Iris:<<Bisogna impedire che il vaso compia l'Apocalisse. Io devo proteggere l'accesso all'inferno, il Princeps ha voluto attaccare quest'altro accesso per arrivare all'angelo ma visto che gliel'abbiamo impedito ora utilizzerà il vaso per arrivarci (in tonatiano)>>
Omega:<<Cosa intendi dire? Questo è un altro accesso? (in tonatiano)>>
Iris:<<Si, ma è davvero così importante ora? Hai un'altra missione da compiere (in tonatiano)>>
Omega:<<... forse hai ragione... (in tonatiano)>>
Iris:<<Addio Omega, è stato un piacere averti conosciuto (in tonatiano)>>
Iris vola via verso le Terre degli Antichi, intanto Omega raggiunge l'aereo supersonico che lo lancerà nello spazio. Nel mentre Omega ripercorre tutta la sua storia, tutti i suoi ricordi, tutti i suoi insuccessi. Il rimorso di aver causato così tanto dolore ed il rammarico per aver ucciso così tanti innocenti continuano ad accompagnarlo, non lo abbandonano mai, forse è stato proprio per tutto il male che ha generato che si trova in quella situazione e forse il dolore che gli altri hanno subito è stato un male necessario per arrivare alla pace; fatto sta che il peso delle coscenze di tutti quelli che ha ucciso continuano ad essere presenti nella vita di Omega senza mai lasciarlo solo, persino ora le sue vittime sono affianco a lui mentre sale sull'aereo, come se stessero accompagnando la sua bara nella tomba.
Il diaro di Omega termina qui, tutto quello che sappiamo da questo momento in poi è per via di testimonianze dei presenti e registrazioni della scatola nera dell'aereo, nonchè le registrazioni stesse della stazione nemica.
Omega prese il lancio, l'aereo non era come i vecchi modelli, era stato migliorato ed aggiornato grazie alle conoscenze di Chalawan, nonchè equipaggiato a misura per l'obiettivo della missione, era in grado di volare nello spazio, anche se per poco tempo e persino di atterrare resistendo all'alltrazione del pianeta.
Il bersaglio era la stazione spaziale, era decisamente più grande del Sistema Denji. Appena Omega si avvicinò a sufficienza si attivò il sistema di difesa della stazione che gli lanciò contro laser al plasma ma grazie al drone prototokosiano equipaggiato riuscì a deviare i colpi e rimanere illeso; il drone era rivestito di un metallo particolarmente resistente ma ciò che lo rendeva particolarmente efficiente era il fatto che riusciva a riconoscere i campi elettromagnetici e rispondere con altrettanta energia da farli deviare, ciò però significava un altissimo dispendio di energia e per questo difficilmente replicabile, se infatti durante il giorno della fine del mondo il Sistema Denji avrebbe sparato un secondo colpo allora non si sarebbero potuti difendere una seconda volta ma all'epoca non si sapeva.
I prototokosiani utilizzavano un metodo di ricezione dell'energia molto avanzato, ovvero inglobavano un intero sole in una sfera di Dyson assorbendo tutta l'energia nucleare che genera e trasferendola alle astronavi ed ai sistemi di difesa, tutto sommato non troppo dissimile a come funziona il Sistema Denji.
Tuttavia anche se il drone era capace di deflettere i colpi di plasma era però incapace ad affrontare ciò che sarebbe venuto dopo. Chi vi era all'interno della stazione generò una barriera di aura attorno evitando che quindi qualcuno possa avvicinarsi; Omega percepì l'aura e la riconobbe, apparteneva al bambino incontrato il giorno prima nel lago, ad ogni modo anche Omega generò aura per infrangere la sua barriera, utilizzò tutta la sua forza e riuscì a distruggerla, questo perchè anche se la quantità di aura utilizzata dall'avversario era maggiore essa doveva ricoprire un'area molto più vasta.
Tramite un sistema di agganci, l'aereo attraccò sulla superfice della stazione, il sistema automatico avrebbe hackerato i circuiti della stazione per fermare il processo di accumulo di energia nucleare ed avrebbe impiantato poi un piccolo ordigno che l'avrebbe fatta esplodere e poi precipitare; per fare ciò però sarebbero serviti diversi minuti e l'aereo doveva rimanere intatto e l'unico modo per assicurarsi l'integrità era quello di eliminare il nemico all'interno o avrebbe potuto generare aura per distruggerlo una volta scovato. Omega si dovette infiltrare nella stazione, non essendo in orbita del pianeta e dunque non in caduta perpetua vi era sempre l'attrazione della gravità del pianeta anche se solo del 90%, all'interno trovò, come aveva ben presupposto, il bambino intento ad osservare il pianeta tramite giganteschi finestroni.
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Kyklos
Bilim KurguQuesta storia narra dei cambiamenti di un'intera società a livello antropologico e militare tutto condensato da concetti fantascientifici puramente originali ma che verranno esplicati via via con l'andamento della storia e dei capitoli. Il concetto...