•Capitolo 11•

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Il giorno seguente alla UA era piombato il silenzio totale. La notizia si era sparsa da corridoio a corridoio e da agenzie ad agenzie

Queste in particolar modo visto che gli Heroes si stavano già organizzando per irrompere nel covo dei villains e salvare i due scolari

Intanto la 1A era rimasta nei dormitori sotto la supervisione dei professori nel caso ci fosse stato un'altro attacco da parte dei villains

Erano le otto appena scattate del mattino in Giappone. Come sempre, tra le strade di Tokyo, ce n'era di gente che passava di qua e di là

Chi per lavoro, chi per incontrarsi con parenti o amici...

I raggi solari battevano su quei trasparenti rettangoli della struttura in mattoni lasciando che della luce passi attraverso di essi facendo svegliare un certo biondino

I suoi occhi ambrati sbattono ben tre volte e si arrendono a quel sonno profondo di vari minuti fa'

Il ragazzo dalla saetta nera si alza tranquillamente con delle evidenti occhiaie agli occhi e si comincia a stiracchiare facendo le pose più strambe che conosceva

Un piccolo grugnito uscì appena si sforzò nel stiracchiare gli arti superiori a due pugni

Sbattè ancora un po' gli occhi e avendo la giusta visuale ai suoi occhi, mise un piede fuori dal letto seguito dall'altro

si alzò definitivamente e quasi inciampava per il sonno ancora presente. Ma stranamente qualcosa gli stava bloccando il passaggio

Sotto, ai suoi piedi, si ritrovò un Kirishima dormiente in un futon giallo che gli aveva prestato la scorsa sera

A quella vista, un sorriso dolce compare sul suo viso candido e i suoi occhi prendono a luccicare di luce propria

Quella scena gli era parsa tra il divertente e il carino: divertente per la sua posizione e per il fatto che sbavava, e carino per il suo viso calmo e i suoi pettorali ben in vista visto il caldo che "stranamente" provava la scorsa sera

Il solito virile lui...

Si ritrovò nella testa questo pensiero mentre si inginocchiava per controllare se stava veramente dormendo

D=«molto spiritoso Kirishima... se dormi veramente, non muoveresti le palpebre come un forsennato»

E=«hai ragione...»

Non ebbe tempo di dire una sola parola che si sentì prendere per il suo snello busto e venir tirato al rosso. Infatti dalle sue labbra a quel contatto improvviso, uscì un suono quasi uguale ad un'urlo ma più silenzioso

E=«...Infatti sono sveglio»

Disse ad un tratto il rosso con la voce più schiarita ed un gran sorriso che mostrava i suoi denti affilati

Kaminari, ogni volta che vedeva quei denti identici a quelli di uno squalo, pensava di essere così coraggioso che se si fosse ritrovato uno squalo davanti, non avrebbe nemmeno avuto paura di toccargli quei denti a coltello

Anzi, uno strano calore iniziò a farsi sentire nella stanza, o forse era così che pensava il biondo

Infatti prese con le dita il colletto per poi usarlo come ventaglio e iniziò a guardarsi altrove sospirando ad ogni ondata di calore

E=«Kamibro?»

D=«Fa caldo qui eh?»

E=«Beh, io non ho-»

D=«Aspetta che apro un po' le finestre»

Una risata nervosa esce dalle labbra del biondo che quasi si fionda verso le finestre e inizia a spalancarle sotto lo sguardo attento del rosso

!𝙽𝚎𝚟𝚎𝚛 𝚕𝚒𝚔𝚎 𝚋𝚎𝚏𝚘𝚛𝚎...!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora