Manca un'oretta all'inizio della festa ed io e Nam ci stiamo preparando. Stasera voglio passare la maggior parte del mio tempo con Tae, è dalla giornata al lago che non passiamo del tempo insieme e soprattutto da soli.
Mi avvio in cucina per farmi un po' di caffè, sono ancora un po' stanco. Dopo tutto ho perso i sensi per due interi giorni e ho ripreso conoscenza solo stamattina. Poteva andare molto peggio se Taehyung non mi avesse offerto il suo sangue. Il suo sangue. Al solo pensiero mi spuntano i canini ma arrossisco anche, perchè quello che abbiamo fatto è molto intimo e significa appartenenza, donarsi completamente all'altro.
"Sei pronto? manca poco." Interrompe i miei pensieri il mio migliore amico.
"Si. Prendiamo la tua macchina?"
Lui annuisce, così prendo la giacca, finisco di sistemarmi e mi avvio verso la porta di casa.
"Ragazzi, noi siamo davanti al vicolo, voi state arrivando?" ci manda un messaggio sul gruppo Yoongi mentre parcheggiamo.
"Noi siamo appena arrivati al parcheggio, ora vi raggiungiamo" li avverto.
Difatti poco dopo vediamo i tre stregoni all'inizio del vicolo, cosi li raggiungiamo.
"Oi finalmente. E' quello il magazzino che sembra messo male?" ci chiede il rosso appena ci vede arrivare.
"Si, ma dentro è molto meglio. Te lo giuro." Gli risponde Nam abbracciandolo. " Che facciamo, li aspettiamo o ..?"
"Tranquillo amore, siamo qui." Lo interrompe Jimin da dietro le nostre spalle, sorridendo.
Io incrocio lo sguardo del moro accanto a lui che mi fa l'occhiolino e poi si avvicina per baciarmi. Io mi stringo a lui strusciando un po' la faccia contro il suo collo, mentre una leggera risata esce dalla sua bocca.
"Andiamo piccioncini. Voglio vedere l'interno" ci urla Hoseok già lontano, facendo voltare alcuni vampiri. Noi lo seguiamo.
Entriamo e siamo subito inondati dalla musica. Andiamo a prendere un tavolo e ordiniamo delle birre, i tre stregoni non smettono di guardare in giro. Ma devo ammettere che stasera il pub si è proprio superato.
Tae si volta verso di me sorridendo e porgendomi la mano. "Mon chéri mi concederesti questo ballo?"
Io accetto prendendo la sua mano e baciandola, poi ci avviamo verso la pista da ballo, ma un uomo si ferma davanti a noi.
"Ti ho riconosciuto. Un secolo fa avevo un disperato bisogno di bere e ingannai un ragazzino che voleva aiutarmi. Oggi pomeriggio alla riunione ho compreso che quel ragazzino fosti tu." Mi parla guardandomi negli occhi Kim Sungkyu. "Mi dispiace. Non avevo mai bevuto così tanto da prosciugare il sangue della vittima. Tanto da ucciderla o da trasformarla. Mi dispiace."
Mi tende la mano, io guardo un'attimo Tae ma il suo sguardo è impercettibile e rimane fisso sul padre. "La perdono" stringo la sua mano, lui china il capo, fa un cenno al figlio e se ne va.
Noi iniziamo a danzare in silenzio.
"Perchè lo hai perdonato? Ti ha fatto soffrire."
Scrollo le spalle. "Lo so, ma è successo una vita fa ormai. In più non cambierebbe nulla, rimarrei comunque un vampiro." Tae mi guarda e mi bacia.
"Tra l'altro dovrò vederlo spesso se rimaniamo insieme."
"Se? Ho intenzione di tenerti sempre vicino a me. Mi hai fatto preoccupare e ho avuto paura di perderti. Ti amo Jungkook."
Gli sorrido baciandolo e stringendomi a lui. "Ti amo anch'io Taehyung. Non ho intenzione di lasciarti mai più."
Ed è vero. Vorrei non finisse mai questo momento, mi sento l'uomo più fortunato al mondo ad avere accanto a me Kim Taehyung, il vampiro che è riuscito a farmi provare un sentimento a me sconosciuto, fin ora, e a rubarmi il cuore.
Sorrido realizzando questo e i miei occhi incrociano quelli del mio migliore amico che balla stringendosi a Jimin, anche lui mi sorride, felice.
Chiudo gli occhi posando la testa sul petto di Tae che mi stringe continuando a ballare. E rimango così a godermi questo momento. A godermi noi.
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Il Sangue del Vampiro ||Taekook||
Fanfiction"Vedere un Taehyung senza pensieri e preoccupazione, ma allegro e libero mi fa battere il cuore. Vorrei che fosse sempre così, voglio proteggerlo dal mondo e voglio rimanere sempre al suo fianco in ogni momento. Ed è qui che comprendo che sono inna...