Segreti

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"Izabel sente qualcuno urlare. 

L'eco di una voce sofferente molto famigliare le rimbomba nelle orecchie, costringendola a coprirsele. E' circondata dal buio che le impedisce di capire da quale direzione provengono quelle grida fin quando, su quello che pare essere il pavimento, appaiono diversi sentieri bianchi che proseguono all'infinito. Da ognuno di essi giungono voci strazianti, urlanti, scosse dai singhiozzi. La ragazza continua a girare su se stessa alla ricerca di un luogo in cui sperare in un pò di pace , ma ovunque posa gli occhi spuntano nuovi sentieri  con nuovi tormenti. 

Ben presto il nero del buio lascia il posto al bianco di quei percorsi interminabili ed è solo togliendo le mani dalle orecchie e concentrandosi sui suoni che finalmente capisce: ciò che sente è la sua voce. 

E' lei che grida di dolore. 

E' lei che urla per la frustrazione. 

E' lei che strilla per la rabbia. 

E' lei che piange per la stanchezza, per la paura, per la disperazione.

Izabel si porta di nuovo le mani alle orecchie sperando in una tregua che non arriva finché, esasperata, inizia a urlare a sua volta.
Un susseguirsi di voci che si accavallano e convergono in un suono stridulo, facendole scoppiare i timpani..."


La ragazza si sveglia spalancando gli occhi.


POV Tania

Ovunque si giri sul divano, la sorella di Izabel non riesce a trovare una posizione comoda. I lividi ancora freschi sulla schiena e la pancia le impediscono di prendere sonno perciò si sposta su un fianco il più lentamente possibile e rimane ferma così a fissare il buio. 

Appena Izabel le ha aperto la porta voleva buttarsi sul suo corpo minuscolo e scoppiare in lacrime ma conoscendola si è trattenuta. 

Non ha ancora informato sua sorella che la madre è stata ricoverata quella sera per un'emorragia interna e il padre certamente non si è trattenuto nell'alzare le mani su di lei come fa abitualmente nonostante Tania abbia cercato di evitarlo e di difendersi in ogni modo possibile. 

Lui è sempre così arrabbiato... come se odiasse se stesso oltre che il mondo intero. 

Cinque anni fa le due sorelle hanno scoperto l'esistenza dell'amante del padre a seguito di un episodio sconvolgente e la ragazza sperava che questo le avrebbe avvicinate ma ancora oggi Tania non conosce i veri motivi che hanno spinto la sorella ad abbandonare lei e la madre. 

Ha ricordi vaghi della sua infanzia, prevalentemente nella sua memoria appaiono gli occhi giovani, stanchi e vacui della sorella. Mai una lacrima è scivolata sulle sue guance; e il padre sempre infuriato. 

E' rimasta tristemente sorpresa quando Izabel, subito dopo aver compiuti i suoi diciotto anni, una sera si presenta in salotto con due valigie dicendo di aver trovato un lavoro, un mini appartamento e che se ne andava. Non ha aspettato la risposta di nessuno mentre imboccava la porta di casa, salutando tutti e per non farvi più ritorno per due lunghi anni.  

La sera successiva Tania era in camera sua, spaparanzata sul letto, quando il padre è entrato come una furia e prendendola per i capelli ha iniziato a tirarle dei pugni sulle braccia e i fianchi. Una routine che si è verificata troppo spesso in quei due anni, sempre quando la madre non era presente. E Tania non ne ha mai fatto parola con qualcuno. 

Probabilmente la sorella è fuggita per lo stesso motivo, non ne hanno mai parlato apertamente, e ogni volta che ha provato ad aprire l'argomento Izabel si è chiusa in un muto silenzio con gli occhi rivolti verso il vuoto. 

Deve essere sicuramente successo qualcos'altro prima che se ne andasse altrimenti non si spiegano le urla con cui si sveglia quasi ogni notte nonostante provi a nasconderlo. 

E' un anno che Tania cerca un lavoro e un monolocale in cui trasferirsi per sfuggire al padre ma gli affitti sono aumentati e lo stipendio misero di un cameriere non riesce a coprirlo. Ha cercato in ogni modo di convincere la sorella ad accettarla in casa e, nonostante sia sempre stata disponibile ad aiutarla, su questo è stata irremovibile. 

Dopo l'ennesima sfuriata del padre, Tania è scoppiata. Ha raccolto il minimo indispensabile ed è uscita per raggiungere l'appartamento della sorella. 

E' quasi sul punto di addormentarsi quando il suo telefono si illumina per l'arrivo di una notifica. Strizza gli occhi per vedere di chi si tratta, senza muoversi: un messaggio vocale da Max. 

Sospira e chiude di nuovo gli occhi lasciandolo perdere, ha cose più importanti a cui pensare. 

Tipo come convincere la sorella nel giro di qualche ora a svuotare il sacco su tutto quello che le sta nascondendo.

The Lost MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora