Finalmente ricongiuntosi con Arm, Omega viene a sapere che la squadra degli opliti prototokosiani era riuscita a raggiungere la capitale di Cervantes perchè avevano sfondato le difese del comandante Pallium, il quale morì cercando di sostenere la linea di difesa. Probabilmente quegli opliti avevo l'obiettivo di uccidere tutti i comandanti a Cervantes, quindi anche Arm ed Omega, per indebolire la coordinazione dell'esercito nemico, tuttavia dopo essersi sfuggiti dalle mani lo stesso Omega si ritirarono nell'isola ove risiedeva la loro base; adesso il comando di tutte le forze di attacco sono passate in mano al secondo al comando ovvero Arm ed ora che non ci sono altri ostacoli sono tutti pronti per l'attacco alla corazzata madre.
L'esercito dell'alleanza era in quel momento costituito da forze sia dell'esercito delle nazioni che squadre di mercenari varie che da apostoli volontari, buona parte di esso sarebbe stato ancora schierato sulla costa ovest di Cervantes mentre un'altra parte era in procinto di accerchiare l'isola via mare; una volta distrutta la corazzata e liberato i cieli avrebbero schierato il Sistema Denji e sparato un colpo, tuttavia per evitare posdibili variazioni di traiettoria dovute a disturbi radio che avevano rilevato si è preferito utilizzare un segnalatore da posizionare più vicino possibile alla base nemica al momento opportuno. Se ciò non fosse bastato il piano B prevedeva un assedio totale dell'isola da parte di tutte le forze rimanenti, se anche ciò non fosse bastato allora avrebbero dovuto lanciare una bomba all'idrogeno che Chalawan possedeva; questo è rimasto come terzo piano per evitare che possibili contraeree nemiche distruggessero il veicolo che lo trasportava danneggiando quindi i solsdati stessi o peggio ancora la popolazione in caso di intercettazione su suolo civile.
La corazzata era gigantesca, grande quanto un'intera città e si trovava al di sopra della stratosfera, troppo lontana dal suolo per rivelarsi un pericolo per le truppe di terra ma comunque alla portata per la distruzione del Sistema Denji. Per raggiungere la corazzata Libertas mise a disposizione tutti i suoi aerei super sonici e Chalawan i suoi giganti senza testa per viaggi spaziali; il numero di soldati che potevano raggiungere la corazzata era quindi limitato a circa un centinaio, dunque Arm decise di rimanere a terra dando supporto alla prima linea mentre Omega avrebbe guidato l'assalto alla corazzata.
Omega ripensava a Lux e ciò che gli aveva detto, forse era vero e se così fosse allora significava che altri dracones come lui si potessero star nascondendo all'interno dell'esercito, ma perché? Cosa volevano? Quale era il loro obiettivo? Erano tutte domande che Omega non riusciva a scrollarsi da dosso, ma in ogni caso non avrebbe mai collaborato con Lux se davvero fosse stata l'eminenza grigia dietro alla cancellazione dei suoi ricordi.
Tra le forze d'assalto alla corazzata vi erano Galea e Colossus, ma anche Tommaso Bordov, Milena Delucci e Corey Reeves, due tra i Santi delle dottrine ed il Papa in persona. Tutti i soldati assegnati alla missione salirono sui loro veicoli trasportati da una porta aerei, non essendoci posizioni conosciute da cui i nostri potevano atterrare ed entrare nella base si decise di utilizzare una diversa strategia infiltrarsi all'interno della corazzata; al decollo tutti i piloti inserirono il pilotaggio automatico, avvicinandosi all'obiettivo non ci fu nessuna difesa e questo insospettì Omega, magari confidavano nei diversi strati di metallo esterni, il piano ad ogni modo prevedeva di agganciare i velivoli alla corazzata tramite un sistema di funi magnetiche e di utilizzare poi laser appositamente equipaggiati per fondere il metallo e creare un'apertura apposita per i soldati che si sarebbero addentrati. Inutile dire che in questo passaggio molti soldati non riuscirono a trapassare le difese esterne e morirono a causa di errori nell'aggancio automatico, si trattava pur sempre di una tecnologia ed attrezzatura un po' improvvisata.
Nonostante le prime difficoltà molti dei soldati dell'esercito alleato riuscirono nell'impresa di infiltrazione, tutti loro indossavano attrezzature per la respirazione nello spazio visto che si aspettavano scarsi livelli di ossigeno all'interno della corazzata. I nostri eroi si aspettavano di trovare una feroce resistenza, cosa che però non avvenne, anzi la resistenza che vi era fu relativamente molto poca; l'obiettivo era quello di impossessarsi dei comandi o distruggere i motori e far schiantare il veicolo se fosse il piano non fosse riuscito, l'interno della corazzata era strapieno di corridoi e stanze ed era difficile orientarsi ma la scarsa presenta dei nemici rese il tutto stranamente tranquillo.
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Kyklos
Science FictionQuesta storia narra dei cambiamenti di un'intera società a livello antropologico e militare tutto condensato da concetti fantascientifici puramente originali ma che verranno esplicati via via con l'andamento della storia e dei capitoli. Il concetto...