Occhi in fiamme

95 3 1
                                    

"fiamma", nel senso di lingua di fuoco, fonte di luce. Può avere un'eccezione religiosa, come simbolica fonte di luce e di salvezza.Il termine "fuoco" deriva dal termine latino focus che indicava in origine il focolare e a mano a mano sostituì, specie nell'ambito popolare, il termine ignis che possedeva il vero significato di fuoco. Secondo le ricostruzioni linguistiche sembra sia collegato al verbo latino foveo e al greco φῶς (phos) ossia luce.Il fuoco è un elemento che ha assunto spesso un'importanza simbolica per numerose religioni e tradizioni culturali, oltre ad essere stato fondamentale per lo sviluppo della civiltà. Ha dato origine a varie forme di pensiero nel corso della storia. La nuova forma di pensiero che si sta creando adesso, l'immagine del fuoco della fiamma,sono io. Simbolo di salvezza per tante persone,cercavo solo di liberare la mia famiglia e andare avanti, ma tutto questo mio cambiamento mi porta a pensare che sono una possibilità una fonte di speranza per tante persone, Rich mi porta nell'accampanto una popolazione povera che abitava nelle vicinanze del D'Hara, quando arrivo tanti abitanti stanno cercando di tirare avanti la famiglia, chi lavora la lana,chi batte il ferro chi trasporta sacchi di farina,bambini che giocano con delle spade tra di loro, ci sono anche bambine che giocano con le spade, vedere questa scena mi spezza il cuore sono indotte già a quest'età a pensare alla guerra e a fare simili scelte. Appena faccio due o tre passi più avanti, le persone mi guardano come se fossi la madonna apparsa sulla terra sconosciuta, e tutti fanno un gesto che mi scioglie il cuore,mettono la mano sul petto uno di loro comincia e tutti quanti fanno lo stesso, così mi viene spontaneo ripetere il gesto, sono lì in mezzo a tutta questa gente, che mi guarda con ammirazione,io devo fare qualcosa per loro devo aiutarli questa è la mia nuova missione.
«Tu sei la Cercatrice?» mi domanda una bimba piccola avvicinandosi a me. Mi chino per risponderla e trovarmi alla sua stessa altezza, anche se tutte quelle persone che mi circondano attendono una mia risposta. Prendo le mani della bambina e mi guardo attorno.
«Io sono Joanna Stewart, Cercatrice, la prima Cercatrice donna che nonostante tutto sono anche maga, e con me possiedo..»
«Il fuoco» dice un'uomo che si fa largo tra le persone e mi guarda.
«Esatto» dico e annuisco
«Quindi sei tu» un altro sbuca da non sò dove e notando la mia perplessità cerca di spiegarsi meglio «Tu sei la Cercatrice, la nostra fiamma la nostra salvezza» dice incoraggiando anche gli altri a credere a quello che sta dicendo. Io annuisco timidamente
«Che sono la Cercatrice è vero» dico
«Mostraci la spada della verità» mi dice
Non riesco a capire cosa intende, poi capisco che riguarda la spada che mi diede mia madre ed era rinchiusa in quello stanzino, con molta disinvoltura, la tiro fuori e la sfoggio davanti ai loro occhi,la spada sembra aver acquistato ulterior vigore, è lucente e al mio tocco il manico diventa rosso, rosso fuoco. Si formino dei simboli sulle mie braccia sembrano dei tatuaggi un triangolo sul mio polso e sul torace in bella vista una fiamma. Tutti mi guardano a bocca aperta. Cazzo! Io mi sento più forte motivata potrei alzare un'elefante se me lo chiedessi.
«Sei davvero tu» fa la donna di prima
Annuisco ancora, sconcertata da quello che è appena successo, mi volto per guardare Karen Lu Rich, che in questo momento mi guardano strano cos'ho che non và adesso? Cerco di ricacciare i pensieri indietro, quando uno di loro riprende a farmi altre domande.
«Sei la fiamma, sei anche lei quella fiamma di speranza, di pace finalmente vivremo una vita serena» dice uno di loro. Non mi và di gustargli il buon umore, ma intervengo dicendo «Non mi considero fiamma, per adesso sono sicura che sono la Cercatrice ma farò di tutto per liberarvi e di uccidere il vostro capo» dico accendendo un boato di urla e applausi. Mi guardano ancora di più con venerazione,faccio un passo e i miei anfibi bruciano, ma che...? Qualcuno mi poggia la mano sulla spalla è Karen.
«Sei davvero bella lo sai?» mi dice
Divento immediatamente una Lampa di fuoco, poi si avvicina anche Rich e Lu
«Ho paura di toccarti» fa Rich «Sei così bella che ho paura di rovinare quest'opera d'arte» conclude
Sto per replicare quando interviene Lu
«Le fiamme negli occhi ti stanno divinamente» mi dice
Cosa? La mia mascella è precipitata in basso, che cosa ha detto? Ho le fiamme negli occhi? Karen tira dal sua sacco uno specchio e me lo porge. Mi guardo e diavolo! Nelle mie pupille si vede la scintilla di fuoco, i mie capelli sono voluminosi, i miei vestiti, hanno preso la forma di un'armatura. La mia pelle è liscia i miei occhi sono truccati cosa Incredibile, contorno nero sia sopra che sotto, e i miei occhi con la quel pizzico di scintilla di fuoco li rende ancora più belli del dovuto. Mi sento bella forte, potente. Ha ragione mio fratello la fiamma mi dona. Le porgo di nuovo lo specchio a Karen, Rich mi guarda con occhi ancora più splendenti del solito.
«Allora dobbiamo caricare queste persone non ti pare Joanna?» mi dice Karen
«Incita queste persone a combattere contro Rahl e a sostenere la fiamma non ti pare?» mi dice Rich
Io annuisco, mi volto verso quelle persone e prima che inizio a parlare mi dicono «Ti affiancheremo in tutto Cercatrice a costo di morire, ma ti proteggeremo da quei mostri» uno di loro mi dice
«Giusto! Noi siamo pronti, siamo pronti a combattere» fa uno di loro e subito un altro riprende
«Siamo pronti a fare strage»
«A ribellarci»
«Sì ribellarci!» esclamano in coro
«Ribellarci contro il D'Hara!» fa uno di loro penso sia il capitano.
E tutti esultano. Io cerco di calmarmi non voglio altre vittime,non voglio ribellione violente, non voglio che gente e bambini innocenti muoiono per salvare la mia di vita.
«Non è facile come pensate» dico sto cercando di riportare la stabilità, non voglio guastare i loro umori ma dobbiamo essere anche realisti. «Dobbiamo preparci a combattere dobbiamo avere una preparazione e inoltre dobbiamo avere alleati» dico schietta
«Di Alleati c'è ne sono a quanti ne vuoi Cercatrice donna» mi dice uno di loro mezzo ubriaco seduto goffo su una sedia ai lati di una cantina, non l'avevo notato prima.
«Che cosa intende dire?» dico schietta
«Prima si tutto per ogni profezia che merita il Cercatore doveva essere maschio» dice
Mi sta inziando a irritare con quel suo modo di parlare ma chi si crede?
«Lei chi è per fare tale affermazione?» dico fredda e avvicinandomi a lui pericolosamente.
«Io chi sono?» dice goffo e alzandosi riluttante «Io sono un vecchio Cercatore» dice e I suoi occhi scuri si impiantano nei miei sembra frustato deluso eppure ne è uscito vivo «Come vedi sono vivo, ma per una tale sciocchezza ho perso la persona a cui tenevo più di qualsiasi cosa» mi dice
Non voglio ne essere scortese ne fredda, ma non credo che siano questioni che a me interessano personalmente.
«E quindi crede che affogare la tristezza in bottiglie di liquore e vino sia la miglior cosa?» dico glaciale
«Lei farà la mia stessa fine» dice poi sputa a terra «Lei è sola una donna, che cerca di dare a questi illusi una speranza» mi dice con quella risata da ubriachi
Non sò cosa mi prende ma mi avvicino a lui lo prendo per il colletto e lo spingo contro il muro,lo prendo per il colletto e tutti guardano questa scena, due cercatori passato e presente che si scontrano.
«Ascoltami bene!» gli urlo praticamente in faccia, e anche se non parla e non emette respiro, riesco a sentire la sua puzza di alcol che invade le mie narici. «Per me non puoi neanche essere chiamato Cercatore intesi? Io sono qui guardami viva e sorprendente in salute e ho incontrato Rahl già parecchie volte insieme al suo esercito e indovina un pò» dico e stringo ancora di più il suo colletto «è sempre fuggito mandando sempre le sue guardie a prendermi,e alla fine non è che si sono sempre salvate» dico mi avvicino a lui ancora di più «Vuoi sapere un altro aneddoto? Alcuni di loro sono morte, perchè li hanno divorati... aspetta come è che si chiamano Karen?» chiedo
«ape cacciatrici» mi dice lei e con i suoi occhi gli fa un segno di sfida.
Questo è solo un maschilista, che non sà salvarsi da solo e fa cadere la colpa su noi donne, che non siamo capaci a fare nulla.
«Bene! Ti è chiara la lezione?» dico dandogli del tu visto che il lei è troppo formale per un tale imbecille. E lascio il suo colletto lasciandolo a terra, cadere come un povero ubriacone.
«Potevamo aiutarci a vicenda visto che siamo due cercatori ma mi sembra che non ti passa minimamente per la testa di aiutare tutte queste persone, pensi solo al tuo lutto, alla tua perdita, ma credo sia passato anche parecchio tempo» dico provando improvvisamente pena per lui. Lo abbandono lì e mi dirigo verso gli altri.
«Quindi ci sono piccoli paesi che vogliono ribellarsi e vogliono unirsi a noi?» dico a uno di loro
Lui mi guarda e dopo un pò balbetta «S-Si si trovano a est »mi dice indicandomi il sentiero con il dito.
«Certo» rispondo «partiremo prima con i vostri allenamenti, poi più ci sposteremo e più semplice sarà insegnare gli altri.» spiego
Tutti loro annuiscono.
È sera gli abitanti hanno preparato qualcosa da mangiare, dopo la faticosa sessione di addestramenti, ci siamo riposati e adesso siamo tutti seduti attorno ad un falò, Tina e Prim due donne di questo paese preparano il pesce appena pescato su dei bastoncini di legno costruiti sopra il fuoco per poterli cuocere, Tina è piccola e paffuta la sua faccia mette allegria anche se ti guarda, è gioviale, ammira quello che faccio e dice che ho un carattere forte, non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno e inoltre sò sempre come uscire da alcune situazioni, e adora i miei occhi, queste fiamme non hanno lasciato i miei occhi neanche per un pò vorrei proprio capirne il motivo, e il mio corpo è ormai formato da questi due tatuaggi un triangolo sul braccio e una fiamma sul petto, proprio come il segno che hanno fatto queste persone quando sono venuta qui.... un momento! La mia mente elabora mette una mano sul petto quindi è un segno distintivo, un segno che caratterizza che sono io la fiamma della speranza.
«Esatto Cercatrice ci sei arrivata» dice una voce alle mie spalle. Io sussulto si tratta dell'ubriacone.
«Cosa vuoi? Ancora rompermi con le tue assurde cazzate?» sputo velenosa
Lui mi guarda «Ehy guerriera niente del genere» mi dice ponendo le mani a mò di difesa
«E cosa cerchi allora?» dico un pò più dolcemente
«Mangiare» dice e fa un sorrisetto, io lo guardo in cagnesco per poco gli tiravo uno schiaffo ma non sò qual Buon dio mi trattenga.
Prim ci passa le ciotole con il nostro pesce, al mio fianco c'è l'ubriacone, e alla mia destra c'è Rich mio fratello è vicino a Karen, quei due ultimamente sono più unite del solito e si conoscono così poco. E pensare che Karen morirà, la cosa mi ferisce nel profondo, questa avventura si è rilevata davvero pesante e anche straziante perdere le persone a cui ti affezioni, può fare davvero male. Molto.
«A che pensi?» mi domanda Rich
Io mi volto e lo guardo, lui mi indica la mia ciotola e vede che gioco con il cibo invece di mangiarlo.
«Nulla» dichiaro «Penso a quanto è difficile quest'avventura e quanto può esserlo sapendo che muoiono delle persone al tuo posto» dico triste
«Ehy» fa Rich tirandomi su il mento. Lui non sà che la paura peggiore è quella di perdere proprio lui. L'unica persona che ho amato nella mia vita. «Queste persone si sono offerte volontarie, vogliono lottare per acquisire la loro libertà e tu sei un mezzo che riesce a stimolarli, faranno di tutto per te» mi dice crede che mi rassicura e in realtà non è così
«È questo il punto! Mi venerano come se io fossi una divinità io sono solo una ragazzina di 18 anni che non sà questa storia come andrà a finire» dico schietta
«Adesso Cercatrice sono d'accordo con te» interviene l'ubriacone
Io mi giro esasperata «Ma che diavolo vuoi?» dico
«Qualcuno ti ha dato per caso il permesso di poter entrare nella nostra conversazione?» dice Rich
«Come vi scaldate entrambi» dice posa la sua ciotola a terra prende la mia e fa lo stesso posandola affianco alla sua. Mi prende la mano mi alza e mi trascina via con lui.
«Ma che cazzo fai?» interviene Rich togliendo la sua mano sudicia dalla mia
«Ragazzino devo fare due chiacchiere con la ragazzina, da Cercatore a Cercatrice» poi guarda come se dovessi intendere qualcosa e acconsentire a quello che sta dicendo.
«Non ti preoccupare Rich vado con lui sò difendermi benissimo lo sai» dico guardo l'uomo di fronte a me.
«Avanti fammi strada» dico fredda
Lui si incammina avanti, guardo Rich e gli lascio uno sguardo che lo tranquillizza, e non deve preoccuparsi.
Questo tipo in tutto questo non mi ha ancora detto dove mi sta portando e io lo seguo senza dire una parola. Poi si blocca e si ferma davanti una riva un bellissimo ruscello, azzurro con dei pesci che nuotano tranquilli in queste acque lui si siede e guarda l'orizzonte, ha in mano una bottiglia penso sia liquore , la manda giù tutta d'un fiato e inizia a parlarmi.
«Sai mi ricordi lei» mi dice
«Lei chi?» chiedo
Lui inchina la testa «la mia Depositaria, è morta per salvarmi la vita in un combattimento con il padre di Rahl ma come vedi non è servito a niente» dice distrutto
«Non è servito a niente perchè invece di reagire ti sei chiuso a riccio. È l'unica cosa che hai provato è stato vuoto, un incredibile vuoto, come se tutto quello che ti circondasse in quel momento non ha più senso, quella missione per la quale sei partito si è dissolta quando hai visto la persona che ami, morire, solo per portare avanti quella stupida profezia» dico
Perchè e ciò che penso anch'io, se improvvisamente Rich dovesse morire e solo per colpa mia. Lui mi guarda a bocca aperta, e io continuo a parlare «e quindi hai pensato che affogare il tuo dolore nel bere sia stata la miglior cosa» dico e adesso lo guardo anch'io, noto sul suo viso increspato dalla barba ispida, si notano due gocce che scendono dai suoi occhi. O mio dio! Sta piangendo.
«È proprio così che mi sono sentito» afferma e chiude le sue mani a pugno
«Non volevo che tutte quelle persone morissero per salvarmi la vita e più che altro la donna che ho amato, l'unica donna che ho amato nella mia vita, è morta a causa mia» dice e butta via la bottiglia di liquore. Non posso che provare pena per lui, ma non vuol dire che adesso la vita è finita bisogna andare avanti. Ma non riesco a dargli questo «È come mi sento io in questo momento» affermo «Tutte queste persone che vogliono combattere al mio fianco non riesco a sopportare che muoiono innocenti per colpa mia» lui mi ferma subito dicendo
«Tu devi farlo» mi dice all'improvviso
«Che cosa?» gli chiedo
«Andiamo là uccidiamo Rahl, tu sei diversa da me non sei indifferente è una cosa che hai preso a cuore hai allenato quei straccioni»
«Ehy!» urlo io «Non sono straccioni, ma persone che cercano un minimo di pace» dico difendendoli
«Vedi?» fa lui «Forse questa volta con te a capo c'è la faremo, ho visto anch'io quella luce di speranza libertà, ma ho avuto subito paura» continua a dire «che potesse manifestarsi un'altra tragedia, ma dopo quello che mi hai detto e dopo che ho visto come li allenavi beh...» inizia a dire «Sto vedendo anch'io questa luce di speranza» mi dice
«Qual'è il tuo nome?» visto che non me l'ha detto e voglio ringraziarlo per avermi calmata anche con queste semplici parole
«Matt è il tuo Cercatrice?» mi dice
«Joanna» e ci stringiamo le mani.
«Tu sei la fiamma Joanna» mi dice improvvisamente Matt
«Se noi bruciamo,loro bruceranno con noi»

Alive - La Fiamma Del DragoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora