Joanna Zu'l Zorander

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Rich tira il freno a mano, bruscamente. Facendoci alzare dai sedili, ma la macchina si è fermata. Sentiamo i nostri respiri pesanti, ed è l'unica cosa che riusciamo a sentire. Ho avuto paura lo ammetto. Tanta paura. Maledetto Scott o come cazzo si chiama, scendo dalla macchina bruscamente. Sbatto la portiera vado nel bagagliaio, e prendo la mia sacca, la metto in spalla, e senza pronunciare nulla me ne vado. Sento Rich imprecare qualcosa. E subito dopo mi segue, mi afferra il polso bruscamente.
«Che diavolo ti è preso?» mi urla facendomi voltare dal suo lato
Lo guardo in cagnesco «Stavamo per schiantarci contro qualcosa!» urlo di rimando.
«E a te sembra una cosa normale, fare quello che hai fatto?» mi dice
Io scuoto la testa, e faccio una risata nervosa «Non sono stata io, la macchina è stata controllata» dico con i denti stretti.
Lui fa la stessa cosa che ho fatto io un'attimo prima. «Sto dicendo, perchè sei scesa in quel modo, senza chiedermi nulla, e senza avvisare» dice e mi fissa truce in entrambi gli occhi «Ti ricordo che in questa avventura siamo in due. E dobbiamo aiutarci l'uno con l'altro» mi dice
Il mio cervello inizia a ragionare. Ho sbagliato ma è stata una cosa istintiva, non me ne sono neanche resa conto.
«Scusami! È che ero così incazzata» dico tra i denti «Come può farci ancora del male? Dopo che ha rapito I miei e i tuoi di genitori? Perchè? L'unica cosa che voglio adesso è prenderlo a schiaffi con tutta la forza che mi ritrovo» dico e stringo forte i pugni facendomi quasi male, non riesco neanche a a farmi scendere una lacrima nulla, sono talmente provata e stanca che ormai l'unica cosa che mi ronza nella testa è spaccare la faccia a quell'essere schifoso. «Joe è tutto un casino, hai visto quanti Baneling? Dovremmo essere quasi arrivati quindi per questo rientriamo in macchina e ricominciamo non possiamo farci battere da una persona del genere» mi dice Rich
«Non possiamo ritornare in quella macchina» dico fredda
«Che..» continua
«Sarà manomessa da quel Dark, o come si chiama dovremmo continuare a piedi» dico tutto d'un fiato girandomi e correndo verso una meta sconosciuta.
«Non sappiamo dove andare» mi dice Rich, che si mantiene la spalla dolorante.
Io mi fermo, sto facendo una cazzata ma non sò nemmeno perchè mi comporti in questo modo. Mi fermo e mi guardo intorno in cerca di qualcosa, o qualcuno che ci potesse aiutare, poi guardo Rich, che mi guarda diversamente.
«Cosa ti sta succedendo? » mi chiede
Io scuoto la testa «Rich, sono incazzata nervosa, siamo stati catapultati in questo nuovo mondo, o se vogliamo chiamarlo così e non conosciamo nulla.» dico senza urlare ma con un tono forte «Ti rendi conto in che situazione ci troviamo?» continuo, forse mi sto rendendo antipatica isterica, ma a me non interessa. Io mi sento davvero male, quando ripresi a camminare avevo pensato che finalmente fossi una persona normale, e potevo vivere la vita di un adolescente qualunque, invece a quanto pare mi sbagliavo.
«Se ti sei dimenticata anch'io mi trovo nella tua stessa situazione, ti pare che a me risulti facile una cosa del genere?» mi dice lasciando il braccio, e dopo un pò emette un gemito di dolore. Mi avvicino preoccupandomi. E glielo afferro. «Scusami» gli dico con un groppo in gola «Mi dispiace» dico ed è la verità alle volte dimentico che lui è qui con me, e che prova le mie stesse cose, ma cosa posso dire? Non sono forte come lui. Improvvisamente faccio una cosa che non avrei mai pensato di fare, lo abbraccio e lo tengo stretto a me. Prima che lui proferisse parola. Lui ricambia il mio abbraccio, e ogni tanto mi bacia i capelli. Mi dà più forza, e mi mette coraggio, perchè sò che lui è qui con me e che ci sarà sempre. Quando ci stacchiamo dall'abbraccio. Lui mi tiene ancora stretta, e io appoggio le mie mani sul suo petto, alzo leggermente lo sguardo verso i suoi occhi. E ho dinuovo quella sensazione, voglio baciarlo, voglio sentire le sue labbra sulle mie. Mi avvicino leggermente anche lui lo fa, stiamo per baciarci sta accadendo sento il suo respiro sulle mie labbra. Ma qualcuno tossisce e noi ci stacchiamo subito, la mia faccia diventa rossa come un peperone ma cosa mi sta succedendo? Mi piace Rich non può essere, noi dovremmo solo essere amici e niente più. Guardo dove avevamo sentito tossire ma vediamo solo una fitta nebbia, attraverso i boschi, mi avvicino sono curiosa di sapere che cosa ci avesse interrotto, o per meglio dire salvati, da quello che stavamo per fare.
«Bene, bene, bene.» dice una voce dietro ad un'albero.
«Chi sei?» rispondo io fredda
«Sta attenta» sento Rich richiamarmi e mi sta vicino mettendosi alle mie spalle.
«Qualcuno che vi darà una mano» mi dice Io continuo a camminare, volendo avvicinarmi a quella voce, i miei piedi calpestano qualche ramoscello lì a terra, ma non gli dò peso.
«Una mano? Dimmi il tuo nome» dico Inizio a tirare fuori la mia spada, e la posiziono per attaccare, non voglio morire all'inizio della mia avventura. Lo stesso fa Rich prendendo le sue lame, e fa una smorfia con la faccia, lo sò gli fa ancora male il braccio. Mentre guardo Rich, non sto attenta a guardare di fronte a me, che appena mi volto, un'uomo alto quasi due metri mi si è parato davanti. È vestito quasi come noi ma è vecchio, ha i capelli bianchi lunghi, che ha legato con uno chignon, una cicatrice, sotto l'occhio e un tatuaggio, o almeno a me così sembra vicino al collo. Io casco all'indietro cadendo a terra, per lo spavento, paro davanti la mia arma, come per attaccare. E Lui alza le mani in segno di difesa.
«Ehy! Ti ho detto che vi darò una mano, non sono un Baneling ne altro» mi dice
Lo guardo negli occhi sembra sincero, ma.lui ha qualcosa di familiare, e non saprei dire cosa. Lascio cadere la mia spada, e lui mi porge la mano per farmi alzare,ma Rich si mette tra di noi, e punta le sue lame, all'altezza del collo del signore. Lui indietreggia.
«Dicci chi sei?» gli dice
Lui fa a sbattere con le.spalle contro un'albero. E io sono ancora a terra, mi alzo da sola e raggiungo Rich e il signore. Tolgo le lame da mano a Rich e libero il signore, che non mi sembra spaventato da quello che gli ha appena fatto Rich, ma anzi lo vedo divertito. Rich mi guardo strano, per quello che stavo facendo
«Ma...» inizia a dire
«Non credo sia un male per noi, facciamolo parlare» dico
Il signore si stacca dall'albero, e si passa una mano sui vestiti come a volersi pulire. Mi porge di nuovo la mano
«Io sono Zeddicus Zu'l Zorander» mi dice
Io rifletto un'attimo, poi dopo ci arrivo.
«Lei è un mago, quello che ha eretto i due regni?» chiedo voglio essere sicura.
Lui annuisce.
«Impossibile» dice Rich
Lo guardo storto «Dai Joe come.puoi credere a una simile cazzata? Quel libro e quella storia, avevano più o meno più di 1000 anni fa, lui come fa ad essere ancora vivo? E soprattutto così in forma» dice e in realtà ha ragione, lo guardo con aria interrogativa, e aspetto da lui una risposta. In tutto questo Lui ride e poi parla «Io sono un mago, non ti dice nulla ragazzo?» dice a Rich come se dovesse sapere già il perchè «I maghi sono immortali, avremo i nostri acciacchi le nostre dimenticanze, ma saremo sempre vivi»ci dice «Io vi conosco già» continua, poi mi indica «Tu sei la prima Cercatrice donna» mi dice «E tu il primo Depositario uomo» continua indicando Rich
«E con questo?» dice Rich «Ormai tutti lo sanno, i Baneling, Dark Rahl» dice
Lui scuote la testa «Questo è stato il più grande errore dei vostro genitori, quello di non avervi detto niente» continua Zeddicus camminando intorno a noi.
«Questo lo sò» rispondo abbassando lo sguardo.
Zeddicus si avvicina e mi tira sù il viso con le dita. «Sei forte ragazza, meglio di un cercatore ti aspettano tante cose e io sono qui che ti accompagnerò in questa avventura» mi dice
Io tolgo la sua mano dal mio mento, e lo fisso con gli occhi. «Mi dica qualcosa sul suo conto» dico
Lui inarca un sopracciglio e lo stesso Rich
«Andiamo mi parli di lei, se deve stare con noi insieme in quest'avventura voglio sapere chi era o cosa è» chiedo e mi siedo in mezzo al bosco incrociando le gambe. Rich viene sorridendo verso di me e lo stesso fa lui sedendosi accanto a me. Insomma, non voglio fargli un dispetto, ma voglio sapere chi è? Mi ha detto solo che è un mago e basta, voglio sapere di più. Zeddicus guarda me, e poi Rich che in questo momento, sta facendo le capriole, dentro di sè, e non riesco a capire, perchè lo trovi una minaccia. Lui gli indica il dito contro «Ragazzino! Sò che c'è l'hai con me, ma non sono un male, questo dovete capirlo entrambi, il Depositario riesce a capire i poteri che emana una persona che sta molto vicino alla sua Cercatrice, mi vedi un male, ragazzo, perchè i miei poteri sono immensi» dice «Vuoi vedere» prosegue
Posiziona una mano, davanti a noi fà qualche mossa e su quei ramoscelli, che erano sparsi al suolo, si è accesso un fuoco, alziamo lo sguardo ci guardiamo intorno, ma lui non c'è. Macche?
«Vi sono mancato?» ci voltiamo entrambi e lo troviamo seduto in mezzo a noi, facciamo un salto, e lui ride a crepapelle.
«Non l'ho trovato divertente» sbotta irritato Rich.
«Basta scherzare» dico io «E a te basta fare il bambino» mi rivolgo a Rich lui fa una faccia imbronciata «Signor Zeddicus sto aspettando la sua storia» dico mettendo le mie mani vicino al fuoco e facendomi calore. Lui fa un sorriso, tira un sospiro e inizia a parlare.
«Vedi sul tuo libro» mi dice
ma che?
«La mia è una storia talmente lunga, sono stato il punto centrale del D'Hara, e ho combattuto per molto secoli, ma adesso non ho più le forze» mi dice
Io annuisco prendo il libro, dal mio zaino, e inizio a cercare, sfoglio sfoglio fino a quando arrivo alla pagina s' intitola "Profezia" e vedo il suo nome subito a capo scritto in caratteri cubitali. Lui capisce che l'ho trovato e con un cenno del capo mi invita a leggere. Io tiro un sospiro e leggo.
«Zeddicus è l'ultimo mago del Primo Ordine, ha una conoscenza enorme della magia e riesce a fare cose impossibili per altri maghi. Divenuto molto giovane mago del Primo Ordine, rinuncia all'inizio a prendere parte alla grande guerra che oppone il D'Hara al resto dei territori del nuovo mondo. Viene anche chiamato l'Imbroglione dai suoi amici o Vento della Morte dai suoi nemici durante la guerra che lo vede opposto a Panis Rahl. Uccide con il suo fuoco magico, sua arma migliore, intriso dei poteri del mondo dei vivi e di quello dei morti, Panis Rahl e crea un enorme cicatrice sul basso ventre al figlio Dark Rahl. Sigilla poi, il territorio del D'Hara con una nebbia verdastra, che diventa poi una barriera, che non permette a nessuno di attraversarla e una parte dei territori liberi con una seconda barriera dove vanno a stazionare quelle persone delle terre centrali che non vogliono più aver a che fare con la magia.»
«Woo mago dalle mille risorse» dice Rich
«Sono tanti nomi che non conosco, ad esempio chi è Panis Rahl? Ho capito che è il padre di Dark Rahl, quindi Dark Rahl non è così giovane come sembra? » chiedo
«È che cos' è il D'Hara? » continua Rich
«Panis Rahl era il sovrano spietato del D'Hara, usò il potere del tradimento, per sottomettere l'intera popolazione a lui, catturando maghi e streghe e uccidendo bambini, e donne di mezza popolazione» dice
La mia schiena è percorsa da un brivido, tutte queste notizie mi fanno venire il mal di testa.
«Invece tu sei riuscito a fermarlo? » chiedo
«Sì! Come hai letto sul libro ho posto una barriera tra le terre centrali e quello del D'Hara, ma adesso questa barriera è stata tolta e il figlio sta attaccando di nuovo, per riprendere la conquista del padre, e ecco perché la Cercatrice. Ti ho dato io i poteri per diventare tale» mi dice
«In che senso?» chiedo
«Joanna sei una ragazza forte, solo che tu ancora non lo sai, tu discendi da una famiglia potente di maghi» mi dice
«Cosa vorresti dire? E cosa intendi con ti ho dato io I poteri? » chiedo ancora
«Joanna tu sei la prima Cercatrice che oltre ad avere poteri da Cercatrice hai anche i poteri di un mago» mi dice «Io e te discendiamo dalla stessa famiglia» dice
«Che cosa?» urlo «Tu saresti un mio nonno? Un trisauro? » dico
Lui ride «Se vuoi dirlo in questo modo» dice «Ti ho dato io I poteri perchè ti ritenevo la persona giusta di questo millennio a portare avanti questa guerra e a distruggere per sempre i Rahl e tutta la loro dinastia» mi rammenta.
Mi alzo, e cammino avanti e indietro isterica, il sole sta tramontando, e si vede solo un leggero crepuscolo dietro ai folti alberi. «Cioè io appartengo a tutto questo? Io appartengo a questo mondo quando sono nata? Eppure...» dico prendendomi la testa fra le mani e risedendomi a terra ma questa volta al lato apposto. «Eppure mi sembra che non sia adatta a nulla come se tutto questo non mi appartenesse» dico e sono davvero sincera.
Zeddicus si avvicina e mi accarezza la testa «Ci siamo io e il tuo amico a starti vicino» mi dice
«Ehy mi chiamo Richard» dice Rich alle sue spalle, contrariato.
Io sorrido, e Zeddicus sembra sorridere anche lui.
«Vecchio hai visto? Devo esserci sempre io per farla sorridere» dice Rich avvicinandosi a me e toccandomi la guancia con il dorso della mano. Zeddicus gli tira uno schiaffo sulla mano facendola cadere.
«Ehy» urla Rich «Stavo solo cercando di consolarla» dice rimproverando Zeddicus
«E tu non chiamarmi vecchio» dice lui
Io finalmente rido, uscendo delle lacrime dai miei occhi, contagio anche loro, che ridono insieme a me.
«Adesso apparte gli scherzi, vorrei lavarmi, solo questo mi rilassa» dice a Zeddicus
Lui si alza e mi porge la mano «Venite vi porto in un posto» dice io mi alzo intenta a seguirlo, e lo stesso fa anche Rich.
Stiamo camminando da circa un quarto d'ora in quella foresta ma mi sembra che facciamo sempre lo stesso giro, e non arriviamo al dunque.
«Ci vuole ancora molto?» dico stanca
«Manca poco nipotina» dice strizzandomi l'occhio.
«Caso mai tris tris tris nipotina» dico e lui ride.
«Basta ridere voi due i miei piedi mi stanno implorano di fermarmi» dice Rich.
«Eccoci» dice sposta un'enorme foglia che stava piantata lì e dietro, il paradiso terrestre. Rimango a bocca aperta davanti a quella bellezza. L'acqua azzurra, la grande madre di tutta l'umanità. Accogliente ed aperta. A sinistra, in basso, un triangolo verde scuro di erba fa da richiamo all'altro terreno erboso, sempre a sinistra in alto, domina la cascata che scende in quel piccolo spazio di mare, e alle volte straripa, alla mia destra tre cavalli, bianchi, una razza stupenda. Mi avvicino a quel posto stupendo.
«È meraviglioso» dico e lo ripete anche Rich.
«Benvenuti nelle terre centrali» dice Zeddicus «Paese che sta lontano dal D'Hara e dalla stregoneria» mi dice
«Adesso puoi lavarti» mi dice
Io lo fisso «Che cosa? Qui davanti a tutti?» dico sgranando gli occhi
Rich ha un sussulto. «Ehy ci sono i cavalli puoi nasconderti lì dietro, e poi siamo di famiglia» dice Zeddicus «Ah e puoi chiamarmi Zedd oppure» prima che finisca «Preferisco Zedd» dico «Allora io vado a immergermi, in queste bellissime acque» dico mi volto e mi avvio verso i due cavalli, non avrei voluto spogliarmi davanti avrei loro, ma ne avevo così bisogno, che non potevo farne a meno. E poi sotto lo sguardo insistente di Rich, stavamo anche per baciarci e pensare che avrei voluto davvero un suo bacio, e mia madre mi ha sempre detto che non potevamo e che era tutto sbagliato. Non può piacermi. Anzi non deve. Prendo il cavallo e lo accarezzo, è davvero bello ha un manto di un colore straordinario bianco, come la purezza. Mi metto dietro di lui, e pare che capisca, mi copre come se volesse proteggermi, io inizio a spogliarmi, alzo un pò lo sguardo verso Zedd e Rich che sono a 50 metri da me non possono vedere, ma mi trovo comunque in soggezione, gli dico dico girarsi facendo un simbolo con la mano, Rich lo fa immediatamente e dopo anche Zedd e mi spoglio e dopo mi immergo, è gelida ma dopo mi abituo, scendo giù e mi rialzo un pò. Queste acque mi rilassano più di una semplice doccia, nuoto nuda, fino alla cascata, mi immergo sott'acqua, e il getto forte della cascata mi arriva addosso, non fa male, mi fà il solletico, sto in apnea per un pò, ma dopo riemergo subito. E sorrido verso la riva dove dovrebbero stare Zedd e Rich, ma non ci sono. Dove sono? Non possono avermi lasciata da sola, non conosco questo posto e sono anche nuda. Arrivo vicino al cavallo, e lui è lì che mi copre subito, ma ho bisogno di asciugarmi, e ho freddo, mi avvicino alcuni cavallo cercando di ricevere un pò del suo calore.
«J-Joe» qualcuno balbettare e sò che è Rich «Tieni sono andato a prenderti un'asciugamano per asciugarti» dice
«Rich! Non guardarmi voltati» dico io cercando di nascondermi vicino al cavallo «Prendi questo, altrimenti ti ammali» mi dice
«Appoggialo sul cavallo» dico lui lo fà
«Zedd sta preparando da mangiare, dopo raggiunci» dice
Io mi avvolgo subito l'asciugamano vicino al corpo e arriva un pò sopra arriva ginocchio.
«Richard» lo richiamo e non sò nemmeno perchè l'ho chiamato per il nome intero, forse perchè mi ha visto quasi nuda.
«Joanna» fa lui
«Scusami per prima ero in un tremendo imbarazzo» dico giocando con i miei capelli bagnati e mettendoli in un lato, e lo sguardo fisso a terra. Vedo gli anfibi di Richard avvicinarsi poi mi posiziona due dita sotto il mento mi alza il viso verso il suo sguardo. I nostri occhi rimangono lì a fissarsi per un lasso di tempo, i suoi occhioni mi ipotizzano e credo che i miei occhi facciano lo stesso effetto a lui. Ci avviciniamo così tanto, lui prende il mio viso tra le sue mani e poggia delicatamente le sue labbra sulle mie.

Alive - La Fiamma Del DragoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora