11.

235 3 0
                                        

POV's Millie:

T: Perché? 

M: Perché non mi fido di nessuno al cento percento?

Annui. Mi misi su un fianco, posò la mano sulla mia coscia cominciando ad accarezzarla. 

M: Bhe quando l'ho fatto quella persona mi ha fatto del male facendomi credere che me lo meritavo

T: In che senso te lo meritavi?

M: Allora io ho fatto per quattro anni la militare poi tre anni allenata da Nat come vedova nera e un'anno di box

T: Una cosa leggera

M: Già... Quando cominciai quando avevo quattrodici anni per degli amici di mio padre che gli dicevano sempre che avevo del potenziale. Comincia per sfogarmi ma poi diventò un vero e proprio lavoro, in quei quattro c'era un un uomo, amico di papà, che non mi sembrava proprio affidabile, e come sempre avevo ragione

T: Ovvio...

Disse sorridendomi.

M: Una notte si presentò nella mia abitazione, pensai che fosse successo qualcosa invece no...

T: Cosa intendi

M: Non ne voglio parlare 

Mi misi a cavalcioni su di lui.

M: Allora me la curai questa ferita o vuoi che continui a spargere sangue per tutto l'aereo

T: Certo

Mi prese in braccio mettendo le mani alla base del mio sedere, mi fece sedere su un tavolino. Andò in bagno tornando con le garze e tutto quello necessario per medicare la ferita. Mise una goccia di acqua ossigenata sulla ferita trasalì per il dolore. Misi la testa nell'incavo del suo collo, nascondo il mio dolore. 

T: Scusa... ma se stai non riesco a fare nulla

Mi mise le garze, non proprio come dovevano essere messe ma mi accontentai. 

M: Hai un futuro come infermiere 

T: Grazie...

Ci rivestimmo e guardammo un film, stranamente non mi addormentai ma lo fece Tony, sulla mia spalla. Mi addormentai dopo un po' sulla sua testa. 

Mi risvegliai qualche ora dopo e non avevo più Tony accanto a me. Mi girai da parte a parte ma non lo vidi, mi alzai e controllai in giro ma non c'era traccia. 

M: Tony?

T: Si?

Ma che cazzo... saltai in aria dallo spavento. 

M: Cristo!

T: Che succede? Ti si sono staccate le garze?

M: No no è che mi sono svegliata e non ti trovavo, dov'eri?

T: Ero nell'abitacolo per il pilota stiamo per atterrare

M: Ah ok non aveva il pilota automatico

T: Si ma voglio provare, vieni

Mi prese per mano e mi mise nel sedile del co-pilota.

M: Tony...

T: Si?

M: Non ho mai pilotato un aereo

T: Ah nemmeno io

Mi girai verso di lui con l'espressione del viso tipo "Come scusa!" 

M: Come scusa!

T: Uno non mi piace ripetere quello che ho appena detto due hai perfettamente sentito

Trattenni un respiro e sprofondai nel sedile, conficcai le unghie in esso. 

You don't own meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora