<<Christian ti sta spogliando e mangiando con gli occhi, mi sento di troppo.>>
Roteo gli occhi verso il cielo, visibilmente scocciata.
<<Albe certo che sei stronzo, potresti evitare di fare certe battute.>>
<<Dario ma quale battuta, non sto dicendo cazzate. Sembra stiano vivendo una notte di fuoco solo guardandosi.>>
La conversazione non deve prendere una piega erotica, devo intervenire per placare l'immaginazione di Albe.
<<Nessuna notte di fuoco e neanche un bacio per quanto mi riguarda, sono stata chiara con lui.>>
<<Non avete ancora parlato dopo l'accaduto di quella notte, davvero?>>
<<No Carola, sai come la penso. Non mi sembra affatto cambiato, anzi, e questa sua versione da ragazzo cattivo oltre non piacermi mi sembra pure ridicola.>>
La verità è che sto obbligando Christian a cambiare, altrimenti può dimenticare noi insieme. Ma lo sto facendo soprattutto per lui, perché questa sua versione non è normale. È forzata e si vede.
Lo fa semplicemente per dimostrarsi forte e nascondere le debolezze che lo caratterizzano in questo periodo.
<<Vabbè, parlando di altro. Stasera cosa vi mettete per la festa del disco di Luigino?>>
<<Hanno detto di vestire eleganti, ci portano da mangiare e mettono la musica. Nuovo incubo...>>
<<SERENA! DOBBIAMO SCEGLIERE IL VESTITO DI GIULIA PER STASERA E NON ABBIAMO UN PRINCIPE IN NOSTRO SOCCORSO.>>
Albe fa cenno di osservare per bene Christian nel momento in cui la mia migliore amica parla della mancanza di un principe.
Un ghigno curioso compare sul suo volto, e Alberto vede qualcosa di esagerato. Io vedo solo un ragazzo che parla con un amico e sorride.
<<È ESATTAMENTE quello che pensavo di non mettere.>>
<<Giulia questa è la tua occasione per far capire tante cose ad alcune persone. Ti prego metti questo vestito.>>
<<Ma mi sta malissimo, guardate qui quanto mi segna!>>
L'espressione delle mie amiche cambia notevolmente, guardano dietro di me ma ho troppa paura di voltarmi.
Sono tutte in un misto tra emozione, rabbia e spavento e il perché posso solo immaginarlo.
<<Malissimo...>>
La voce di Christian rimbomba per l'intera stanza, le ragazze una ad una incominciano ad andare via. Lasciandoci soli.
Ha la testa appoggiata sullo stipite della porta, lo sguardo perso. Indossa un completo blu notte molto elegante, che mi fa perdere la concentrazione.
<<Hai seriamente detto che ti sta malissimo.>>
Lo dice ridendo e guardandosi intorno. Poi si avvicina lentamente, lasciandomi perplessa con le spalle contro l'armadio.
Mi prende la mano e la incrocia con la sua, le avvicina al suo petto. Sento il suo cuore battere forte.
<<Pensa se ti fosse stato bene...>>
STAI LEGGENDO
Piccoli brividi// Christian Stefanelli
RomanceC'è chi lotta per raggiungere i suoi obiettivi, Giulia ormai concorrente del programma a cui ha sempre aspirato di partecipare, non ha più occhi per nessuno: vuole concentrarsi sulla danza. Questo perché se chiedete a lei, partecipare è importante m...