Questi sono i primi giorni che trascorro nella scuola e contrariamente a come pensavo mi sto trovando bene.
Ho conosciuto parte dei ragazzi e sono tutti molto carini, persone cortesi e pronte a scambiare due chiacchiere.
Ma con Carola è tutto un altro mondo, nel giro di una settimana è diventata la mia migliore amica.
Abbiamo scelto la stessa stanza, i letti vicini e non facciamo altro che sparlare tutte le notti.
È divertente e molto scaltra, andarci d'accordo è facile anche per una come me.
Con gli altri sì ho scambiato qualche parola ma ancora non ho fatto amicizia, è passato troppo poco tempo e in casa c'è ancora molto imbarazzo.
Io ho avuto la fortuna di incontrare Carola che è di grande aiuto, perché quando ho bisogno di qualcosa posso contare su di lei.
Però non vedo l'ora di formare un gruppo solido con cui passare le serate a chiacchierare, proprio come i ragazzi della scorsa edizione.
<<Hai notato qualche bel ragazzo?>>
Mi chiede improvvisamente Carola, mentre sono sdraiata supina sul divano con la testa poggiata sopra le sue ginocchia.
<<Ho pensato tutto tranne che a questo, tu?>>
Le rispondo sincera.
<<Luigi è molto bello però non credo possa esserci qualcosa, siamo troppo diversi>>
Cerco di immaginare una Carola con un Luigi, un po' mi fa sorridere essendo che sono gli opposti. Poi mi riprendo subito e condivido il pensiero che nessuno sarà in grado di togliermi dal cervello.
<<Io in realtà non sono in cerca di una relazione, voglio concentrarmi sulla danza>>
Ammetto anche se con un po' di timore.
<<Per adesso, cambierai idea>>
Alzo gli occhi al cielo in cenno di resa anticipata, discutere con le ragazze in campo "maschi alfa" è molto complicato.
<<Convinta tu...>>
<<Convinti tutti e ora muoviti, alzati da questo stupido letto e seguimi>>
<<Dove andiamo?>>
Le chiedo con tono spaventato.
<<In giardino>
<<Posso prendere una felpa?>>
Mi fulmina con lo sguardo e poi fa cenno di disapprovazione.
<<No>>
Sono abituata a venire in giardino e non trovare nessuno, stavolta invece è pieno di persone.
Ci sono rimasta un po' male in realtà, mi sarebbe piaciuto avere un rifugio tutto mio in questa casa ma è impossibile.
Siamo più di venti persone che condividono gli stessi spazi ogni giorno...
Con alcuni di loro comunque non ho mai parlato, anche perché non tutti mi sono simpatici a prima vista.
Per alcuni mi è bastato sentirli parlare per detestarli. Un minimo confronto però dovrò avercelo, nonostante le mie paranoie.
<<Qualcuno di voi è in grado di cucinare, vero?>>
Chiede ad un certo punto un ragazzo di nome Luca.
<<Giulia, fidatevi>>
Sento dire a Carola con più enfasi del dovuto.
<<Buono a sapersi, domani prepara qualcosa che possa essere chiamato cibo, ti prego>>
Mi chiede con tono supplichevole strappando una risata a tutti i presenti.
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Piccoli brividi// Christian Stefanelli
RomanceC'è chi lotta per raggiungere i suoi obiettivi, Giulia ormai concorrente del programma a cui ha sempre aspirato di partecipare, non ha più occhi per nessuno: vuole concentrarsi sulla danza. Questo perché se chiedete a lei, partecipare è importante m...