Il Sangue del Vampiro ||Taekook||

Capitolo 8

Spengo la sveglia e mi alzo, sono sveglio già dall' alba o più precisamente sono sveglio da quasi tutta la notte. Nella mia mente si ripetevano sempre le stesse scene: Tae che mi afferra, il bacio, le sensazioni che ho provato, l'ultima reazione del moro. Sospiro fissando fuori dalla finestra.

 Oggi abbiamo insieme letteratura, lì finita la lezione l'ho prenderò da parte e parleremo.

Deciso il mio 'piano d'attacco' scendo al primo piano per farmi un veloce caffè siccome sono in ritardo.

Entro nell' aula di letteratura, salutando il professore anche se ancora mi sembra strano. Ieri prendevo il caffè nel salotto di casa sua e lo potevo chiamare per cognome, mentre oggi, beh, è inversione professore.

Vado dritto verso banco dell'altra volta, aspettando Taehyung. Faccio un cenno di saluto a Yoongi e Jin e mi siedo.

"JK, posso?" mi scuote Nam, dal mio quasi appisolamento, la notte insonne si fa sentire. Alzo la testa di scatto, la lezione sta per iniziare, sono entrati tutti tranne il moro. Alla fine annuisco alla domanda del biondino, che si sistema accanto a me.

Mentre il professor Gong inizia la sua lezione parlando delle sorelle Bronte, io fisso la porta aspettando. Passata mezz' ora mi arrendo all'idea che oggi non sia venuto e un po' controvoglia riporto l'attenzione sulla lezione.

Suona la campanella per avvisare che le due ore di letteratura sono terminate.

"Ci troviamo più tardi al solito bar?" chiedo al mio migliore amico, mentre sistemo i libri nello zaino e usciamo dall' aula. Lui fa un cenno d'assenso e mi saluta, io ricambio e mi avvio alla moto. Per me le lezioni della giornata sono finite, mentre Nam si intrattiene ancora un paio d'ore per attività extrascolastiche.

Pendo il casco e monto in sella indeciso su dove andare.

Mi ritrovo davanti alla villa della famiglia Kim e i ricordi della sera prima tornano di nuovo. Non so perché sono qui, probabilmente Taehyung non è nemmeno in questa casa, ma nell' altra che condivide con Park.

Dovrei andarmene prima che mi veda qualcuno o prima di rischiare di incontrare il padrone di questa casa, non sono ancora pronto ad incontrarlo e non so se lo sarò mai.

Faccio un profondo respiro e volto la moto, credo che me ne andrò al bar.

Adoro molto di più il bar al pomeriggio, che alla sera. C'è un'aria più tranquilla e accogliente, poche persone e molto silenzio. Tolto la zona dove c'è il biliardo e il bersaglio da colpire con le freccette.

Prendo posto in un tavolino un po' appartato, in fondo al locale. Ordino un caffè al cameriere accanto a me, appena se ne va prendo il mio cellulare e faccio un giro su instagram.

"Sei solo Jeon?" si siede davanti a me Park Jimin con un sorrisetto in faccia.

"Non mi pare di averti invitato a sederti al tavolo con me."

"Su via, siamo compagni di avventura adesso, dobbiamo conoscerci, non credi?" ghigna, mentre arriva il mio caffè. "Scusi, vorrei un cappuccino con un po' di cacao" ordina, poi riporta il suo sguardo su di me.

"Cosa vuoi realmente Park?" chiedo infastidito, fissandolo a mia volta negli occhi. Lui si fa serio e si avvicina un po' di più.

"Ieri sera, ti ho visto sparire al primo piano e dopo Tae seguirti."

"E allora? non sono affari tuoi."

Lui si prende del tempo, mentre gli arriva il cappuccino, si versa lo zucchero e poi gira il tutto. Finita questa operazione riporta lo sguardo su di me.

"Qualche minuto dopo lo rivisto visibilmente sconvolto. Quindi si, sono affari miei se lo ferisci. Sappi che ti darò la caccia fino alla fine dei tempi, bevitore di sangue animale."

"Tu non sai proprio niente e delle tue minacce inutili non m'interessa" mi avvicino a lui stringendo la mandibola. Lui si acciglia e i suoi occhi si infiammano di rabbia.

"Che state facendo voi due?" ci interrompe una voce a fianco a noi, ci voltiamo verso la sua fonte. Kim Namjoon ci sta fissando confuso e infastidito, a braccia conserte.

Io mi risistemo sulla sedia. "Stai attento. Tae è mio fratello ed io lo proteggerò sempre" mi sussurra Park all'orecchio, mentre si alza dal tavolo lasciando il suo cappuccino a metà. Fa l'occhiolino a Nam e poi se ne va lasciandomi irritato.

"Cosa vi siete detti?" mi domanda il mio migliore amico sedendosi al posto precedentemente occupato dal vampiro con i capelli viola.

Scrollo le spalle e bevo l'ultimo sorso del mio caffè ormai quasi freddo.

"Fa il solito cazzone ed è venuto a disturbarmi. Senti vuoi un caffè?"

"No, l'ho già preso a scuola. Vuoi fare qualcosa adesso?"

"Pensavo di dissetarmi un po' e poi magari torniamo casa ad ultimare la partita a Fifa 22" mi gratto sotto il mento osservandolo. Lui annuisce.

Sento sotto di me un fruscio, un cinghiale sta camminando indisturbato.

Atterro dietro di lui senza fare il minimo rumore e velocemente gli sono addosso spezzandogli il collo e iniziando a bere il suo sangue.

Un'altro cinghiale e un cervo dopo mi sento sfamato, così torno da Nam, che mi sta aspettando su una roccia e nel mentre si sta leggendo per l'ennesima volta 'Il Ritorno del Re'.

"Potresti leggere qualcosa di nuovo ogni tanto" commento avvicinandomi a lui.

"Lo sai che lo faccio. Ma sai anche che una volta all' anno rileggo tutti gli scritti di Tolkien."

Mi siedo divertito, mentre lui chiude e posa il libro, voltandosi infine verso di me, serio in volto.

"Stai bene JK? ultimamente ti vedo distante e distratto. Inoltre dormi pochissimo. Se hai bisogno di parlare, di sfogarti io ci sono."

"Grazie Nam. E che sai con la roba della congrega e difficile essere rilassati." Sono grato di avere un migliore amico come Nam, però non me la sento ancora di dirgli di me e di Taehyung. Principalmente perché neanch'io so effettivamente cosa sta succedendo e cosa provo per il moro.

Lui annuisce e si alza porgendomi la mano per aiutarmi. "Andiamo dai, ho una partita da vincere contro di te."

Ore dopo siamo alla nostra quarta partita, Real Madrid contro Paris Saint-Germain, in cui Nam mi sta stracciando per 10 a 4. Sbuffo infastidito, mentre il biondino ridacchia e riprendo a giocare.

Quando ad entrambi arriva un messaggio da parte di Seokjin il cui testo recita: "Ciao, ragazzi. Domani dopo le lezioni ci troviamo tutti a casa del prof. Vi devo aggiornare su alcune cose su cui sono venuto a conoscenza."