11 -ʟ'ᴀᴘᴘᴜɴᴛᴀᴍᴇɴᴛᴏ

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C'erano tre persone che stavano vivendo vari momenti particolari nella loro vita,il primo era Gon che stava raggiungendo nell'auto di Killua il luogo dove forse sarebbe successo qualcosa; la seconda Stella che si era buttata nel campo di basket pe...

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C'erano tre persone che stavano vivendo vari momenti particolari nella loro vita,il primo era Gon che stava raggiungendo nell'auto di Killua il luogo dove forse sarebbe successo qualcosa; la seconda Stella che si era buttata nel campo di basket per giocare con qualcuno in modo da sfogare la sua tristezza e rabbia e il terzo era Yoh che aveva raggiunto la sua abitazione un pò triste di non avere avuto un amico e di essersi illuso che Killua fosse suo amico.

Killua aveva tanti pensieri che scorrevano e che fortunatamente Gon non aveva voglia di ascoltare perché era molto preso dal come poter avvicinarsi a Killua senza provare certi sentimenti contradittori.
Anche se voleva essere disinteressato, i suoi occhi come una freccia che puntavano al suo cuore, si accorsero di dettagli che nelle ore precedenti non ci aveva fatto caso.

Aveva i tratti del viso delicati ma decisi:sotto la luce del sole, la pelle era pallidissima e gli occhi dal celeste scuro erano molto più chiari, simili all'acquamarina. Si accorse che era curato, dalle ciglia panoramiche, dalle sopraciglia chiare che lasciavamo lo spazio ad uno sguardo ampio. E poi guardò le spalle larghe, le braccia muscolose. In confronto a lui, era davvero un gressino. Lo avrebbe potuto stritolare con un abbraccio. Solo all'idea ebbe un brivido gelido.

Killua si voltò,ma Gon si era già voltato verso la finestra. Si accorse che stavano raggiungendo dei posti coperti dal verde della natura ma forse era passeggero. Dubitava che Killua potesse azzeccare i suoi gusti.

Giunti alla fine della salita,l'auto accostò.

I piedi di Gon calpestarono dei sassolini. Davanti a sè c'era un luogo con dei tavoli. C'era molta gente ma non era comune. Giusto un pò si sentì in imbarazzo dato che era vestiro con la divisa scolastica.

Killua invece,  per non sembrare fuori luogo, prese da una valigetta una camicia elegante nera e ci aggiunse la cravatta "Su vieni, prendiamo posto."

Gon non spiccicò parola. Non voleva dire nulla. Tratteneva sulle labbra lo stupore, tratteneva nelle espressioni la sua timidezza. Avrebbe dovuto fare l'attore.

Si stava mangiando le guance per non sorridere e dire che era il più bel posto che avesse mai visto.

Non doveva azzardarsi a farlo capire ma tra il trattenere la voglia di urlare e l'occultare la mente, Killua sentì tutto ciò che passava per la testa all'altro e doveva dirlo, sentiva di aver vinto la sfida. Se non avesse avuto quel potere, probabilmente avrebbe creduto davvero che a Gon non piacesse.

Si sederono al tavolo migliore del posto. La ringhiera della piazzola separava il lusso dal selvaggio. Il sole era alto. Quello che fece tradire Gon era il panorama di fiori di ogni colore, e un lago all'orizzonte, mentre alla sua destra c'erano le montagne.

Killua prese il menù "Prego, scegli ciò che vuoi offro io, naturalmente."

Gon prese il menù e lo aprì. Diede un occhio ai prezzi, sbarrando gli occhi

COMPLETA [Yaoi] Una Storia magica tra Killua e Gon[ BL-AU ]KILLUGONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora