Nuovi mondi

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«Perchè non ti decidi ad aprire questa dannata porta?» dico furiosa a mia madre, ormai mi sono stancata di tutte queste messe in scene.
Mia madre si guarda intorno come se temesse che qualcuno possa vederci. Faccio anch'io la sua stessa cosa, poi finalmente apre la porta.
«Entrate» dice mia madre lasciandoci il passaggio. Io e Rich ci guardiamo negli occhi, e poi decidiamo di entrare. Appena entrati troviamo una fodera con all'interno una spada, è la prima cosa che riesco a notare, e attira la mia attenzione in un modo eccezionale, mi avvicino la guardo la prendo in mano, la tiro dalla sua fodera, ed è Wow! È maestosa! La spada più bella che potessi mai vedere, mi sento come re Artù quando ha estratto la sua spada da quella roccia e divenne re d'Inghilterra. Noto che Rich ha posato la sua attenzione su qualcos' altro credo sia delle piccole lame taglienti sono a segno di stella, una stella dalle lunghe punte e noto che riesce a maneggiarle, io non ho ancora provato con la spada, ma andiamo siamo nel ventunesimo secolo, pensavo che come minimo mi avessero dato una pistola. Estraggo la spada con grazia, e la riesco a maneggiare come de fosse una cosa naturale che faccio ogni santo giorno. Mia madre ci guarda e pare che alcune lacrime gli rigano il viso.
«Cosa dovremmo fare con queste?» chiedo
Mia madre tira un pò su con il naso e ci risponde. «Dovete partire, andare lontano da qui, vi servirà questo» ci mostra un libro e una vecchia bussola, a me dà il libro e a Rich dà la bussola. «Dovrai leggere tu Joanna è scritto con il Sekeer solo una Cercatrice comprende quella scrittura» si spiega
Io prendo la spada la rimetto nella fodera e l'allaccio al mio corpo, come se fosse ancora una cosa naturale. Apro il libro e inizio a leggere le prime pagine. Quello che c'è scritto lo leggo ad alta voce.
«Lo squarcio è ormai aperto, tra la terra di mezzo e quella d'oriente, la profezia di avvera se la Cercatrice» leggo Cercatrice in maniera titubante visto che mia ha sempre detto che erano Cercatori maschi e non donne, questo libro avrà più di 100 anni ed è stato corretto come se niente fosse. Allora vado avanti «rifiuta il suo incarico accompagnata dal suo Depositario. Dovrete raggiungere le terre centrali, e avventurarvi nel tempio dei venti, nel vostro cammino incotrerete un mago che sarà la vostra guida. La vostra prima tappa è: il paese degli Ander e gli Haken» paese degli Ander e gli Haken? Ma chi cazzo sono?
«Cosa significa?» dico a mia madre «Devo stare lontana da casa? E tutto questo per quanto tempo? Spiegami mamma cos' è questa storia?» dico irritata e chiudendo il libro con forza facendo uscire un pò di polvere. Lei tira un sospiro e inizia a parlarmi «Dovrete andare lontani, avventurarvi nei boschi e solo con la forza di volontà troverete questi paesi» ci spiega
Io faccio una risata sarcastica «Ma non mi dire? Queste città non le trovi neanche su Google maps, non prendiamoci in giro mamma» urlo
Lei scuote la testa, si avvicina e mi stringe il braccio forte da farmi male, e mi fissa negli occhi glaciale, lo stesso faccio io mantenendo il suo sguardo. «Non stiamo giocando a Monopoli oppure a Legue of Legend, sono questioni serie che devi prendere in considerazione, riguarda l'intera umanità i Baneling si stanno espandendo, e abbiamo quel Scott che è amico a tuo fratello ma che potrebbe essere una persona schifosi oppure lo stesso Dark Rahl.» urla esasperata guardandomi negli occhi e io per poco non mi spavento non l'ho mai vista così. Guardo Rich e poi mia madre.
«Quando dovremmo partire?» lui interviene, lei mi lascia andare, e massaggia leggermente il mio braccio, io la scanso e massaggio io dove lei mi ha fatto male, mi guarda come per chiedermi scusa ma a me non interessa.
«Anche subito» mi risponde «Non dovrete fare le valigie ma pptete indossare qualcosa di comodo e basta»
Io faccio un'ultima risata «Quindi ci stai cacciando? Io dopo che sono partita non sò se rivedo o no la mia famiglia? Non puoi farmi questo, non puoi fammi almeno stare un pò con Louis, un pò con Elisabeth con papà, non potete farmi questo» urlo tra le lacrime, cerco di asciugarle con il dorso della mano molto violentemente, mi incolpo di queste lacrime che sono scese, non devo dimostrarmi debole. Mia madre piange anche lei si avvicina e mi abbraccia, io inutile cerco di spostarla. È tutta colpa sua se adesso mi ritrovo in queste condizioni, l'incidente le mie gambe paralizzate, non è mai finito niente, anzi sono ancora punto e a capo. Rich ci lascia sole, ma io lo chiamo scollandomi da mia madre e andando verso di lui e abbracciarlo, all'inizio rimane rigido non ricambia L'abbraccio poi dopo mi stringe forte a se, accarezzandomi i capelli, io piango sulla sua maglia.
«Shh, in questo viaggio non sei sola ci sono io con te» mi sussurra
Passato un pò di tempo così. Mia madre tossisce e noi ci stacchiamo, lui prende il mio viso tra le mani, e con i pollici mi toglie le lacrime sulla mia guancia. Mi volto verso mia madre.
«Va bene» dice «potrai stare ancora un pò qui oggi farò tornare Elisabeth potrei salutarli, ma dopo partirai lontano»
«Non vedi l'ora di togliermi da mezzo» dico glaciale, Rich mi stringe per la vita, e mi accarezza come per rassicurarmi e farmi calmare.
«Non voglio questo!» urla «Cazzo! Se fosse per me, se ci fosse una magia che potesse toglierti questi poteri e trasferirli a me lo farei, che credi che ti mandi di mia volontà lontano? In quei posti che non ci sono sicurezze e non sò mai cosa possa succederti? Andrei io al tuo posto» sento un singhiozzo che si è fermato nella gola, si avvicina a me «Ascoltami Joanna tu sei la Cercatrice, non avrei mai pensato che potessi avere un potere immenso, perchè secondo te non te l'ho detto prima? Ero a conoscenza di tutti questi Baneling nella nostra città che erano alla ricerca del Cercatore, purtroppo sono arrivati prima di me, a scoprire che eri tu, per questo quel maledetto incidente quell'incontro quella sera e adesso tutto questo dolore» dice nella disperazione mi prende le spalle «Non volevo questo futuro per te, ma... adesso ci stiamo augurando del male da soli, può darsi che andrà tutto bene e che tu ritornerai qui abbracciandoci» ci dice
Io scuoto la testa, in fondo sono stata dura con lei mi avvicino e L'abbraccio «Scusa mamma non avrei dovuto dirti tutto quello» le dico
«No! No posso capirti ed è difficile affrontare certe cose»
Ci stacchiamo e lei ci guarda entrambi. Rich ha la sua arma con in mano la bussola, ed io ho legato la spada attorno al mio corpo. Ci guardiamo entrambi negli occhi.
«È difficile da dire ma, mi sembra che siete nati per fare questo»
Io tiro un sospiro «Non possiamo entrare così» dico a mia madre.
«Certo ovviamente! » prende un enorme sacco prende tutto e lo infila all'interno della sacca. «Rich c'è la fai a salire sugli alberi?» chiede mia madre
«Che..?» faccio io
«Certo cosa devo fare?» dice entusiasta Rich.
Lo guardo allibita.
«Tu sai salire sugli alberi?» domando incredula
«Ehy! Hai notato il mio cambiamento sono più forte, e lo sei anche tu» dice
«Allora posso farlo anch'io» dico
«Dove vuoi andare tu con quest'abito e con quei tacchi sull'albero» dice mia madre.
Mi guardo. Beh in effetti ho anche dimenticato che stavo vestita in questo modo. «Ti affido il compito» dico scherzosa a Rich «Oh, ma grazie» lui risponde rimaniamo a guardarci per un pò, poi mia madre ci riporta al presente «Allora andiamo» dice porgendo la sacca a Rich
«Sì certo»
E ci avviamo verso, la mia stanza dove c'è un'albero per fortuna ho rimasto leggermente la porta aperta, per il mio sospetto che qualcuno mi stesse guardando. Noto che Rich mi guarda, io continuo a fissare la mia camera e lo guardo di sottecchi.
«Bene credo sia abbastanza facile, c'è la fai no?» chiede mia madre
«Certo» poggia la sacca sulla spalla e si arrampica con molta maestria, guardo quello che fa e inizio a chiedermi se sia davvero io la Cercatrice oppure lo è lui, è diventato forte in così poco tempo e io non riesco, secondo me, neanche ad arrampicarmi in quel modo. Apre la porta della mia camera, ma vedo che si abbassa cercando di nascondersi. Che cosa? Mima qualcosa con la bocca, metto un pò a fuoco e mima "c'è Scott" io apro la bocca, cosa ci fa nella mia camera. Lascio mia madre lì e corro subito in casa, Louis mi apre.
«Sorellina ma tu non avevi...» lo scanso non facendolo neanche finire di parlare
«Dove stai andando?» mi urla inseguendomi dietro. Corro decisa verso la mia camera, mi scontro anche con mio padre che è appena uscito dalla porta del bagno. «Ehy Joe con calma, ma dove corri» mi urla ma faccio la stessa cosa che ho fatto con Louis adesso entrambi mi seguono, arrivo alla porta della mia stanza e la sbatto, e lo trovo lì con quei due occhi blu sfrontati che frugano tra le mie cose.
«Questa non è educazione, sei a casa di un tuo amico e frughi in casa sua?» dico fredda e diretta. Adesso papà e Louis stanno alle mie spalle e vedono tutta la scena, il suo potere è grande ma in questo caso mi sento più motivata. E pensare che sta appeso Rich lì fuori come un salame, mi sprona a cacciarlo immediatamente.
«Mi avevi detto che andavi in bagno» dice Louis con la stessa voce «Eh infatti, ho sbagliato camera» dice
«Cazzate» rispondo
Dalla sua bocca gli esce un ghigno malefico e mi guarda di traverso. «Se gentilmente usciresti dalla mia camera. Ho bisogno della mia privacy» dico incitandolo ad uscire. Mio padre e mio fratello guardano male Scott. Lui esce dalla mia stanza, e mi guarda malefico e mima con la bocca "me la pagherai" e un pò subito "Cercatrice" sibila accarezzando quella parola con la sua lingua. Rimango pietrificata vicino alla porta. Lui lo sà, quindi è così! Più decisa sbatto la porta della mia camera, mi avvicino alla finestra afferro Rich con una mano e lo lascio entrare dentro.
«Ci hai messo un bel pò. Cosa voleva quel tizio da te?» mi chiede
«Sà chi sono! Quindi vuol dire che ho in nemico in casa, e qui c'è anche la mia famiglia. Rich dobbiamo fare qualcosa» dico agitata e togliendo le cose da dentro la sacca prendo la mia spada e la posiziono nascosta all'interno del mio armadio. Faccio lo stesso con il libro. Prendo alcuni vestiti comodi mi tolgo i tacchi mi spoglio velocemente, dimenticandomi che in camera c'è anche Rich che si copre mettendo la mano sugli occhi.
«Scusa» sussurro
«Nulla. Ma sei leggermente agitata. Joe ricordati che io sono qui e che nn ti lascerò mai» mi dice
Una volta finita di vestirmi mi avvicino a lui e gli tolgo la mano dalla faccia. «Lo sò ma non voglio che quel tipo rimanga ancora qui con la mia famiglia e soprattutto con mio fratello non me ne andrò via sapendo che potrebbe essere un pericolo per la mia famiglia» continuo.
«Joe non succederà nulla okay? Quel coso dovrà vedersela con me» dice facendomi sorridere. Stiamo lì a guardarci per un'eternità poi mi dice «Hai paura di partire e andare in quel posto lontano?» mi dice.
Io mi alzo e cammino per la stanza «Non è che ho paura... io sono...terrorizzata» dico
Lui accenna con il capo «Lo stesso vale per me» poi si alza e si avvicina a me prendendomi per le spalle «ma ti proteggerò a costo di sacrificare la mia stessa di vita» dice lo guardo negli occhi ed è maledettamente sincero. Lo abbraccio tanto forte «Grazie» sussurro al suo orecchio e lui mi accarezza la schiena. Restiamo così per un'eternità, ci stacchiamo, ma lui mi tiene ancora per la vita, e le mie braccia sono sul suo petto, ci guardiamo negli occhi come non ci siamo mai guardati, sto per baciarlo. Guarda il bussare della porta ci fa risvegliare, e Rich mi dà un lieve bacio sulla fronte. Ci stacchiamo completamente e io dico
«Avanti» si apre la porta molto lentamente e appare una piccola testolina con i capelli lunghi ramati nel rosso identici ai miei, i suoi occhioni neri mi guardano felici, e io per poco non scoppio a piangere.
«Elisabeth!!» urlo
«Sorellina!» grida lei correndo e abbracciandomi forte. Rich si allontana lasciandoci un pò di spazio per noi due da sole.
«Joe ho un sacco di cose da raccontarti, come è andato il tuo lavoro? La mamma ha detto che era troppo lungo e che veniva con te solo che io non potevo venire e mi sei mancata tanto» ritorna ad abbracciarmi e io mi inginocchio per arrivare alla sua altezza, pensare che devo andarmene di nuovo e lasciarla mi si stringe il cuore e mi viene da piangere, non sò neanche se ritornerò a vederla di nuovo, adoro la mia sorellina come anche mio fratello più di qualsiasi cosa.
«Poi mi racconterai tutto sorellina» dico
«Anche tu mi devi raccontare un pò di cose» mi dice e il suo sguardo è rivolto anche Rich, che adesso si gratta la nuca nervoso «Chi è questo bel fustacchione? Il tuo ragazzo? » mi chiede
Io la guardo a bocca aperta e Rich lo stesso «Nono! Rich è solo un mio amico» dico
«Ah sorellina non venirlo a dire a me si vede che ti piace» dice e Rich diventa rosso «e che tu gli piaci» continua io lo guardo e mi sembra che in questa stanza sta iniziando a fare caldo. «Come fantastichi sorellina mia, vieni scendiamo giù» dico prendendole le mani e Rich ci segue diligente.
È notte fonda e io mi rigiro nel letto, non riesco a prendere sonno è come se una brutta sensazione mi invade lo stomaco e la mente così decido di scendere e di farmi un latte caldo. Metto le mie ciabatte e mi avvio verso la cucina ma prima di farlo, passo fuori la stanza di Elisabeth, adesso starà dormendo beata è stato così bello vederla per un'ultima volta e sentire le sue manine calde abbracciarmi, la stessa cosa vale per Louis tranne che per quell'essere orribile che ha portato in casa nostra dormire con noi per 3 notti, e io non me ne andrò se sò che c'è del pericolo in casa mia. Abbasso la maniglia leggermente, voglio vedere mia sorella come dorme beata. Entro nella camera silenziosamente, è lì sdraiata immobile sul letto, che dorme. Mi avvicino senza toccarla la chiamo dolcemente.
«Elisabeth» sussurro
Niente nessun movimento
«Elisabeth» ancora
Ma niente
«Elisabeth! » dico più convinta «Eli-»
Quando tocco il piumone trovo solo dei cuscini, cuscini su cuscini. Mi alzo automaticamente. Cazzo mia sorella! Rivisto nella camera, corro avanti e indietro apro le porte di tutte le camere, ma non trovo nessuno ne mio padre, ne mia madre ne mio fratello. No! No! No! Dove sono! Scendo giù in cucina trovo un'ombra
«Chi sei?» dico
Spero solo che questo sia un'incubo. Adesso mi sveglio apro gli occhi e ritorna tutto come prima.
«Cara mia hai deciso di sfidare il guardiano adesso ti beccherai la giusta punizione» dice
«Scott» dico io ringhiando «oppure è meglio dire Dark Rahl»
Lui si volta «A quanto pare ragazzina sei molto ben informata ti avevo sottovalutata» mi dice facendo un'applauso. Io mi avvicino a lui molto pericolosamente. «Dov'è la mia famiglia?»
Ringhio
«Io non lo sò» dice con quel suo ghigno fastidioso «Cercala mia cara» urla poi butta qualcosa a terra che si rompe fa uscire del fumo io copro la mia faccia con un braccio e con l'altro cerco di togliere il fumo. Poi lentamente apro gli occhi ed è sparito. Cazzo! Bastardo! Stronzo! Sbatto le mani sul bancone della cucina e cade un foglio stropicciato lo apro lentamente, è la scrittura di mamma
Figlia mia avevi ragione,
Adesso fa quello che ti ho detto arriva alla terre centrali e cerca di distruggere il guardiano è il mondo sotterraneo. Sei tu la prescelta tu conosci tu sai! Solo tu puoi porre fine a tutto questo. Ci sono io qui con tuo padre insieme a tuo fratello e tua sorella. Ero una Depositaria conosco ancora qualcosa. Adesso è giunto il momento figlia mia parti avventurati e scopri la verità. Non fermarti Joe.
Dopo aver letto questo corro in camera mia mi cambio, metto un paio di jeans neri degli anfibi, maglietta corta, prendo la spada l'allaccio al mio corpo e il libro, uno zainetto e prendo qualcosa da mangiare nella credenza. Apro la porta della mia abitazione. E cammino verso una meta sconosciuta, con le lacrime agli occhi.

Alive - La Fiamma Del DragoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora