COMPLETA [Yaoi] Una Storia magica tra Killua e Gon[ BL-AU ]KILLUGON

33-ɪɴᴄᴏɴᴛʀᴏ ᴛʀᴀ ғᴀᴍɪɢʟɪᴇ😍

Gon era rimasto sconcertato dalle rivelazioni sentite. Non aveva capito chi fosse il principe ma aveva capito che Key sapeva qualcosa su questa fantomatica persona. Dal suo punto di vista era impossibile credere che la sua adozione fosse stato un riccatto di Key. Non stava in piedi perchè era sicuro che mai aveva conosciuto lui prima di quel giorno, certo aveva incontrato Yoh, ma non poteva pensarli come una stessa persona perchè mancavano le prove, anche se erano due gocce d'acqua.

Atterrò davanti a casa di Yo. Non sapeva il perchè il suo potere lo avesse portato lì ma decise di suonare il campanello perchè era la famiglia di Key e Yoh per lui.

La porta venne aperta da Artery "Key è al lunapark a mangiare il gelato." Gli sbattè la porta in faccia lasciandolo stupito che sapesse cosa voleva chiedergli "Grazie..." Certo non sapeva il perchè era così antipatico ma poco gliene importò.

Corse verso la città. Ringraziava molto i suoi poteri perchè poteva switchare da un posto all'altro senza essere notato.

Dalla periferia arrivò in città senza i mezzi di trasporto.
Vide un volantino di un lunapark con scritto la via. Sentiva che poteva essere una pista.

Raggiunse il posto pieno di persone. Non sapeva come trovarlo in mezzo alla folla, quindi opzionò per usare il megafono. Corse verso la porta di servizio, la indicò, essa si spalancò, quindi lui entrò dentro. Il personale lo notò ma lui doveva mandare un messaggio a Key, quindi, anche se era contro i suoi principi, usò il potere per ipnotizzarli e falli stare immobili. Si mise davanti al microfono e lo accese

"Key sono Gon. Vorrei parlarti. Ho scoperto delle cose che devi sapere. So che ti ho ferito e mi dispiace moltissimo. Se mi hai sentito, raggiungimi."

Key era al luna park a mangiare un gelato mentre guardava una delle sue vittime intrattenerlo : quando era triste faceva spesso così.

Era rimasto stupito che Gon sapesse dove fosse ma non sapeva se raggiungerlo perché aveva un pò paura ad affrontarlo, ma lo stesso lasciò stare il suo passatempo umano "Ok, svampito, ora regala uno spettacolo a questi marmocchi." Quella persona l'aveva scontrato e aveva cercato di derubarlo, l'aveva scoperto e aveva preso possesso delle sue volontà per ridicolizzarlo.
Lasciato il posto il tizio si gettò nello stagno. I bimbi ridevano, ma poi rimasero traumatizzati a vedere lui che si tagliò la gola.
Key aprì la mano e raccolse l'anima nel mentre i bambini più sensibili e gli adulti o ragazzi urlarono per lo Shock.

Key raggiunse la zona dove Gon aveva lasciato il messaggio. Lo trovò ad attenderlo "Come sapevi che ero qui?"

"Tuo padre me l'ha detto."

"Ah, si, lui e la sua onniscenza... Bhe, cosa vuoi?"
Chiese freddamente. Si sentiva che il rapporto si era squilibrato e Gon non lo voleva, quindi gli dovette dire la verità "Mentivo. Tutte quelle cose riguardo che tu non mi vuoi bene, che mi vuoi fare male, erano bugie, non le pensavo davvero."