Possibilità | Mattia

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Mattia

Stavo aspettando Rachele, erano giorni che non ci vedevamo per colpa mia. Ero andato a Bergamo a trovare Christian causando non pochi problemi, non avendole parlato del viaggio.

Sentivo che sarebbe successo qualcosa ed avevo paura. Sentivo che sarebbe andato tutto male.

Quando Rachele arrivò si fermò un attimo a parlare con mia mamma e poi mi raggiunse in camera.

Rachele:" ei"

Io:" ei, come stai?"

Rachele:" io bene tu?"

Io:" é okay, volevo parlarmi?" Lei annuì e si avvicinò a me sedendosi sul letto.

Rachele:" allora é difficile da dire, c'è non pensavo che avrei mai fatto un discorso così però io non ce la faccio più ad andare avanti in questo modo. Nonostante tutto l'amore che provo per te forse é meglio che io ti lascia andare" disse tristemente senza guardarmi negli occhi.

Io:" cosa stai dicendo?"

Rachele:" che fra noi é finita" disse sussurrando tristemente.

Mi passai le mani sugli occhi e scossi la testa.

Io:" nonono ti prego, io ho bisogno di te" dissi supplicandola.

Rachele:" non hai bisogno di me, hai bisogno dei tuoi amici. Io lo vedo dai tuoi occhi che quando sei con Christian sei felice, non ti preoccupi di nulla, mentre quando sei con me i tuoi occhi sono spenti e sei sempre preoccupato. Preferisco che tu sia felice con loro che infelice con me..."

Io:" no amore, non sono infelice quando sto con te anzi. Magari sembro più triste perché stando a casa mi ricordo che non posso ballare mentre quando vado da Chri facciamo di tutto e mi godo maggiormente il momento perché lui lo vedo poco"

Rachele:" Matti non devi giustificarti, farà male all'inizio però é meglio così. All'inizio sarà meglio non sentirci tanto però io ci sarò per te, ti guarderò sempre e ti supporterò come ho sempre fatto fino ad ora" disse asciugandosi una lacrima.

Io:" ti prego, dammi un'altra possibilità, permettimi di dimostrarti quello che provo per te è come mi fai sentire..." dissi gettandomi fra le sue braccia piangendo.

Lei mi strinse a se e mi passò una mano sulla schiena.

Rachele:" questa era già un'altra possibilità. Io non voglio sentirmi inutile e da quando sei uscito da amici mi ci sento. Non sei più lo stesso con me, riesci ad esserlo solo con la tua famiglia e Chri, quindi preferisco allontanarmi. Ti prego non insistere, farebbe più male così"

Restammo abbracciati per vario tempo, io non avevo più detto niente.

Non mi ero reso conto di quanto male le stessi facendo, mi aveva detto che avevo dei comportamenti strani ma non ci avevo dato il giusto peso, non pensavo saremmo mai arrivati a questo punto di rottura.

Fu lei a staccarsi dall'abbraccio e, dopo avermi dato un ultimo bacio, bacio salato per via delle nostre lacrime, mi lasciò solo.

Quando sentii la porta di casa chiudersi mi buttai sul letto e nascosi la testa fra i cuscini. Diedi libero sfogo alle mie lacrime, ero veramente distrutto.

Per la settimana successiva uscii da camera mia solo per mangiare ed andare a fisioterapia. Mia madre aveva cercato di carpire cosa avessi ma non volevo darle altro peso, volevo uscirne da solo.

Quando mi trovavo con la mia famiglia facevo finta di star bene, sorridevo e scherzavo, anche se lo facevo solo con la bocca, i miei occhi esprimevano solo tristezza, poi quando restavo solo piangevo.

Raccolta | Amici 21/22Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora