Beside you

14: Quando senti il bisogno di farlo, vieni da me.

When it gets hard out there,
look up at the sky.
the stars are rooting for you,
and so am i.
- louise kaufmann

Non essere più in punizione significa solo una cosa: posso finalmente divertirmi e fare quello che mi pare.

Per questo passo l'intera giornata fuori con Denis, stranamente senza la sua ragazza perché aveva da fare.

Ci facciamo una partita a calcio con alcuni ragazzi conosciuti in un parco e dopo averli stracciati, decidiamo di recuperare le energie andando a mangiare in qualche fast food.

Faccio per pagare, quando il mio amico mi precede e paga per entrambi.

«Grazie bro, ma non era necessario.» ammetto, rivolgendogli tuttavia un sorriso per ringraziarlo.

«Ieri un cliente ha pensato bene di farmi un regalo, dandomi venti euro in più.»

«Che culo...»

Potrei dire che Denis abbia un lavoro serio o per così dire dignitoso, ma sarebbe una stronzata colossale. Il francese ha da qualche mese iniziato a spacciare, – ovviamente all'insaputa di Giulia – purtroppo non caramelle, ma altro.
Questo spiega i vestiti nuovi con cui si presenta ogni tanto o i gesti come quello di poco fa.

Lo ammetto, per un periodo sono stato tentato anch'io di prendere quella strada, guadagnare soldi in quel modo mi sembrava una figata. Ma fortunatamente ho mia madre che ancora pensa economicamente a me e non ho bisogno di soldi come invece ce l'ha Denis, il quale ha una situazione familiare diversa dalla mia.

Ci sediamo ad un tavolo libero e divoriamo il nostro cibo.

Passa un gruppo di ragazze davanti a noi e il mio amico non perde occasione per squadrarle tutte da capo a piedi, lasciandosi andare ad un sorrisetto compiaciuto.

«È incredibile il modo in cui cambi quando non c'è la tua ragazza.» lo prendo in giro.

Lui sospira. «Amico, non so davvero come fai a essere gay, non quando c'è tutta questa figa in giro.»

«Cazzo quanto sei volgare.» ridacchio.

«Disse colui che non sa dire una frase senza inserirci una parolaccia.» ribatte.

«Touché.»

«È da un po' che non ti sento vantarti di qualche avventura. Il mio amico playboy ha perso la voglia, per caso?» sorride maliziosamente.

Gli mostro il dito medio. «Solo perché ho visto più piselli io di quanti ne abbia mai visti un'attrice o un attore porno non vuol dire che sono un playboy.»

Denis scoppia in una risata fragorosa. «Sei il mio mito, cazzo.»

«Ti conviene finire quelle patatine, se non vuoi che finiscano tra le mie mani.» lo avverto.

«Ah, perché, ti interessano le patatine adesso? E i pisellini invece?» ride.

«Sei proprio un coglione, non c'è niente da fare.» sospiro.

Dopo aver lasciato il tavolo, ci dirigiamo verso la fermata più vicina e prendiamo l'autobus per tornare a casa e Denis scende qualche fermata prima della mia. Durante il tragitto che faccio da solo ascolto un po' di musica e scorro la home di instagram.

Tra le persone suggerite mi appare il profilo di Leonardo. Non è la prima volta che mi esce, eppure non mi era mai interessato guardare il suo profilo o addirittura seguirlo. Questa volta clicco sulla sua foto e mi appare un profilo praticamente vuoto. Zero foto, solo quella del profilo che lo ritrae girato di spalle con il tramonto che lo accompagna.