Vengo svegliata da una voce che continua a lamentarsi con qualcuno.
Apro un occhio, scrutando con aria assonnata, l’ambiente circostante che è pieno di luce.
Una sagoma nero che riconosco essere quella della persona più rompi scatole del mondo ma che allo stesso tempo tempo più di qualsiasi altra cosa.
Mi metto a sedere strofinando una mano sul mio occhio sinistro ancora stanca.
<<Ma non capisco dove sia finito, l’avevo messo nella valigia.>>esclama furiosa per poi dare un calcio alla valigia facendomi saltare in aria dallo spavento.
<<Che succede, Yunnie? Che cos’è che non trovi?>>le chiedo sbadigliando intanto che mi stiracchio un po’.
Lei si gira a guardarmi per poi rispondere arrabbiata:<<Il mio vestito preferito. Stasera volevo indossarlo ma non riesco proprio a trovarlo però mi ricordi chiaramente di averlo messo dentro il mio bagaglio, la sera prima di partire.>>
<<Hai controllato bene?>>le domando, dopo aver preso quello che varie indossato oggi mentre vado in bagno.
Nel frattempo che lei controlla la valigia, decido di farmi una bella doccia per risvegliarmi da questo risveglio mattutino abbastanza frenetico.
Dopo un quarto d’ora, mi ritrovo profumata e vestita con una camicia bianca a maniche lunghe con sopra un gilet a maglia lungo fino a metà coscia, grigio.
Mi pettino i miei capelli castani mentre osservano il mio riflesso nello specchio ma all’improvviso sento un urlo provenire dalla camera.
Sorrido sapendo già che è riuscita a trovare il vestito che cercava.
La porta, inaspettatamente, viene aperta e mi ritrovo la castana che mi abbraccia, ringraziandomi mille volte.
<<Perché stai ringraziando me? Sei tu che l’hai trovato.>>affermo guardandola con occhi dolci.
Lei alza la testa per poi allontanarsi da me e confusa, esordisce:<<Non lo so neanch’io.>>
Esce dal bagno spaesata e io, sorridendo, sollevo le spalle.
Dopo questo accaduto, scendiamo nella sala da pranzo dell’albergo e notiamo che tutti sono già seduti a mangiare.
<<Ottimo, adesso, che ci siamo tutti, vi diremo quale è il nostro itinerario per la giornata di oggi.>>annuncia la professoressa Park.
Il professor Kim annuisce e lei continua con il suo discorso:<<Stamattina andremo a vedere un museo e per l'ora di pranzo saremo di nuovo qui, invece, oggi pomeriggio sarete liberi di fare quello che volete, a patto che però per le 20.30 siate nella hall preparati per la festa di questa sera.>>
Annuiamo e incominciamo a fare colazione con la nostra zuppa.
<<Mi-Young, tu come ti vesti stasera?>>mi chiede buffamente.
Mando giù un po' di zuppa dopodiché le rispondo semplicemente con un <<come al solito>>
<<Come al solito?! Ma che cosa stai dicendo? Sei impazzita?>>ribatte Yun scioccata.
Scuoto la testa per poi dire:<<Non pensavo che saremmo andati a una festa quindi ho messo solo lo stretto necessario.>>
<<Aaaaaaaah… allora qui è un altro problema ma questo lo possiamo risolvere.>>esclama tranquillizzandosi.
Faccio un accenno del capo per poi ritornare a mangiare la mia zuppa.
Dopo la colazione, usciamo dall'hotel e ci dirigiamo al museo.
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The sweet melody of our love - K.Sunoo
FanfictionÈ incominciato tutto per caso, solo con un sogno. Un sogno che odiavo e non riuscivo a capire il perché continuassi a farlo, che mi stava facendo letteralmente impazzire. Un sogno che mi spaventava e mi lasciava senza fiato e con il batticuore ma se...