e ragazze appena lo vedono

Eppure tutti gli adulti gli dicono di andare avanti. Ormai è come se fosse famoso, ma per una disgrazia

E infatti era così... Izuku Midoriya, 15 anni, figlio di Inko Midoriya e padre sconosciuto, è venuto al mondo senza un emerito quirk

Quirkless....Quirkless....

Quella parola non la smetteva di ronzargli in testa. E questo in un certo modo, lo faceva sentire male, ma... qualcosa di strano accadde quel giorno... quel giorno che si ricorderà come se fosse tatuato sul suo cuoricino

[•••]

Izuku avanzò per quella lunga via verso casa sua, trovandosi a volte delle persone che conosceva mentre le salutava

Avanzò avanzò, fin quando non notò qualcosa di strano in lontananza. Apparte la casa del biondo vicina alla sua, notò, avvicinandosi sempre di più, delle macchine... della polizia

Il verdino sgranò gli occhi, appena notò un velo bianco vicino al marciapiedi difronte casa sua e dei poliziotti attorno

Lì c'era anche l'ambulanza accostata proprio davanti a quel gruppo di medici e poliziotti

Aumentò il passo, sentendo che qualcosa non quadrava. Arrivò pronunciando un 'Scusate!' per poi appoggiarsi alle ginocchia per quella poca corsa facendo però voltare i presenti

Appena lo guardarono per bene, i loro sguardi si preoccuparono. E questo non passò inosservato al ragazzo lentigginoso che si era ripreso dalla fatica

I=«C-Che sta succedendo qui?!»

P=«Ragazzo, sei il figlio di Inko Midoriya, giusto?»

Izuku annuì ancora spaesato da ciò

I=«C-Che è successo?! Dov'è mia madre?! Dove sta?! Sta bene?! Ha qualcosa che non va?! La posso vedere?!»

M=«Ragazzo calmati. Ecco purtroppo non penso potrai vedere tua madre»

I=«c-che volete dire?!»

I medici e i poliziotti si guardarono in faccia con sguardi tristi. Due di loro (i medici), si diressero verso quel velo prendendolo uno dalla fine e uno dall'inizio

!𝙽𝚎𝚟𝚎𝚛 𝚕𝚒𝚔𝚎 𝚋𝚎𝚏𝚘𝚛𝚎...!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora