Capitolo 12

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Ora di pranzo, ci dirigiamo verso il tavolo dove sono seduti i tre stregoni, ovviamente di Taehyung neanche l'ombra. E' dalla sera del 9 che nessuno di noi l'ha più visto, neanche Park ha sue notizie.

"Allora? Notizie di Tae?" chiede Jin appena io e Nam ci sediamo. Scuoto la testa e abbasso lo sguardo.

"Voi, notizie sull'incantesimo che devono fare il 31?" cambia discorso il mio migliore amico e io gli sono grato. Per ora non voglio pensare al comportamento del moro.

"Nada, anche se ora mi sta aiutando il professor Gong." Sussurra Yoongi mentre si versa da bere. "Ma è difficile. Perché non tutti i Grimori hanno tutti gli incantesimi, solo in quelli più antichi prima che furono proibiti gli incantesimi oscuri, come questo, si possono trovare. Ma la mia famiglia ne ha solo uno più recente, quindi ora stiamo cercando in quelli di Gong."

 Mangiamo per un po' in silenzio finchè non arriva a tutti un messaggio da parte di Park Jimin: "Ciao, sei invitato alla festa per festeggiare i miei 27 anni. La festa si terrà a villa Park e il dress code è: eleganza."

"Non sapevo fosse oggi il suo compleanno" commento. Chissà se verrà anche Kim.

"Non sapevo che considerate anche i compleanni" mi fissa confuso il rosso davanti a me.

"In realtà solo i vampiri come Taehyung e Jimin e solo fino ai trent'anni, età definita 'Il punto d'inizio' della vita da vampiro. Invece i vampiri trasformati, come me e JK, solitamente non li festeggiano più da quando sono diventati vampiri, perchè non ha senso. Io rimarrò per sempre un ventenne" spiega Nam agli stregoni che lo fissano rapiti.

"Vero, io rimarrò sempre un diciottenne. E poi quest'anno dovrei festeggiare 122 anni ed è brutto dopo i cento ricordare gli anni trascorsi sulla terra." Mi intrometto anch' io nel discorso.

"122 anni? sei del.." Jin fa un breve calcolo "1900?"mi chiede stupito.

"Già. Precisamente nato il 1 settembre del 1900."

I tre stregoni mi guardano increduli e poi si girano verso il biondino che sorride divertito.

"Io non ho ancora superato il secolo su questa terra, ci sono solo da 92 anni. Dal 12 settembre del 1930."

Le mascelle dei ragazzi che abbiamo davanti stanno quasi toccando terra. Questo mi fa esplodere in una risata che viene seguita da altre risate.

Ci alziamo ancora divertiti mentre suona la campanella di fine pausa pranzo e ci avviamo verso le varie classi.




Siamo nell' immenso giardino di villa Park e c'è quasi l'intera comunità dei vampiri di Seoul. Ci avviamo verso l'entrata dove un maggiordomo ci prende i soprabiti e la gente lancia occhiate ai tre adolescenti stregoni.

"Tranquilli. Sanno chi siete e non vi devono toccare." Li rassicura una voce dietro di noi, ovvero il protagonista della festa. "Sono felice che siete arrivati. Lì si trova il bar se volete qualcosa da bere, scusatemi devo salutare alcuni ospiti. A dopo." Sono sicuro che la prima frase fosse indirizzata solo a Namjoon.

Noi ci avviamo verso il bar o almeno io e i tre stregoni, Nam viene intercettato da un conoscente che si mette a parlare con lui.


Sono alla seconda birra e sono da un'ora seduto al bar. Nam è andato a salutare altri vampiri che conosce, Jin e Hoseok stanno ballando sulla pista e Yoongi, beh lui l'ho perso di vista mezz'ora fa. 

Mi alzo e decido di farmi un giro per le sale, per evitare di annoiarmi troppo.

Sulla soglia di casa sgorgo un volto conosciuto, Taehyung, insieme ad un ragazzo più grande che credo sia il fratello.

Il moro incrocia i miei occhi fissi su di lui, poi si volta verso il fratello e gli dice qualcosa. Infine incatena di nuovo il suo sguardo al mio e mi fa cenno di seguirlo in giardino.

Ci allontaniamo un po' dal casino della festa.

"Mi dispiace per questi giorni e per la mia assenza, soprattutto con te."

Faccio un profondo respiro e poi mi fermo voltandomi verso di lui che a sua volta si ferma di fronte a me.

"Sparisci, ritorni, ti scusi e poi di nuovo da capo in loop." Gli parlo guardandolo fisso negli occhi. "Lo so,ti dovevi occupare di tuo fratello, in modo che non andasse in giro a raccontare. Ma non puoi scomparire così. Hai noi, non fare tutto da solo. Hai me."

Tae si avvicina un po' titubante, perché non sa se ha ancora il diritto di premere le sue labbra sulle mie, allora io lo rassicuro baciandolo per primo. Quanto mi erano mancate le sue morbide labbra in questi giorni.

Continuiamo per un po' poi mi scosto da lui per guardarlo dritto negli occhi.

"Provo qualcosa di forte per te, qualcosa che non ho mai provato prima d'ora."

Tae sorride e mi bacia l'angolo della bocca.

"Voglio stare solo con te e recuperare il tempo perso. Andiamo a casa mia." Mi sussurra all' orecchio.

Mi volto verso la casa per vedere dove sono gli altri.

"Tranquillo, Min e Namjoon sono abbastanza occupati" mi parla appoggiandosi con la testa alla mia spalla e indicando Park che balla con il mio migliore amico.



Entriamo in camera sua e lui si volta verso di me e riprende da dove aveva interrotto. Passo le mie mani tra i suoi capelli mentre lui mi cinge la vita.

Inizia a baciarmi il collo ed io filo le mani sotto la sua camicia, gli premo le labbra alla base del suo collo. Un gemito esce dalle mie labbra e inizio premermi contro di lui.

Tae inizia a indietreggiare verso il letto continuando a baciarmi, io cerco di sbottonare la sua camicia.

"Sei sicuro?" si interrompe e si scosta fissandomi negli occhi, io mi fermo e annuisco guardandolo a mia volta.

Allora lui mi sbottona la camicia togliendola e rimane ad ammirare il mio addome. Anch' io gli sfilo la camicia, baciandogli il petto e facendolo sospirare.

Ci stendiamo sul suo letto togliendoci i pantaloni e rimanendo solo con i boxer. Il moro si stende sulla schiena ed io mi posiziono su di lui con le gambe ai lati dei suoi fianchi e ricominciamo a baciarci. 

I nostri corpi si toccano e gemo quando si toccano proprio dove si trova il punto in cui siamo duri, Tae inizia a sfregarsi contro di me, poi si ferma e mi sfila l'unico indumento rimasto e così fa anche con i suoi boxer.

Gemiamo quando entrano in contatto fra di loro a pelle nuda. Il moro mi bacia il collo e continua a sfegarsi, io premo le mie unghie dentro la pelle delle sue spalle muovendomi e gemendo.

Veniamo entrambi nello stesso momento ed io mi accascio su Tae esausto, respirando l'odore della sua pelle.






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