POV MAX
Quella donna lo farà impazzire.
Ha tentato di mettersi in contatto con Tania per giorni ma nulla, ignora i suoi messaggi e le sue chiamate. Due giorni fa è anche andato a casa loro ma il padre gli ha sbattuto la porta in faccia prima ancora di poter spiegare il perché si trovava li. E' rimasto diversi minuti imbambolato davanti la porta, confuso su cosa stesse succedendo.
Non sa dove abiti Izabel e ha rinunciato a ottenere risposte da lei già tempo fa perciò non sa a chi rivolgersi per chiedere come stia Tania.
Si sono conosciuti qualche mese fa tramite delle amicizie in comune e si sono subito ritrovati in sintonia. Col passare del tempo e l'arrivo del caldo estivo ha iniziato a notare che sempre più spesso fa delle smorfie per qualsiasi movimento compie, come se soffrisse ad ogni alzata delle braccia o spostamento del busto o delle spalle.
I suoi dubbi si sono concretizzati il giorno in cui si sono incrociati all'ospedale.
Anche mentre era ferma sulla porta, a diversi metri da lui, si poteva notare una guancia arrossata e leggermente gonfia come se avesse ricevuto uno schiaffo o un pugno e avvicinandosi ha potuto constatare la presenza di diversi lividi in via di guarigione alla base del collo. Le ha appoggiato leggermente una mano sulla spalla ma la ragazza ha sussultato vistosamente e lui si è affrettato ad allontanarsi con una furia cieca, sbattendosi la porta alle spalle. Lasciando le due sorelle ai loro segreti.
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Ora, mentre si sta scolando due litri d'acqua nella sua minuscola cucina, non può non chiedersi cosa effettivamente lo leghi alle due ragazze. Sebbene tenga ad Izabel, a distanza di due anni da quando si sono conosciuti, lui la considera ancora un mistero o un rompicapo. Sebbene da un lato la cosa lo intrighi, dall'altra non sa bene come affrontare i suoi silenzi.
Al pensiero di Tania invece, gli viene spontaneo sorridere. Se la ricorda mentre le arruffa i capelli e lei impreca, cercando di divincolarsi. La loro relazione è fatta di battibecchi continui e chissà perché la cosa gli scalda il cuore.
La sua rabbia di quel giorno è rivolta a entrambe: nascondono qualcosa ma ognuna è rinchiusa nella propria bolla e nessuna di loro fa il primo passo per cercare il suo aiuto, che sarebbe pronto a dare.
Mentre ripone l'acqua nel frigorifero, si sente la porta d'ingresso aprirsi e rimbomba la voce squillante della madre accompagnata da una voce maschile che per il momento non riconosce. Si affaccia per capire di chi si tratta e rimane di stucco: il padre di Izabel e Tania.
L'uomo tiene sotto braccio la donna e si scambiano effusioni come se fossero degli adolescenti, rivoltante. Li raggiunge con calma, passando per il breve corridoio che li separa, anche se controvoglia e con una punta di soddisfazione nota che il padre l'ha finalmente riconosciuto e si morde le labbra nervoso.
<<Mamma puoi spiegarmi cosa diavolo sta succedendo? Come conosci quest'uomo?>> domanda spostando lo sguardo dall'uno all'altro.
Quest'ultima, totalmente ignara della situazione di disagio che si è creata, ribatte: <<Max lui è Franco, ti avevo chiesto di accompagnarmi da lui qualche tempo fa. Incontrammo anche quella disgraziata quel giorno.>>
<<So già chi è, voglio sapere perché vi stavate sbaciucchiando come se foste dei ragazzini qui all'ingresso>> poi voltandosi verso l'uomo gli punta il dito sul petto e prosegue: <<questo spiega perché Izabel era così sorpresa quel giorno quando ci siamo incontrati sotto casa vostra. >>
Si porta le mani al viso, coprendosi dalla vergogna. <<Cristo, come potrò guardare di nuovo le due ragazze in faccia ora?>>
La madre infastidita dalla reazione del figlio sbotta: <<Max non sono cose che ti riguardano, sappi solo che Franco ha già risolto il problema con quelle due.>>
<<E con la moglie? Perché a quanto so, ha anche una moglie.>>
I due adulti davanti a Max si scambiano delle occhiate in silenzio per alcuni secondi poi Franco afferma: <<mia moglie a breve non sarà più un problema.>>
Un Max sbigottito, confuso e disgustato sospira davanti ai due e se ne va lasciandoli soli. Mentre si reca nella sua camera scrive immediatamente un messaggio ad Izabel: "DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE PARLARE DI PERSONA, DEVE ESSERCI ANCHE TANIA, IL PRIMO POSSIBILE".
Invia e riceve stranamente risposta dopo solo pochi minuti: "Innanzitutto calmati, noi tra un'oretta ci prendiamo un caffè al bar vicino l'ospedale quindi raggiungici direttamente lì."
Il ragazzo si fa una doccia, si prepara con calma e con dieci minuti di ritardo arriva a destinazione per trovarsi davanti un'altra scena inaspettata: le sorelle sono sedute ad un tavolino e in mezzo a loro è spaparanzato quello stupido medico dell'ospedale che fissa Izabel insistentemente.
Si prospetta una conversazione molto scomoda.
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The Lost Me
General FictionE' mai capitato di fare lo stesso incubo per diverse notti di fila? Ci si sveglia urlando, in un bagno di sudore, spesso senza avere qualcuno a cui importi cosa sia successo. Questa è una storia come tante, di una ragazza che ha vissuti traumi i qu...