S: O mio dio... Si... Si ti voglio sposare
Nat si alzò e l'abbraccio quasi a soffocata, tutti nella sala applaudivano. Nat mise l'anello a Sara, e poco dopo tornarono a sedersi al tavolo con noi.
M: Congratulazioni sorellona
N: Grazie amore
Disse abbracciandomi, mi sarebbe mancata e non poco.
Sulla cosca c'era ancora il piede di Tony, che saliva sempre di più il mio respiro si affanno sempre di più. Mi veni a chiudere gli occhi.T: Tutto bene Millie?
M: Si, tutto ok
Pensa Millie, pensa a un modo per uscire da quella situazione.
M: Che ne dite di andare a festeggiare in quel bar dell'ultima vola
S: Ottimo
Bk: Andiamo
Uscimmo dal ristorante, e riprende mo la limousine. Quando arrivammo Wanda mi prese per il braccio, correndo dentro il locale. C'erano un bar con tutto e di più, mi sentii una mano sulla schiena. Mi voltai di scatto, ma feci un respiro di sollievo vedendo Steve.
M: Dio Steve, non prendermi mai alle spalle. Una volta, anzi più di una volata, stavo per rompere il naso a Bucky
S: Non ne ho dubbi, vuoi ballare?
M: Ma certo, a dopo Wanda
Dissi girandomi ma non la trovai, e urlai in faccia a una sconosciuta.
M: Scusa
Steve mi porto sulla pista, mentre rideva.
M: Smettila...
S: Scusa giuro che non rido più
Mi mise le mani sui fianchi ed io le mani sul suo petto, cominciammo ad ondeggiare da una parte all'altra.
M: Allora America's ass dimmi qualcosa di te, per ora so molto poco
S: Ma certo allora, sono di NY, ho fatto il militare nella seconda guerra mondiale
M: Aspetta aspetta la seconda é stata dal 1939 al 1945, come diavolo hai fatto a farne parte
S: Allora Nat non ti ha detto nulla
M: Di che parli?
S: Io sono nato nel 1918, poi con degli esperimenti mi hanno congelato per sessant'anni e poi mi hanno "scongelato"
M: Allora ti chiamerò ghiacciolo da oggi in poi
S: Hahaha Invece tu che mi racconti
M: Non so quante volte ho dovuto dire la storia della mia vita, ma te la faccio breve
S: OK...
M: Nata in Russia, cresciuta con le suore, fatto il militare, allenata come vedova nera da Nat, e tuttora faccio box e sono negli Avengers
S: Vedo che ti sei tenuta impegnata in questi anni
M: Già...
Notai che dietro Steve c'era una parete con uno specchio sopra, guardai meglio e notai Tony che mi guardava seduto al bar con un bicchiere in mano. Steve continuò a parlare ma é come se le mie orecchie si fossero tappate, continuavo a guardare Tony dallo specchio.
M: Steve, scusami non mi sento tanto bene, vado a casa
S: Vuoi che ti accompagni a casa?
M: No, tranquillo goditi la serata
Lo salutai con un bacio sulla guancia, uscii dal bar e chiamai un taxi. Tornata casa presi un bicchiere d'acqua, sentii il rumore delle porte dell'ascensore aprirsi, ma non gli diedi peso. Mi misi a seder sullo sgabello dell'isola in cucina, Tony sbuco fuori dal l'ascensore e venne in cucina.
M: Ciao
T: Ciao, ti sei divertita?
M: Si, sono molto contenta per Sara e Nat
T: Non intendevo quello, intendevo al bar con Steve mentre ballavate appiccicati
Disse mentre faceva il giro dell'isola, venendo verso di me
M: Inanzi tutto non eravamo appiccicati, poi che importa
T: Mi importa, sei mia, non farlo mai più
M: Tu non mi possiedi, non sono un giocattolo, non puoi dirmi con chi stare, non puoi dirmi cosa fare e con chi
T: A no...
Lo disse quando era a due centimetri dalla mia faccia, i suoi occhi fissi senza nemmeno un minimo movimento.
M: No... E poi scusa tu sei geloso di me
T: Sono geloso... Lo ammetto
T: Cosa c'è, anche tu sei gelosa di me
M: Ma di che parli?
T: Non provare a negare l'evidenza amore
M: Tony...
Mi si fermarono le parole in bocca, quando le sue labbra si posarono sulle mie, le sue mani sulle mie guance. Mi arresi per l'ennesima volta, lo so che è da scemi ma non c'è la faccio. Misi le mani sul suo petto attirandolo verso di me, mi sovrasto completamente. Le sue mani scesero sulle mie cosce, facendole salire sin modo da far salire anch il vestito.
M: Tony...
T: Dimmi piccola...
M: Niente...
Sbottonai la sua camicia che fini per terra, fece salire il mio vestito fino ad arrivare al mio punto vita. Misi le mani sulla sua schiena, graffiano leggermente. Tony con le mani sulla mia vita mi spingeva sempre di più verso di lui, le mi gambe abbracciava o le sue. Gli sfilai lentamente i pantaloni, il mio vestito finii a terra. Rimanemmo entrambi in intimo, mi prese il braccio e andammo in camera sua.
Chiuse la porta e mi fece scendere per levarmi il reggiseno, mi fece indietreggiare fino a farmi cadere sul letto. Si mise sopra di me facendo una linea di baci dalle mie labbra, al petto fino al monte di venere. Mi sfilò le mutande facendole scender e lentamente sulle sulle gambe, si alzò leggermente e riprese a baciarmi le gambe.
Mi divarico leggermente le gambe, dio se ci sapeva fare questo. Si mise a cavalcioni su di me, si levo i boxer e si mise il preservativi. Si sdraio su me, cominciò baciandomi dolcemente. E poi...
M: Ahh...
T: Dio Millie...
Continuavo a graffiargli la schiena, i suoi baci umidi mi riempivano il collo e la clavicola.
M: Tony...
T: Ahh...
Non so quanto tempo passo, ma ci sdraiamo l'uno accanto all'altra, con il fiatone. Mi prese e mi avvicinò a lui, misi una mano sul suo petto, mi fece ridere che aveva il cuore a mille.
T: Perché ridi?
M: Nulla tranquillo
T: Tranquillissimo
Cominciai a disegnare dei cercare dei cerchi sul suo petto, le sue mani sulla mia schiena facevano lo stesso.
M: Siamo un disastro
T: Un bellissimo disastro
L'ultima cosa che ricordo è che mi misi a ridere, e poi mi addormentati tra le sue braccia. Mi svegliai con Tony che ancora dormiva attaccato a me, presi li a camicia e ne la misi. Evidentemente li aveva presi dopo che mi sono addormentata. Presi i vestiti e andai in camera mia.

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You don't own me
ChickLitEnemis to lover Marvel Age gap Spicy Tony Stark un genio, miliardario, play boy, filantropo. MIllie Romanoff una donna dolce o almeno così sembra. Ne vedremo delle belle. Spero vi piaccia