•Capitolo 17•

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Il giorno seguente, nel dormitorio, c'era il chiasso più madornale di tutti: tra le urla incazzate di Katsuki e quelle emozionate dei suoi compagni, non si stava capendo praticamente niente

Ma di sicuro, i festeggiamenti c'erano:

E=«BAKUBRO! ODDIO STAI BENE, GRAZIE A DIO!»

B=«CRISTO SANTO CAPELLI DI MERDA, MI STAI STROZZANDO, PORCA PUTTANA!»

Mentre Katsuki cercava disperatamente di staccarsi quella cozza da dosso, quest'ultimo se lo stringeva sempre di più tra le braccia

M(momo)=«Kirishima, con calma, così lo ammazzi!»

M(mina)=«Tranquilla Momo-san, ora si stacca, guarda»

E infatti appena la mora si girò, notò il rosso staccarsi da lui, ma con le mani ancora incollate alle spalle del biondo

T=«Siamo felici di averti di nuovo tra di noi Bakugo... almeno vivo e senza niente»

B=«Sisi, zitto bastardo a metà»

T=«D'accordo, Bakugo»

Disse abbozzando un piccolo sorriso il bicolore, notando il suo solito modo brusco di ringraziarlo

S=«Comunque... si può sapere che vi hanno fatto quegli idioti di villains?! E poi... dov'è Iida?!»

O=«Iida sta bene?! G-Giusto?! Non gli avranno mica fatto qualcosa?!»

Per un'attimo il ragazzo dai rubini luminosi esitò a rispondere a quella domanda improvvisa della castana. Ma poi decise di aprir bocca e di spiegare tutto ai compagni

Disse le cose più atroci che erano successe lì: dei villain, del covo, di come maltrattarono Iida, di tutto e di più. Bakugo notò gli sguardi dei suoi compagni incupirsi e irrigidirsi a tutte quelle parole dette in modo apatico dal biondo. Ma nonostante il tono, si capiva benissimo dal vuoto dei suoi occhi che il biondo non era soddisfatto dello spettacolo che ebbe davanti agli occhi quel giorno

Quel giorno dove aveva scoperto la vera identità nascosta di quei villani. Tutte le malvagità agli estremi livelli erano venute a galla in quel bar abbandonato dove si nascondevano i figli del diavolo

Ha odiato ogni gesto e azione da parte di quegli spregevoli esseri, quelle orribili persone che non fanno altro che rovinare i momenti di pace ai cittadini di ogni città. A delle povere persone innocenti che non fanno che soffrire ogni giorno per i gesti orribili di quei villains

Katsuki ha spiegato nei minimi dettagli, come gli era solito fare, tutto ciò di cui avevano parlato e fatto i cattivi

E finì lì l'argomento con un solo pensiero nella testa, o meglio, persona nella testa: Izuku

O=«Oh mio dio... ragazzi... c-credete che Iida ce la farà?»

D=«Sono sicuro che ce la farà, non preoccuparti Uraraka-san»

E=«Già... quel ragazzo è proprio una roccia. E' praticamente virile, anche più di me»

Disse il rosso con una lacrima sull'occhio destro mentre stringeva un pugno pensando a quanto forte era quel ragazzo

La ragazza, nonostante l'ansia la stava mangiando da dentro, con quelle parole rassicuranti dei suoi amici, abbozzò un piccolo sorriso triste che sollevò almeno un po' gli animi degli altri amici preoccupati


[•••]

Nell'ora di pranzo, Katsuki, all'insaputa di tutti, portò con sè un vassoio con del katsudon caldo verso l'infermeria

Appena bussò alla porta, una piccola ombra si avvicinò fino a diventare la proprietaria di quel posto: Recovery Girl

R=«Bakugo... cosa ci fai qui? Con quel vassoio per giunta»

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