Panis Rahl

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È davvero così strana la vita pensi di avere il mondo nelle tue mani tutti dalla tua parte, ti senti invincibile, insuperabile, ti senti degno di tutto quello che ti circonda perché finalmente nella vita servi a qualcosa, puoi fare un cambiamento puoi salvare un popolo e sai che tutte le responsabilità sono tue e che se fino adesso eri un pallino comune in mezzo a tanti altri, ora non lo sei più, ora su di te gravano oppressioni resistenze, responsabilità di salvare un posto anche se immaginario o realistico hai il compito di farlo e non puoi tirarti indietro.

Mi gira vorticosamente la testa essere legata così a questa croce con un essere rozzo che mi fa da guardia é un qualcosa di ripugnante e vergognoso per me, ogni tanto mi tira qualche occhiataccia e quando inizia ad annoiarsi prende la sua lunga fune e con molta maestria la sfoggia sulla mia pelle lattea, sulle gambe, sull'addome e talvolta il viso. Colpisce con così tanta forza da lacerarmi anche i vestiti, da lasciarmi dei solchi così profondi sul costato, sulla guancia e sull'addome. Mi sento come se non valesse a niente, come se tutto quello che ho fatto precedentemente non fosse servito a niente, vorrei urlare e piangere a squarciagola anche solo per lavarmi questo sangue che cola sulla guancia per lavar via tutte le sofferenze, ma mi prometto di non farlo adesso di non piangere davanti a quest'essere, lui non merita le mie lacrime non merita alcun sentimento da parte mia solo... Vendetta!

Rich's pov

"Dovevo stare attento" continuo a dire ad alta voce per l'ennesima volta "dovevo sapere che prima o poi sarebbe successo, io sono il suo depositario dovrei sapere certe cose" mi maledico da solo "se avessi..."

"Oh avanti ragazzino fa silenzio" Matt mi ammonisce durante il tragitto "sto cercando di studiare il territorio e da un po' che non vengo qui"

"si giusto... Scusa" anche se non era quello che avrei voluto rispondere "sto in ansia" ammetto "sento che ce qualcosa che non va, so che sta male lo sento... E io non posso farci niente"

Matt si ferma per un attimo e si gira per guardarmi, questa volta i suoi occhi sono più dolci e più premurosi del solito non ho mai visto questo sguardo nei suoi occhi é la prima volta.

"Ascolta" mi poggia la mano sulla spalla "in questa situazione il rapporto fra cercatore e depositaria, o come nel vostro caso depositario e cercatrice é sempre un discorso molto complesso, per quanto siano due figure molto unite, spesso sono sempre separate, e sono costretti a stare lontano l'uno dall'altra" mi guarda con aria sofferente di chi come me ha provato questo dolore e molto peggio "io amavo la mia depositaria, ma tanto accecato da lei e dalla sua bellezza ho perso la cognizione di quello che realmente era il mio compito, ovvero di mettere in salvo la popolazione me e lei" questa volta abbassa lo sguardo forse perché sta ricordando i momenti passati insieme alla sua depositaria, si allontana per riprendere a camminare "non fare il mio stesso errore" dice dopo un po' "se tieni a lei così tanto come dici, pensa prima a salvare il popolo dopodiché anche voi sarete salvi"

Ci incamminiamo in silenzio e nessuno dei due, dopo le sue ultime parole, ha detto niente. La radura é alta e piena di foglie troppo folte che ci offuscano la vista proviamo a tagliarle con il macete e proseguiamo diritto fino a un enorme fortezza di cemento alta e con protezioni e guardie ovunque. Io e Matt ci guardiamo

"è qui" dice sottovoce "riesco a sentire la puzza dei Baneling fin sotto al naso"

Prende il macete e lo mette avanti come sorta di protezione, io afferro due lame una nella mia destra e l'altra a sinistra.

"Dovremmo scavalcare la fortezza"

"Come facciamo" rispondo "sulla tua destra c'è ne sono cinque di guardie e alle spalle del castello altri due"

Alive - La Fiamma Del DragoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora