Kyklos

Capitolo 13: Chi sono per davvero

Il nostro "eroe" lascia finalmente Chalawan, venendo persino a sapere della credenza di una luna precedentemente esistita chiamata Ogma, e con la consapevolezza di aver visitato tutte le dottrine ed imparato tutto ciò che le potevano insegnargli e si dirige dunque finalmente dal suo capitano a Veritate per proseguire con la sua carriera militare; non ci è dato sapere quanto tempo sia passato con esattezza da quando i due si sono separati, questo volume si basa infatti principalmente sul diario rinvenuto di Omega ma questo è incompleto in parte, tuttavia grazie alle testimonianze si sa con certezza che da che era rasato aveva barba e capelli mediamente lunghi al suo incontro con il capitano Arm. La storia ricorda Omega in diversi modi, eroe e criminale di guerra sono i nomi più gettonati, ad ogni modo quello che seguirà sarà il primo vero passo che Omega farà prima di diventare il demone stermina innocenti per cui molti lo riconosceranno.

Omega viene a sapere che la sua squadra è rientrata nella capitale e, nervoso ma anche più sicuro delle sue capacità, incontra il suo capitano.

Arm:<<Quanto tempo, quasi non ti riconoscevo così conciato, sai ti stai facendo riconoscere, l'Intellettuale vieni chiamato... un pò spocchioso ma fa il suo effetto... A proposito io e te dobbiamo parlare...>>

Omega:<<Capitano... ho fatto come aveva chiesto, ho completato il mio percors->>

Armo lo interrompe <<Si si lo so tranquillo, cioè complimenti, io non pensavo avresti visitato TUTTE le dottrine, credevo ti saresti fermato ad una o due come fanno tutti ma meglio così... però senti... non so se potrai continuare...>>

Omega:<<Mah... perché non potrei? Cioè ho fatto tutto, stavolta posso essere utile>>

Arm:<<Lo so lo so infatti sei stato incredibile, ma è passato tempo, pensavamo fossi disperso, inoltre io tra un po' potrei essere promosso di grado e soprattutto... abbiamo trovato la tua identità... sei contento?>>

Omega:<<... aspetti, cosa...?>>

Arm:<<Donato Cocci, è il tuo nome, non ti dice niente? Purtroppo non siamo riusciti ancora a capire l'incidente che ti ha convolto, ma sei un pastore di animali di terra di Fortitudo, la tua famiglia possiede una fattoria lì, rimani un civile nonostante tutto e ora non hai nessun obbligo nei nostri confronti, ne ho parlato anche con il comandante Novum e puoi tornare a casa>>

Omega:<<Ma... ma allora... che significato ha avuto tutto ciò... mi sono quasi ammazzato per nulla...?>>

Arm:<<Ascolta ragazzo, so che magari è difficile da comprendere ma la tua famiglia ti aspetta, non fare lo stupido e ritorna da loro... non hai idea di quanti vorrebbero essere al tuo posto, ma purtroppo non tutti possono avere la fortuna di avere un lavoro in superficie che non implichi rischiare il culo in guerra, spero possa apprezzarlo. Addio Donato è stato un piacere conoscerti, la nazione ti ringrazia per i tuoi servigi, sei stato solo coinvolto in un incidente ma la tua avventura finisce qui>>

Omega si recò all'indirizzo fornitogli, era profondamente scosso e frastornato dai suoi pensieri. La sua psiche venne messa a dura prova in poco tempo. Il mondo che si era creato veniva costantemente cambiato senza dare una stabile interpretazione della realtà, era come se si muovesse costantemente in verità distorte e mai rivelate completamente.

Ad ogni modo Donato suonò al campanello della fattoria e a lui si presentò una donna che urlando lo abbracciò <<Donà sei tornato, sono tua madre>> i familiari accolsero Donato e lui gli spiegò l'accaduto, la famiglia era composta da altri tre fratelli, la madre ed il nonno, il padre era scomparso e si pensa a causa di una battaglia avvenuta lì vicino.

Tornato in casa a Donato non riemerse nessun ricordo, anzi solo lo sconforto prese posto nella sua mente, nella sua stanza non trovò nulla che indicasse la sua personalità, era una camera anonima e spoglia di qualsiasi colore, come se non vi fosse mai vissuto nessuno e addolorato per non sapere che tipo di persona fosse, Donato si addormentò.