•Capitolo 16•

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Quella battaglia si concluse in modo tranquillo, proprio come voleva il biondino

Infatti, dopo quei minuti passati tra le braccia di Katsuki, Izuku si fece prendere dalle braccia di morfeo che lo portarono ad un lungo e tranquillissimo sonno

Il ragazzo dai rubini luccicanti non poteva ovviamente lasciarlo lì fuori a bagnarsi e prendersi un accidenti. Perciò la prima cosa che fece era portarselo in braccio verso i dormitori

Alla finestra rotta ci avrebbero pensato direttamente i professori come riaggiustarla

Arrivato dentro col verdino dormiente, lo portò nella sua stanza poggiandolo sul suo letto dove si sedette vari istanti dopo averlo guardato

Nel suo viso addormentato poteva notare della tranquillità. Se solo quel viso era tranquillo e dolce anche da sveglio. Poteva esserlo anche da sempre, ma... poi si è buttato nella rovina più totale

Katsuki non l'avrebbe mai ammesso, ma in cuor suo sapeva benissimo che vedere quel faccino tranquillo e addolcito ogni giorno, avrebbe portato il suo cuore accesso e rude in un'immenso fiume di allegria e energia: in un fiume di zucchero cristallino e brillante

Si appoggiò dietro quel corpicino fiancheggiante e muscoloso e poggiò una mano su una di quelle curve all'altezza delle anche

A toccarla, un calore nel suo petto e nelle sue guance si espase in meno di un secondo, portando il ragazzo a coprirsi gli occhi con l'altra mano

Quella sera Katsuki rimase dentro il dormitorio senza avvertire nessuno della presenza di quel villain insieme a lui

[•••]

Un tonfo. E' questa la fonte che sveglia il biondo la mattina seguente di un Venerdì

Appena si alzò a sedere sul gran letto ad una piazza, portò le iridi a guardare verso il pavimento. E da lì incontrò altri due rubini incassonati però in due occhioni

I=«Dove cazzo sono?!»

B=«Heh, è quello che avevi detto anche ieri quando ti ho portato qui»

I=«E TU CHE CI FAI QUI?! PERCHE' DIAMINE ERO SUL TUO LURIDO LETTO?!»

B=«Allora lo sai dove ti trovi»

I=«No?!»

B=«Allora come sai che questo è il mio letto?»

Disse guardandolo ironicamente venendo ricambiato con due sfere infuocate che non la smettevano di fissarlo

I=«...»

B=«Comunque, io dovrei andare in classe»

I=«Me ne può fregare di meno della tua lurida classe»

B=«...Sì. Ma oggi non ci andrò»

Izuku lo guardò facendosi una risatina sotto i baffi e alzandosi da terra, disse:

I=«Heh. Che fai? Filone come quando eri un bamboccio?»

B=«Di 14 anni? No»

Anche Katsuki ridacchiò. Ma tutti e due tornarono allo stesso tempo seri, rivolgendosi sguardi normali

B=«Sai che quel colore non ti si abbina? Forse è meglio il verde, non credi?»

I=«Tsk, ma zitto»

Katsuki adorò quella reazione non sua. Iniziò a guardarlo intensamente finchè dalle sue labbra uscirono quelle parole che stravolsero la mente del cespuglio vivente:

B=«Sai... mi era mancato vederti, parlarti... come a vecchi tempi... come da piccoli, ovvio. Non ho avuto un comportamento che avresti dovuto meritare... dovevo essere più gentile, simpatico... eppure tu... con una stranissima voglia mi continuavi ad inseguire... adesso sicuramente penserai che sono un coglione. D'altronde è quello che sono... ma ti posso assicurare, Izuku, che adesso è tutto cambiato... io... sono cambiato... e voglio aiutarti, perciò... se sei lì dentro Izu... parlami, guardami, pigliami a pugni se puoi, tu ne hai il permesso-»

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