Nei giorni seguenti le temperature iniziarono il loro vertiginoso declino verso l'inizio dell'autunno, i giorni passavano e il semestre scorreva lento tra lezioni infinite e pagine e pagine di libri su cui mi rinchiudevo dalla mattina alla sera, motivo per cui le parole di Luke erano completamente sparite dalla mia mente, così come la sua figura sembrava essersi volatilizzata dal campus.
Fortunatamente.
Maddie era nella mia stessa situazione quel giovedì pomeriggio, china su un enorme tomo di Diritto Civico sopra cui continuava a sbuffare da ore, questo fino a quando, attorno alle 6, non esplose.
"Basta non ce la faccio più" urlò isterica facendomi sobbalzare mentre cercavo di leggere le note in piccolo di uno dei trattati di Sartre, "Credo di aver perso qualche decimo a leggere queste note a piè di pagina" dissi chinandomi ancora di più sul libro come a riprova di ciò che stavo dicendo. In due secondi sentii Madison zampettare fino al mio letto per accovacciarsi sul bordo e far in modo che nel mio campo visivo sbucasse anche la sua testolina rossastra.
"Giovedì universitario" disse come illuminata da un'idea grandiosa, come se quella breve affermazione fosse la soluzione a tutti i nostri problemi, chiusi il libro e mi tolsi gli occhiali da vista.
"Stai delirando" le dissi guardandola intensamente e prendendole il volto tra le mani. Lei sorrise sorniona e appoggiò le mani smaltate di blu sulle mie, "No Mia, sono più lucida che mai" disse e in un movimento agile si alzò con ritrovata eccitazione, "Alzati, ci prepariamo" proferì autoritaria dirigendosi al suo armadio e aprendolo.Sbuffai e mi stravaccai sul letto, "Forza" disse da dietro l'armadio percependo la mia afflizione.
"Matt mi aveva detto di una qualche festa non so dove stasera, in ogni caso durante il giovedì universitario ci sono sempre feste" riflettè facendomi giungere la sua voce ovattata probabilmente perchè immersa in uno dei suoi cumuli di vestiti, "Sicchè ci facciamo belle, rubiamo una bottiglia a quelli della 206 e fino a domani non pensiamo a questi mattoni"concluse riferendosi ai libri su cui eravamo state immerse tuto il giorno.Io dal canto mio avevo la schiena dolorante e la testa appesantita dalle mille informazioni apprese quel giorno, "Diamine" sbuffai, ma ci riflettei lo stesso.
Domani non avrei sicuramente studiato se fossimo andate a far festa stasera, però un piccolo break dopo una settimana snervante come quella, non faceva male a nessuno, no?"Mi trascinerai con te anche all'inferno un giorno di questi, rossa" le dissi in tono minaccioso, ma in realtà sulle mie labbra era steso un sorriso.
"Ora si che si ragiona" commentò Maddie semplicemente mentre spuntava da dietro l'anta dell'armadio sollevando due vestiti in una richiesta implicita.
Scrutai attentamente entrambi, uno era blu accollato e con le maniche lunghe mentre l'altro aveva una profonda scollatura sul davanti ed era di un'acceso verde smeraldo, senza altro indugio indicai il secondo e lei sorrise.***
Qualche ora dopo Maddie aveva finito di sistemarmi l'eyeliner che aveva insistito per farmi sulle palpebre e io avevo concluso di sistemarmi i capelli in una crocchia disordinata.
Indossai una maglietta nera semplice e un paio di jeans dello stesso colore, ispezionai la mia figura allo specchio cercando strategicamente nei punti giusti per vedere se fossero debitamente coperti, quando convenni che avevo tutto sotto controllo tirai un sospiro e mi sedetti sul letto per allacciare il mio ormai consumato paio di converse.
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𝐒𝐞𝐫𝐞𝐧𝐝𝐢𝐩𝐢𝐭𝐲|| 𝐕𝐢𝐧𝐧𝐢𝐞 𝐇𝐚𝐜𝐤𝐞𝐫
Romance𝐒𝐞𝐫𝐞𝐧𝐝𝐢𝐩𝐢𝐭𝐲 || /ˌ𝐬ɛ𝐫(ə)𝐧ˈ𝐝ɪ𝐩ɪ𝐭𝐢/ Mia Cresswell ha iniziato la sua nuova vita alla Stanford, lasciandosi alle spalle Hood River, una cittadina dell'Oregon, dove aveva vissuto la sua infanzia. Ma la Mia di Hood River non esisteva pi...